I governatori delle banche centrali di Austria, Belgio e Germania dissentono rispetto alla decisione della Banca centrale europea di proseguire con gli acquisti di titoli di Stato per molti anni ancora, secondo fonti vicine alla situazione.
La Bce ha ridotto il ritmo di acquisto di obbligazioni, ma ha anche detto che reinvestirà le entrate del debito giunto a scadenza nell'ambito del Pepp (programma di acquisto per l'emergenza pandemica) fino al 2024 e manterrà attivo l'altro programma di acquisto di bond, chiamato Asset Purchase Programme (App).
I banchieri più conservatori, che già in passato si sono opposti alle decisioni della Bce, sostengono che l'orizzonte di reinvestimento sia troppo lungo e che vincolerà la Bce molto a lungo in futuro, anche se l'inflazione dovesse finire al di sopra del target di Francoforte.
Il gruppo dei conservatori -- l'austriaco Robert Holzmann, il belga Pierre Wunsch e il tedesco Jens Weidmann -- dissente inoltre in merito alle prospettive di inflazione e sottolinea che potrebbero risultare più alte delle previsioni attuali per il 2023 e 2024, che la stimano all'1,8%.
