Reuters) - L'Unione europea punta ancora a trovare un accordo per un embargo graduale sul petrolio russo questo mese, malgrado i timori legati all'approvvigionamento nell'Europa orientale.
Lo hanno detto quattro diplomatici e funzionari, respingendo l'idea di un ritardo o di un indebolimento delle proposte.
La dipendenza dal petrolio russo in Bulgaria, Repubblica Ceca, Ungheria e Slovacchia rappresenta l'ostacolo maggiore all'accordo di embargo che la Commissione europea ha proposto ad inizio maggio in risposta all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia il 24 febbraio.
Tuttavia, i diplomatici e i funzionari si sono detti ottimisti riguardo a un accordo, anche se la presidente della Commissione Ursula von der Leyen sta faticando a convincere il primo ministro ungherese Viktor Orban, il critico più accanito dell'embargo proposto.
"Ci sarà un accordo" ha detto un diplomatico Ue di alto livello, aggiungendo che c'è flessibilità nei livelli di transizione e di investimento proposti per gli Stati che dipendono dal petrolio russo e che dovranno trovare altre fonti di approvvigionamento.
Un secondo diplomatico ha affermato che l'accordo potrebbe arrivare già lunedì, quando i ministri degli Esteri Ue si riuniranno a Bruxelles, dopo i colloqui tecnici previsti nel fine settimana.
Un terzo diplomatico ha detto di vedere la possibilità di un accordo nel corso della settimana. "La decisione sarà presa al più alto livello politico, tra Budapest e Bruxelles. Sono ottimista", ha detto.
Agli abitanti di Fiume l'avranno detto?