Il CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen perde lo 0,8% dopo la brusca caduta di un indicatore dell’attività nel settore dei servizi: l’indice PMI elaborato dall’ufficio centrale di statistica di Pechino è sceso a 47,5 punti da 53,3: il consensus era 52. Si tratta del ribasso più forte dal febbraio del 2020, il mese dello scoppio dell’epidemia a Wuhan. Avendo oltrepassato al di sotto quota 50, l’indice torna a segnare "contrazione", come solo una volta era successo nella sua storia, un anno e mezzo fa.
È sceso più del previsto, ma solo di poco, anche l’indice PMI relativo alla manifattura, maggiormente tutelata dalle iniziative di supporto messe in campo dal governo centrale nel corso della nuova fase della pandemia.
No, ma gli aiuti non servono più...