L’avvio di un sistema di pagamento legato a valute alternative al dollaro ne abbatte la domanda che serve a sostenere quella valuta e rischia di avviare un processo inflattivo, come si vede ora, insieme a una sua possibile svalutazione, l’oncia di oro vale quasi 2000 dollari. Gli USA, in questo modo, rischiano di avere una minore domanda di dollari, a fronte di un’offerta di dollari senza limiti ed è evidente che, qualora il processo di de-dollarizzazione venga ulteriormente avviato, il dollaro dovrà fare i conti con una sua crescente debolezza per la logica che determina l’equilibrio tra domanda e offerta di moneta.