Vuoi sapere qual'è il fair value di un certificato real time, che non sia il suo valore a rimborso?
Devi almeno avere un programma che calcola i prezzi di tutte le componenti opzionistiche real time, perché il certificato non è "delta 1" con la combinazione dei sottostanti.
Non è che siccome il sottostante S1 perde X%, il S2 guadagna l'Y% e l'S3 perde il Z%, il certificato si muove (-S1*X%+S2*Y%-S3*Z%)/(S1+S2+S3) fatta a cazzo di cane, ma giusto per idea.
Praticamente non esistono serie storiche né volumi, rispetto alle azioni (infatti un cert è un pt di opzioni, almeno quelli che vedo io, che sono cash collect a cedola mensile), l'unica cosa certa è il valore a rimborso, intorno a cui il certificato converge, oscillando.
E' quasi più facile comprare una singola opzione (che con un excel puoi calcolare il fair value senza troppi problemi), che un certificato.
Il retail che compra in ask un cert può solo regolarsi sul delta sul valore nominale (e anche quello non è certo una garanzia di "fair") e su quante cedole (nel mio caso) l'ask incorpora. Le variazioni dell'ask di minuto in minuto, forse pure giornaliere, intorno al prezzo di rimborso, sono completamente fuori portata per un retail. Quindi, se un MM (che abbia modo di conoscere real time il fair value) te lo fa pagare un po' di più (immagino nei limiti del legale), tu sei già nelle condizioni di non saperlo mai.
Riallego un excel che avevo fatto per studio basandomi su una tesi di laurea pubblica per capire quanti parametri entrassero in gioco nel calcolo del fair value di un cert (monosottostante!!).