(Reuters) - Wall Street inizia con segno negativo la seconda metà dell'anno, mentre gli investitori sono preoccupati per i rischi per la crescita economica derivanti dalla volontà della Federal Reserve di frenare a tutti i costi l'aumento dei prezzi.
Con la fine dell'era delle politiche monetarie espansive e l'inizio di un ciclo di rialzi dei tassi di interesse, gli investitori hanno venduto per gran parte dell'anno i titoli azionari, spingendo l'S&P 500 al peggior primo semestre dal 1970.
Oggi si è avuta un'ulteriore prova che l'aumento dei tassi di interesse sta danneggiando la domanda negli Usa, con i nuovi ordini che si sono ridotti per la prima volta in due anni e l'attività manifatturiera che ha rallentato più del previsto a giugno.
Malgrado i segnali di rallentamento della crescita, i banchieri centrali della Fed si sono espressi a favore di un secondo aumento dei tassi di interesse di 75 punti base a luglio, lasciando gli investitori a valutare il potenziale impatto sugli utili aziendali.
Ohhh, però sono io che me le invento. Non è che è sta andando male...