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la risposta non è cosi semplice.
occorrerebbe andare oltre al semplice numero di emissioni, sicuramente c'è un fattore che è un crescente appeal al mondo certificati in generale (sia per i rendimenti che per tipi di strutture) ma considererei anche il fatto che con tutta questa volatilità alcuni certificati si "bruciano" subito e vengono abbandonati inoltre altri vengono messi "fuori mercato" dal bid only dei MM e scambiano poco o quasi nulla.
occorrerebbe valutare la dimensione del mercato di certificati attualmente "liquido" rispetto al totale
Comunque, a meno di eventi imprevisti, l emittente con i certificati guadagna sulle emissioni, mentre con il trading può anche perderci
No, no, ma non parlavo per me. Se non riesco a starci dietro, lascio perdere. Volevo proprio dire che mi sembra un non-senso mettere a mercato quantità se poi questo significa (e sappiamo che è così) sacrificare la qualità del market making...