Certificati di investimento - Cap. 4 (25 lettori)

Stato
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Conte Vlad

Muttley fa qualcosa!
L'unica cosa che mi trova d'accordo è lo stop loss, anche se sui certificati può essere pericoloso in caso di volatilità (se MM scompare come accade e si ripresenta a -30% dal tuo stop loss, adieu stop loss).
Analizzare il passato è come studiarsi le fermate passate di un autobus in cui il conducente fa come gli pare...quando ci sali, che ti porti a casa tua, resterà per sempre inconoscibile (altrimenti nessuno scommetterebbe contro di te e non esisterebbe un mercato).

Una riflessione che stavo facendo è relativa alla barriera. Si cerca di trovare il certificato con la miglior barriera possibile, ma poi onestamente di avere una barriera del 40-50%, con un sottostante volatile che nel giro di pochi mesi scende in picchiata anche solo di un 30% a me preoccupa di più!
Sapere di essere pesantemente incastrato in titoli che hanno improvvisamente preso una direzione contraria senza sosta, penso che della cedolina me ne frega poi poco a questo punto, ma penso di più al capitale investito.
Sappiamo molto bene che direzione hanno preso titoli come paypal, beyond, zoom, Iqiyi, Nio, Delivery Hero, Varta ... dove sono incastrato. Nel giro di poco i certificati si sono deprezzati molto velocemente.
Sicuramente è meglio puntare a titoli meno volatili ed avere barriere più strette, 25-30% max così da uscire dall'investimento subito prima che la situazione diventi molto più pensate con perdite oltre il 50% su un singolo certificato per colpa del titolo WO di turno!
Avere barriere basse per stare più "tranquillo" ma trovarmi poi la metà del capitale investito in poco tempo, sinceramente oggi la barriera va riconsiderata con un stoploss preventivo, perchè quando si arriva vicino al trigger barriera vuol dire che la situazione è già sfuggita e ci sono danni grossi.
Forse uno stop volontario anticipato a metà % della barriera trigger , può essere un'idea. Se la barriera è al 50%, se si arriva perdere il 25% forse meglio liquidare subito senza aggrapparsi alla barriera. Che ne pensate?




 

NoWay

It's time to play the game
Una riflessione che stavo facendo è relativa alla barriera. Si cerca di trovare il certificato con la miglior barriera possibile, ma poi onestamente di avere una barriera del 40-50%, con un sottostante volatile che nel giro di pochi mesi scende in picchiata anche solo di un 30% a me preoccupa di più!
Sapere di essere pesantemente incastrato in titoli che hanno improvvisamente preso una direzione contraria senza sosta, penso che della cedolina me ne frega poi poco a questo punto, ma penso di più al capitale investito.
Sappiamo molto bene che direzione hanno preso titoli come paypal, beyond, zoom, Iqiyi, Nio, Delivery Hero, Varta ... dove sono incastrato. Nel giro di poco i certificati si sono deprezzati molto velocemente.
Sicuramente è meglio puntare a titoli meno volatili ed avere barriere più strette, 25-30% max così da uscire dall'investimento subito prima che la situazione diventi molto più pensate con perdite oltre il 50% su un singolo certificato per colpa del titolo WO di turno!
Avere barriere basse per stare più "tranquillo" ma trovarmi poi la metà del capitale investito in poco tempo, sinceramente oggi la barriera va riconsiderata con un stoploss preventivo, perchè quando si arriva vicino al trigger barriera vuol dire che la situazione è già sfuggita e ci sono danni grossi.
Forse uno stop volontario anticipato a metà % della barriera trigger , può essere un'idea. Se la barriera è al 50%, se si arriva perdere il 25% forse meglio liquidare subito senza aggrapparsi alla barriera. Che ne pensate?





Tutto corretto sulla relatività delle barriere. Devi però essere consapevole che optare per certificati con dentro titoli meno volatili significa rinunciare a rendimento potenziale.
Poi decidere se e quando stoppare una posizione in perdita è soggettivo...
 

FNAIOS

Una riflessione che stavo facendo è relativa alla barriera. Si cerca di trovare il certificato con la miglior barriera possibile, ma poi onestamente di avere una barriera del 40-50%, con un sottostante volatile che nel giro di pochi mesi scende in picchiata anche solo di un 30% a me preoccupa di più!
Sapere di essere pesantemente incastrato in titoli che hanno improvvisamente preso una direzione contraria senza sosta, penso che della cedolina me ne frega poi poco a questo punto, ma penso di più al capitale investito.
Sappiamo molto bene che direzione hanno preso titoli come paypal, beyond, zoom, Iqiyi, Nio, Delivery Hero, Varta ... dove sono incastrato. Nel giro di poco i certificati si sono deprezzati molto velocemente.
Sicuramente è meglio puntare a titoli meno volatili ed avere barriere più strette, 25-30% max così da uscire dall'investimento subito prima che la situazione diventi molto più pensate con perdite oltre il 50% su un singolo certificato per colpa del titolo WO di turno!
Avere barriere basse per stare più "tranquillo" ma trovarmi poi la metà del capitale investito in poco tempo, sinceramente oggi la barriera va riconsiderata con un stoploss preventivo, perchè quando si arriva vicino al trigger barriera vuol dire che la situazione è già sfuggita e ci sono danni grossi.
Forse uno stop volontario anticipato a metà % della barriera trigger , può essere un'idea. Se la barriera è al 50%, se si arriva perdere il 25% forse meglio liquidare subito senza aggrapparsi alla barriera. Che ne pensate?

Recentemente ho scritto che vendo un certificato (anche in perdita ed è successo l'altro ieri) quando siamo al 10/15% dalla barriera cedola, soprattutto se il sottostate è volatile (volatilità realizzata).
Mi è capitato sempre più di rado perché sempre meno sono andato su sottostanti volatili. E com'è noto un certificato risente della volatilità implicita (quando fa schizzoni) più che della caduta del sottostante (ha più drawdown del sottostante, è più rischioso, che dir si voglia).
Per il resto seleziono certificati con sottostanti che hanno superato bene (mean reversion, ecc., come sopra) forti periodi di stress di mercato e che hanno avuto pochi/nessuno stress per fatti propri, se possibile con barriere profonde. Certificati che probabilmente non venderei (appunto) nemmeno in caso di stress di mercato (se la scadenza è lontana) anzi sfruttando lo sconto volatilità per incrementare.
La percentuale di pt investita è limitata al 30-40%, liquidità 2x.
 

GRISU63

Forumer storico
Una riflessione che stavo facendo è relativa alla barriera. Si cerca di trovare il certificato con la miglior barriera possibile, ma poi onestamente di avere una barriera del 40-50%, con un sottostante volatile che nel giro di pochi mesi scende in picchiata anche solo di un 30% a me preoccupa di più!
Sapere di essere pesantemente incastrato in titoli che hanno improvvisamente preso una direzione contraria senza sosta, penso che della cedolina me ne frega poi poco a questo punto, ma penso di più al capitale investito.
Sappiamo molto bene che direzione hanno preso titoli come paypal, beyond, zoom, Iqiyi, Nio, Delivery Hero, Varta ... dove sono incastrato. Nel giro di poco i certificati si sono deprezzati molto velocemente.
Sicuramente è meglio puntare a titoli meno volatili ed avere barriere più strette, 25-30% max così da uscire dall'investimento subito prima che la situazione diventi molto più pensate con perdite oltre il 50% su un singolo certificato per colpa del titolo WO di turno!
Avere barriere basse per stare più "tranquillo" ma trovarmi poi la metà del capitale investito in poco tempo, sinceramente oggi la barriera va riconsiderata con un stoploss preventivo, perchè quando si arriva vicino al trigger barriera vuol dire che la situazione è già sfuggita e ci sono danni grossi.
Forse uno stop volontario anticipato a metà % della barriera trigger , può essere un'idea. Se la barriera è al 50%, se si arriva perdere il 25% forse meglio liquidare subito senza aggrapparsi alla barriera. Che ne pensate?

Quando si acquistano azioni con alta volatilità 'l'airbag e' obbligatorio (possibilmente barriera -50%).
Non esagerare con gli acquisti ed eventulmente mediare se le cose vanno male solo quando il certificato non paga più 'cedole ( e non avere fretta di mediare). questo x dire niente stop loss (x quello che mi riguarda).
al limite se non si disposti a subire uno stress x colpa di questi titoli meglio non acquistarli. quando vanno solo su,su,e' facile acquistarli......e
non si pensa che possano fare l'opposto.


 

Joe Silver

Forumer storico
L'unica cosa che mi trova d'accordo è lo stop loss, anche se sui certificati può essere pericoloso in caso di volatilità (se MM scompare come accade e si ripresenta a -30% dal tuo stop loss, adieu stop loss).
Analizzare il passato è come studiarsi le fermate passate di un autobus in cui il conducente fa come gli pare...quando ci sali, che ti porti a casa tua, resterà per sempre inconoscibile (altrimenti nessuno scommetterebbe contro di te e non esisterebbe un mercato).
Mi trovi totalmente d'accordo sul giudizio, salvo che considero gli stop-loss perfettamente inutili :)
 

Riddick

Nuovo forumer
Ho notato il fatto che alcuni hanno segnalato che i certificate con titoli americani stanno sottoperformando rispetto a quelli con titoli italiani.
Una mia riflessione: la maggior parte dei certificati con sottostanti italiani usano i titoli più importanti del FTSE MIB, i vari enel, eni, generali, intesa, unicredit. Se uno cerca sottostanti con i big del listino italiano ne trova quanti ne vuole e può scegliere liberamente. Se invece cerco certificate che contengano i big americani, ci sono pochissimi certificate che hanno come sottostanti i vari Apple, Mastercard, Johnson & Johnson, Microsoft, Cisco, Chevron, Pepsi. La maggior parte di essi contiene titoli che non sono certo di primo livello. Secondo me troppi certificates con titoli americani hanno azioni troppo di nicchia che molto spesso si muovono in controtendenza rispetto al listino principale o che comunque sono troppo volatili. Se il FTSE MIB sale, enel, eni, generali, intesa, unicredit probabilmente ne seguiranno l'andamento anche se non sono certo 100% correlate fra loro, mentre se il nasdaq o il Dow Jones salgono, non è assolutamente detto che i vari Beyond Meat, nio o paypal lo seguano.

La mancanza delle big del listino principale dai certificates con azioni americane secondo me è molto penalizzante per chi vuole investire sul mercato americano. Sicuramente quando si creano le strutture dei certificates è più facile offrire rendimenti elevati con titoli al alta volatilità però non penso che la volatilità sia mancata anche sul titoli maggiori. Magari bisogna tenere in considerazione che quando collocano questi certificati il pubblico retail italiano è più interessato a quelli che hanno titoli italiani rispetto a quelli con titoli stranieri (il cosiddetto home bias), tuttavia non ne sono così sicuro. Comunque è un aspetto che andrebbe tenuto più in considerazione.
 

Joe Silver

Forumer storico
Una riflessione che stavo facendo è relativa alla barriera. Si cerca di trovare il certificato con la miglior barriera possibile, ma poi onestamente di avere una barriera del 40-50%, con un sottostante volatile che nel giro di pochi mesi scende in picchiata anche solo di un 30% a me preoccupa di più!
Sapere di essere pesantemente incastrato in titoli che hanno improvvisamente preso una direzione contraria senza sosta, penso che della cedolina me ne frega poi poco a questo punto, ma penso di più al capitale investito.
Sappiamo molto bene che direzione hanno preso titoli come paypal, beyond, zoom, Iqiyi, Nio, Delivery Hero, Varta ... dove sono incastrato. Nel giro di poco i certificati si sono deprezzati molto velocemente.
Sicuramente è meglio puntare a titoli meno volatili ed avere barriere più strette, 25-30% max così da uscire dall'investimento subito prima che la situazione diventi molto più pensate con perdite oltre il 50% su un singolo certificato per colpa del titolo WO di turno!
Avere barriere basse per stare più "tranquillo" ma trovarmi poi la metà del capitale investito in poco tempo, sinceramente oggi la barriera va riconsiderata con un stoploss preventivo, perchè quando si arriva vicino al trigger barriera vuol dire che la situazione è già sfuggita e ci sono danni grossi.
Forse uno stop volontario anticipato a metà % della barriera trigger , può essere un'idea. Se la barriera è al 50%, se si arriva perdere il 25% forse meglio liquidare subito senza aggrapparsi alla barriera. Che ne pensate?




Penso che proprio per le ragioni che hai detto una barriera bassa sia importante, unita ad una vola implicita che non deve mai superare il 40-50% (che è già una soglia rischiosa)
 

Joe Silver

Forumer storico
Recentemente ho scritto che vendo un certificato (anche in perdita ed è successo l'altro ieri) quando siamo al 10/15% dalla barriera cedola, soprattutto se il sottostate è volatile (volatilità realizzata).
Mi è capitato sempre più di rado perché sempre meno sono andato su sottostanti volatili. E com'è noto un certificato risente della volatilità implicita (quando fa schizzoni) più che della caduta del sottostante (ha più drawdown del sottostante, è più rischioso, che dir si voglia).
Per il resto seleziono certificati con sottostanti che hanno superato bene (mean reversion, ecc., come sopra) forti periodi di stress di mercato e che hanno avuto pochi/nessuno stress per fatti propri, se possibile con barriere profonde. Certificati che probabilmente non venderei (appunto) nemmeno in caso di stress di mercato (se la scadenza è lontana) anzi sfruttando lo sconto volatilità per incrementare.
La percentuale di pt investita è limitata al 30-40%, liquidità 2x.
Io comincio a preoccuparmi quando un sottostante scende sotto il 40% di margine sulla barriera e cerco di venderlo alla prima occasione. Ora il certificato peggiore che ho in portafoglio è DE000UH3NKK1 con EDF tracollata ed ora con un buffer residuo del 28% soltanto. Se nelle prossime settimane non accenna a riprendersi, mi toglierò il dente (con dolore).
 
Stato
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