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Riporto un articolo del 08/10/2019Kiaker il DE000MS8KHL7 dal kid mi risulterebbe uno strike di unicredit di 9,89 .Autocall quindi a 10.28 . Me lo puoi confermare ?? io un cip l'ho già preso. Grazie.
L’inestimabile valore del tempo
Da CedLAB (Pierpaolo Scandurra)ETF08.10.2019 10:27
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Come guadagnare fino al 45% annuo al solo passare del tempo. Un certificato di Morgan Stanley (NYSE:MS) punta sulla tenuta dei valori correnti di Unicredit (MI:CRDI) e Tesla (NASDAQ:TSLA).
L’industria dei certificati continua a crescere anche nel terzo trimestre 2019 e a catalizzare l’interesse degli investitori che in ottica di investimento, di ottimizzazione fiscale per il recupero delle minusvalenze, per copertura di portafoglio o ancora per ricostituire un capitale decimato dalle ingenti perdite, stanno familiarizzando con le proposte più idonee tra gli oltre 4500 certificati in quotazione sul mercato secondario. Tra le strutture più diffuse e conosciute ci sono i cosiddetti Cash Collect o Phoenix Memory, ovvero quei certificati che prevedono il pagamento di coupon periodici anche in condizioni di mercato laterali o ribassisti. Particolarmente apprezzati per la loro capacità di generare profitti in molteplici scenari di mercato, tali strumenti stanno ormai scalando posizioni all’interno dei portafogli gestiti in consulenza evoluta, anche e soprattutto per quell’efficienza fiscale che li caratterizza.
Esistono tuttavia delle strutture più datate e forse meno pubblicizzate, in quanto prive delle opzioni di riconoscimento di coupon periodici, che meglio si adattano a determinati scenari di mercato e a specifiche situazioni di portafoglio. Stiamo parlando dei certificati della famiglia Express, tra i primi ad essere proposti nell’ormai lontano 2007 sul mercato domestico: il loro funzionamento è semplice e intuitivo e svolgono il loro compito al meglio in un contesto laterale o rialzista del mercato di riferimento. Vediamo più nel dettaglio a chi potrebbe interessare una delle ultime proposte Express, quotata sul mercato secondario di EuroTLX da Morgan Stanley, emittente primaria a livello globale.
Il certificato, identificato da codice Isin DE000MS8KHL7, fissa la scadenza al 6 settembre 2022, data in cui rimborserà ai possessori un importo fisso di 2350 euro, sui 1000 euro nominali, pari a un rendimento del 135% alla sola condizione che due titoli azionari ( Tesla e Unicredit) quotino a un livello pari o superiore a una predeterminata soglia. Più in particolare, per far si che il certificato possa rendere il 135% sull’investimento iniziale è sufficiente che Unicredit quoti almeno 10,2856 euro e Tesla 224,21 dollari: qualsiasi prezzo superiore a tali livelli non incrementerà il rendimento offerto dal certificato, che in alcun modo potrà essere maggiore del 135%. Si comprende quindi facilmente come sia possibile stimare il valore del tempo in questo genere di proposta di investimento: alla chiusura di Borsa di lunedi 7 ottobre, infatti, entrambi i titoli hanno fissato un prezzo superiore ai rispettivi livelli “trigger” e pertanto sarà sufficiente il solo trascorrere del tempo per far apprezzare il certificato, quotato oggi 1070 euro rispetto ai 1000 di emissione.
L’acquisto che potrà avvenire oggi sopra la pari, potrebbe peraltro portare a un risultato molto positivo anche prima della scadenza del 2022.
Infatti, come previsto dal regolamento dei certificati Express, prima della data di valutazione finale sono previste delle date di osservazione intermedie, in occasione delle quali sarà possibile beneficiare del rimborso anticipato del capitale maggiorato del coupon annuo. Il criterio che potrà portare a un guadagno del 45% sul nominale e del 37% circa sui valori odierni è il medesimo già descritto per la scadenza, ossia un valore dei due titoli azionari superiori a 10,2856 euro ( Unicredit) e Tesla ( 224,21 dollari): più nello specifico, se tali valori verranno superati alla chiusura del 28 agosto 2020, il certificato sarà liquidato anticipatamente a 1450 euro mentre se l’osservazione darà esito positivo al 30 agosto 2021 il rimborso aumenterà a 1900 euro.
Secondo l’87% degli analisti interpellati da Bloomberg, Unicredit è da comprare con un target a 12 mesi di 14,27 euro mentre molto più equilibrato è il giudizio rilasciato su Tesla, con un target a 12 mesi di 258 dollari ma una buona percentuale di giudizi “sell” con prezzo obiettivo sui 200/220 dollari. Seguendo tali indicazioni, l’acquisto del certificato ai prezzi correnti di 1070 euro circa sembrerebbe godere di elevate chance di rendimento, in virtù del primo potenziale rimborso a 1450 euro e delle rimanenti due date di osservazione con premi in accumulazione che causeranno un apprezzamento naturale della proposta anche a fronte di una marcata lateralità o moderato ribasso dei due titoli.
Cosa accadrà infine in caso di ribasso delle due azioni? Qualora nelle tre rilevazioni annue anche uno solo dei due titoli segni un prezzo inferiore a quello richiesto, il certificato non riconoscerà alcun rendimento ma al tempo stesso, ferma restando la possibilità di venderlo a mercato ( è garantita la presenza del market maker in via continuativa) a un prezzo superiore a quello di acquisto, proteggerà il capitale da profonde discese. Più in particolare, se alla scadenza di settembre 2022 il titolo Unicredit sarà al di sopra di 5,1428 euro ( minimo storico fatto in chiusura a 8,78 euro a luglio 2016) e Tesla sarà pari o superiore a 112,10 dollari ( il minimo del 2013 è a 120,5 Usd) , il certificato rimborserà , proteggendoli dai ribassi, i 1000 euro nominali. Solamente nell’ipotesi sciagurata che uno dei due finisca al di sotto di questi valori minimi, perdendo quindi oltre il 50% dai prezzi correnti, il certificato si comporterà come un replicante dell’azione, riducendo il rimborso dei 1000 euro della performance effettivamente realizzata dal titolo più debole.
L’illustrazione del meccanismo dell’Express rende chiaro come sia possibile dare un valore al tempo e come un’emissione cosi studiata sia idonea al recupero delle posizioni azionarie in perdita, proprio sui due titoli o su altri che hanno subito ingenti ribassi. Decidendo infatti di utilizzare l’Express di Morgan Stanley come soluzione per uno switch, non sarà necessario assistere a un recupero del 50% e oltre dei titoli azionari per ottenere un guadagno bensì sarà sufficiente una tenuta dei prezzi attuali: e se questo non accadesse, eventuali ulteriori cadute del 50% e oltre dai prezzi attuali porterebbero a una perdita limitata al 7% sui 1070 euro a cui il certificato è acquistabile.