La ripresa globale va avanti, ma lo slancio si è indebolito, azzoppato dalla pandemia. E' quanto ha sottolineato nel World Economic Outlook il Fmi, che ha rivisto al ribasso le stime sulla crescita globale (5,9% nel 2021, contro il 6% previsto a luglio, e un +4,9% nel 2022, come tre mesi fa) e americana (dal 7% di tre mesi fa al 6%; per il 2022, la previsione è stata rivista invece in rialzo di 0,3 punti percentuali al 5,2%). Ritoccate al rialzo invece le previsioni per l'Italia: nel 2021 dal 4,9% di tre mesi fa al 5,8% (confermata la previsione di crescita del 4,2% nel 2022). Il Fmi ha inoltre lanciato un allarme sull'inflazione: la ripresa economica ha alimentato una rapida accelerazione, guidata da una domanda solida, dalla carenza di forniture e dal rapido aumento dei prezzi delle commodity. L'inflazione resterà probabilmente alta nei prossimi mesi, prima di tornare ai livelli prepandemici entro la metà del 2022, anche se i rischi di un'accelerazione rimangono.