Certificati di investimento - Cap. 4

Stato
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Sono 13.762 i nuovi casi di soggetti positivi al Coronavirus che si registrano in Italia alle 17.00 di giovedì 18 febbraio, 1.688 in più rispetto a ieri, quando se ne contavano 12.074.
Il quadro d'insieme che emerge dal bollettino sulla diffusione del contagio si basa su un totale di 288.458 tamponi effettuati (sono conteggiati sia test rapidi antigenici di ultima generazione che tamponi molecolari, come avviene da metà gennaio) contro i 294.411 del giorno precedente.


Si riparte... :tristezza:
 
Dai per ora i numeri tengono ancora botta in Italia: gli ospedalizzati sono calati di oltre 300 solo oggi e sono tornati ai numeri di inizio maggio dello scorso anno.
Chiaro che le previsioni non sono rassicuranti in futuro, c'era stato probabilmente troppo ottimismo per i vaccini: ne usciremo ma servirà più tempo
 
Sì vero, ma se si vuole mediare per shortare volatilità, bisogna aspettare che questa inizi a scendere e questa scende quando il prezzo si è già stabilizzato. Quindi la "trasmissione" del ribasso dal sottostante al certificato è un pò ritardata proprio perchè si deve attendere il movimento della volatilità. Questo ritardo può essere un'occasione di acquisto del certificato ad un prezzo migliore.
Il problema, per me, è quando si deve uscire dal certificato in stop loss... Su quello non ho ancora trovato una strategia.

Perché scenda la volatilità storica con prezzo stabile questo deve restarlo (nel caso di minimi) per il tempo necessario affinché diminuisca la sua media (diminuendo così la distanza dal prezzo, idem per i rendimenti), ma la media si muove molto più lentamente del prezzo quindi, come si vede sovrapponendo volatilità storica e storico del prezzo, di solito la volatilità fa prima a scendere quando si ritorna verso la media (mean reversion) che aspettando che quest'ultima scenda. La volatilità implicita, per forza di cose, è ancora più reattiva.

Il VIX è positivamente correlato con la volatilità implicita (IV) delle major dello S&P, quindi le statistiche del VIX possono essere utili nella scelta del punto di ingresso della posizione short in volatilità cioè del momento d'acquisto di certificati che contengono quelle major (e, per scopi simili, più un certificato ne contiene e meglio è).

Ugualmente si può fare, con più rischio, con major di altri indici positivamente correlati a S&P.
 
@kiaker... XS2303044833. Nell'Avviso di Borsa risulta avere 4 sottostanti. Nel Kid li ha solo nel nome, ma nel campo Sottostante Paniere Azionario ce ne sono altri 3. Come funziona in questo caso?
 
Eni ha conseguito nell'esercizio 2020 la perdita netta adjusted di 742 milioni euro (utile netto di 66 milioni nel quarto trimestre 2020) per effetto della flessione della performance operativa, dei minori risultati delle JV e altre partecipazioni industriali a causa del deterioramento del quadro macroeconomico e dell'andamento del tax rate. L'Ebit adjusted di Gruppo, spiega una nota, e' pari a 1,9 miliardi nell'anno (0,5 miliardi nel quarto trimestre) e registra una contrazione di circa 6,7 miliardi dovuta per -6,8 miliardi alla flessione dei prezzi/margini degli idrocarburi e per -1 miliardo agli effetti del Covid-19, attenuati da una migliore performance per 1,1 miliardi. L'Ebit adjusted Exploration & Production si attesta a 1,5 miliardi nell''anno (0,8 miliardi nel quarto trimestre) in calo per effetto dello scenario depresso dei prezzi degli idrocarburi e delle minori produzioni. L'Ebit adjusted 2020 per mid-downstream raggiunge un totale di 0,63 miliardi, 0,33 miliardi per GGP superiore alle aspettative. 0,3 miliardi per R&M (con il pro-forma di ADNOC Refining), Chimica, EGL e Power, in linea con la guidance, sostenuto dalla crescita dei biocarburanti e del retail gas&power. Nell'esercizio 2020 il Gruppo Eni ha registrato una perdita netta di competenza degli azionisti di 8.563 milioni rispetto all'utile netto di 148 milioni del 2019, di cui circa 3,3 miliardi di perdita operativa. Nel 2020 i capex organici sono stati ridotti a 5 miliardi (-2,6 miliardi rispetto al budget originario a cambi costanti, pari a -35%) per effetto delle ottimizzazioni implementate. La Riduzione degli opex e' di di 1,9 miliardi rispetto al livello pre-COVID di cui circa il 30% strutturali. Il Cash flow adjusted ante working capital ammonta a 6,73 miliardi in grado di autofinanziare i capex organici dell''anno con un avanzo di 1,7 miliardi. Rispetto alla stima iniziale di 11,5 miliardi di cash flow adjusted allo scenario di 60 usd/barile, la flessione dei prezzi degli idrocarburi ha inciso per circa -4,5 miliardi e gli impatti del Covid-19 per circa -1,7 miliardi, in parte compensati dai cost saving e dalla performance. Il Leverage a fine anno e' a 0,31. : Eni chiude l'anno con una riserva di liquidita' di circa 20,4 miliardi di cui 9,4 miliardi di attivi di tesoreria, 5,5 miliardi investiti in attivita' liquide, 0,2 miliardi di crediti finanziari a breve e 5,3 miliardi di linee di credito committed non utilizzate. La societa' ha confermato la proposta dividendo 2020 di 0,36 euro per azione, di cui 0,12 euro versati in sede di acconto a settembre 2020. Nel 2020 la produzione d'idrocarburi si attesta a 1,73 milioni di boe/giorno, in linea con la guidance ridefinita a seguito dello scoppio della pandemia. Sono state scoperte 400 milioni di boe di nuove risorse esplorative equity al costo competitivo di 1,6 usd/boe. Per quanto riguarda le riserve certe a fine anno, si registrano 6,9 miliardi di boe e un tasso di rimpiazzo all sources 43% (96% la media triennale).


Eni, AD Descalzi: ‘risultati IV trim superano aspettative mercato su utile operativo ed utile netto’
 
Eni ha conseguito nell'esercizio 2020 la perdita netta adjusted di 742 milioni euro (utile netto di 66 milioni nel quarto trimestre 2020) per effetto della flessione della performance operativa, dei minori risultati delle JV e altre partecipazioni industriali a causa del deterioramento del quadro macroeconomico e dell'andamento del tax rate. L'Ebit adjusted di Gruppo, spiega una nota, e' pari a 1,9 miliardi nell'anno (0,5 miliardi nel quarto trimestre) e registra una contrazione di circa 6,7 miliardi dovuta per -6,8 miliardi alla flessione dei prezzi/margini degli idrocarburi e per -1 miliardo agli effetti del Covid-19, attenuati da una migliore performance per 1,1 miliardi. L'Ebit adjusted Exploration & Production si attesta a 1,5 miliardi nell''anno (0,8 miliardi nel quarto trimestre) in calo per effetto dello scenario depresso dei prezzi degli idrocarburi e delle minori produzioni. L'Ebit adjusted 2020 per mid-downstream raggiunge un totale di 0,63 miliardi, 0,33 miliardi per GGP superiore alle aspettative. 0,3 miliardi per R&M (con il pro-forma di ADNOC Refining), Chimica, EGL e Power, in linea con la guidance, sostenuto dalla crescita dei biocarburanti e del retail gas&power. Nell'esercizio 2020 il Gruppo Eni ha registrato una perdita netta di competenza degli azionisti di 8.563 milioni rispetto all'utile netto di 148 milioni del 2019, di cui circa 3,3 miliardi di perdita operativa. Nel 2020 i capex organici sono stati ridotti a 5 miliardi (-2,6 miliardi rispetto al budget originario a cambi costanti, pari a -35%) per effetto delle ottimizzazioni implementate. La Riduzione degli opex e' di di 1,9 miliardi rispetto al livello pre-COVID di cui circa il 30% strutturali. Il Cash flow adjusted ante working capital ammonta a 6,73 miliardi in grado di autofinanziare i capex organici dell''anno con un avanzo di 1,7 miliardi. Rispetto alla stima iniziale di 11,5 miliardi di cash flow adjusted allo scenario di 60 usd/barile, la flessione dei prezzi degli idrocarburi ha inciso per circa -4,5 miliardi e gli impatti del Covid-19 per circa -1,7 miliardi, in parte compensati dai cost saving e dalla performance. Il Leverage a fine anno e' a 0,31. : Eni chiude l'anno con una riserva di liquidita' di circa 20,4 miliardi di cui 9,4 miliardi di attivi di tesoreria, 5,5 miliardi investiti in attivita' liquide, 0,2 miliardi di crediti finanziari a breve e 5,3 miliardi di linee di credito committed non utilizzate. La societa' ha confermato la proposta dividendo 2020 di 0,36 euro per azione, di cui 0,12 euro versati in sede di acconto a settembre 2020. Nel 2020 la produzione d'idrocarburi si attesta a 1,73 milioni di boe/giorno, in linea con la guidance ridefinita a seguito dello scoppio della pandemia. Sono state scoperte 400 milioni di boe di nuove risorse esplorative equity al costo competitivo di 1,6 usd/boe. Per quanto riguarda le riserve certe a fine anno, si registrano 6,9 miliardi di boe e un tasso di rimpiazzo all sources 43% (96% la media triennale).


Eni, AD Descalzi: ‘risultati IV trim superano aspettative mercato su utile operativo ed utile netto’

vediamo che fa il titolo oggi...e chissà se e quando rivedrà mai i 10..
 
Crollo dei consumi maggiore del previsto in Gran Bretagna. A gennaio le vendite al dettaglio hanno subito una flessione dell'8,2% rispetto a dicembre, quando erano salite dello 0,3%. Si tratta del maggior calo da aprile 2020, nel pieno lockdown primaverile. Gli analisti si aspettavano una contrazione del 2,5%. Su base annua, quindi nei confronti di gennaio 2020, le vendite sono scese del 5,9% (consensus -1,3%).
 
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