Ormai sono abbastanza chiare le linea 'strategiche' : la Russia tira ad occupare più territorio che può e che non ha alcuna intenzione di restituire mentre gli USA vogliono mantenere la Russia nello stato di forte impegno militare sul territorio e operano le sanzioni economiche che però, dato il regime autarchico e il livello di bassi consumi del popolo, avranno effetti visibili solo a medio-lungo termine quando la crisi arriverà al vertice (il ceto medio russo, molto ridotto numericamente, sta emigrando in Finlandia e altro).
L'Europa sta tentando di diversificare l'approvvigionamento energetico e i suoi regimi democratici faticano a gestire i problemi economici e il crescente malcontento popolare mentre la Cina mantiene il suo rapporto di favore con la Russia cercando però di mantenere i rapporti commerciali con l'Occidente.
Vedremo come e quando si sbloccherà la situazione, ma ci vorrà tempo.