Certificati di investimento - Cap. 5

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Petrolio sotto 90 dlr a Ny, prima volta da invasione Ucraina
Il prezzo del petrolio scende a New York sotto i 90 dollari al barile per la prima volta dall'invasione dell'Ucraina. Le quotazioni arrivano a perdere l'1,1% a 89,64 dollari, ai minimi da sei mesi.
Lo possiamo far sapere alla lobby delle pompe (di benzina)?
 
Petrolio sotto 90 dlr a Ny, prima volta da invasione Ucraina
Il prezzo del petrolio scende a New York sotto i 90 dollari al barile per la prima volta dall'invasione dell'Ucraina. Le quotazioni arrivano a perdere l'1,1% a 89,64 dollari, ai minimi da sei mesi.
la speculazione e il terrorismo (infondere terrore sul futuro) iniziano a perdere effetto e emerge un po di realtà. Nessuno sarà costretto ad accendere bracieri per riscaldarsi..... e qualcuno inizierà a capire che forse è giunto il momento di sedersi e negoziare perchè con il tempo gli altri, che non sono stupidi, si organizzano e lui davvero rimarrà da solo o con amici decisamente peggio di lui.
 
la speculazione e il terrorismo (infondere terrore sul futuro) iniziano a perdere effetto e emerge un po di realtà. Nessuno sarà costretto ad accendere bracieri per riscaldarsi..... e qualcuno inizierà a capire che forse è giunto il momento di sedersi e negoziare perchè con il tempo gli altri, che non sono stupidi, si organizzano e lui davvero rimarrà da solo o con amici decisamente peggio di lui.
Se solo la FED si fosse svegliata prima e avesse iniziato ad alzare i tassi con moderazione già quando i dati macro erano positivi, si poteva evitare il surriscaldamento dell'economia con boom di domanda e conseguente crisi di offerta ecc... Adesso hanno tirato il freno a mano di brutto, facendo raffreddare i consumi (e quindi anche i prezzi delle materie prime) a tal punto da rischiare la recessione. Si sarebbe potuto fare molto meglio di così, evitando un pò di speculazione e patemi vari...
Ovvio che la guerra ha fatto il suo, ma per me la colpa è della FED dormigliona.
 
Gazprom, a rischio lavori 3 turbine Nord Stream a causa sanzioni
Gazprom, il colosso dell'energia russo, vede dei rischi per la riparazione di tre turbine del Nord Stream a causa delle sanzioni imposte a Mosca per la guerra in Ucraina. Lo riporta Bloomberg citando una nota di Gazprom nella quale si evidenzia che le tre turbine "attualmente in Russia si trovano nelle stesse condizioni di quella bloccata in Germania". La stazione di compressione di Portovaya in Russia, dove inizia Nord Stream, è progettata, secondo Gazprom, per far funzionare sei turbine principali e due più piccole, ma attualmente è in funzione solo una turbina principale. Il colosso dell'energia, inoltre, cita un contratto con la filiale britannica di Siemens Energy, Industrial Turbine per la riparazione delle turbine. In assenza di spiegazioni ufficiali da "parte dell'Ue e del Regno Unito sull'applicazione delle sanzioni non è chiaro se la riparazione e il trasporto saranno soggetti a restrizioni all'esportazione", ha dichiarato Gazprom.

:pizza:
 
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