Certificati di investimento - Cap. 4

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Chiusa ad ulteriori risposte.
DE000VX0N5M1 è un po che non se ne parla, il certificatone. Ieri guardavo un po il report e ho fatto una riflessione. Secondo me con una grande diversificazione di ctf "Worst Of" è davvero difficile che l'indice di riferimento possa salire se l'incremento di valore è affidato quasi esclusivamente alle cedole. Mettiamo che mediamente siano comprati tutti i certificati al valore nominale e mettiamo che 10 ctf pagano cedole mensili medie del 0,7% (ottime), significa che dopo un mese, al lordo dei costi di gestione, e uguale valore bid/ask ho incrementato di 0,7% lordo il valore dell'indice. Ma poi gioca, appunto, il valore bid/ask che in aumento si muove lentamente se le cose vanno bene, diciamo 2/3 punti mediamente sul valore nominale, ma un solo ctf che becca un WO che scende di brutto e addirittura infrange le barriere fa scendere in un colpo solo del 30/40% il valore bid/ask del ctf, e con tanti sottostanti è statisticamente molto probabile "pescarne" qualcuno. Infatti guardando i WO dell'indice ce ne sono alcuni che stanno decisamente scendendo e deprimono di molto i rispettivi ctf facendo scendere il valore dell'indice.
Insomma la grande diversificazione di sottostanti, se da un lato ti garantisce sulla tenuta del capitale dall'altro ti espone a diversi "cigni neri" che, come sappiamo, hanno un'effetto esponenziale sulle perdite. Il tutto porta ad una sostanziale stabilità dell'indice, ma poichè il certificato non paga cedole, il rischio è di avere per molto tempo un valore grosso modo intorno 100 che, di fatto, non porta alcun rendimento.
Vabbè soliti ragionamenti tutti miei e non so quanto corretto almeno in parte. Ma se possiamo dire che i mercati negli ultimi mesi sono andati bene, coma mai tutto questo non si riflette, neanche un pochino, sul certificatone?

Condivido in pieno la tua analisi. Il bilanciamento del portafoglio tende a stabilizzare il totale ma non consente significativi profitti.
Teniamo conto che dal 1 settembre (data di creazione dello strumento) ad oggi le Borse occidentali sono cresciute in modo significativo (non ho il dato sottomano ma direi di oltre il 10%) e il prodotto rimane vicino al valore inziale.
In effetti, come ben sappiamo, l'attività di trading dei retailers del Forum è basata su una compravendita mirata e continua di certificati più che sul mantenimento di una forte investimento in modo stabile. Questa attività di mordi e fuggi preserva anche da forti correzioni del mercato.
 
Condivido in pieno la tua analisi. Il bilanciamento del portafoglio tende a stabilizzare il totale ma non consente significativi profitti.
Teniamo conto che dal 1 settembre (data di creazione dello strumento) ad oggi le Borse occidentali sono cresciute in modo significativo (non ho il dato sottomano ma direi di oltre il 10%) e il prodotto rimane vicino al valore inziale.
In effetti, come ben sappiamo, l'attività di trading dei retailers del Forum è basata su una compravendita mirata e continua di certificati più che sul mantenimento di una forte investimento in modo stabile. Questa attività di mordi e fuggi preserva anche da forti correzioni del mercato.
Occorrera' anche vedere come si comporta in caso di scrolloni dei listini: mi sembra che come modus operandi sia + difensivo che aggressivo
 
DE000VX0N5M1 è un po che non se ne parla, il certificatone. Ieri guardavo un po il report e ho fatto una riflessione. Secondo me con una grande diversificazione di ctf "Worst Of" è davvero difficile che l'indice di riferimento possa salire se l'incremento di valore è affidato quasi esclusivamente alle cedole. Mettiamo che mediamente siano comprati tutti i certificati al valore nominale e mettiamo che 10 ctf pagano cedole mensili medie del 0,7% (ottime), significa che dopo un mese, al lordo dei costi di gestione, e uguale valore bid/ask ho incrementato di 0,7% lordo il valore dell'indice. Ma poi gioca, appunto, il valore bid/ask che in aumento si muove lentamente se le cose vanno bene, diciamo 2/3 punti mediamente sul valore nominale, ma un solo ctf che becca un WO che scende di brutto e addirittura infrange le barriere fa scendere in un colpo solo del 30/40% il valore bid/ask del ctf, e con tanti sottostanti è statisticamente molto probabile "pescarne" qualcuno. Infatti guardando i WO dell'indice ce ne sono alcuni che stanno decisamente scendendo e deprimono di molto i rispettivi ctf facendo scendere il valore dell'indice.
Insomma la grande diversificazione di sottostanti, se da un lato ti garantisce sulla tenuta del capitale dall'altro ti espone a diversi "cigni neri" che, come sappiamo, hanno un'effetto esponenziale sulle perdite. Il tutto porta ad una sostanziale stabilità dell'indice, ma poichè il certificato non paga cedole, il rischio è di avere per molto tempo un valore grosso modo intorno 100 che, di fatto, non porta alcun rendimento.
Vabbè soliti ragionamenti tutti miei e non so quanto corretto almeno in parte. Ma se possiamo dire che i mercati negli ultimi mesi sono andati bene, coma mai tutto questo non si riflette, neanche un pochino, sul certificatone?

Non c'è assolutamente niente di nuovo.
Se diversificazione significa anticorrelazione, come qualsiasi cosa che riduca il rischio, riduce anche il rendimento.
Ma l'anticorrelazione purtroppo varia nel tempo, quindi, quando scommetti sulla sua permanenza, stai comunque scommettendo su un derivato del tuo ptf/cert e quindi sullo stesso rischio/rendimento.
Se diversificazione poi non significa nemmeno anticorrelazione, più mele metti nel canestro e più corri il rischio di beccare quella marcia.
Mi pare che si sia detto in 18528 pagine almeno un migliaio di volte :)
 
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