In Cina, la nuova fase della pandemia ha frenato l’attività economica. In luglio i consumi sono saliti dell’8,5%, contro il +11,2% atteso dagli esperti, la produzione industriale è aumentata del 6,4%: ben lontano dal +7,9% del consensus. Sotto le previsioni anche gli investimenti nei primi sette mesi del 2021 ed in peggioramento l’occupazione. Riprendendo delle indiscrezioni in circolo da qualche giorno negli ambienti finanziari, Bloomberg riporta che le autorità di Pechino intendano mettere un freno all’aumento dei prezzi della case con un provvedimento che all’apparenza potrebbe avere un effetto opposto: uno sospensione alla vendita di terreni liberi edificabili da parte delle autorità municipali. Per queste ultime, tali dismissioni sono una fonte rilevantissima di risorse. Uno stop, anche temporaneo alle aste, potrebbe generare stress finanziario.