(Reuters) - L'Italia deve reagire al "terremoto economico" causato dall'aumento dei costi dell'energia accelerato dalla guerra in Ucraina, e le aziende non possono permettersi di aspettare un nuovo governo per ottenere maggiori aiuti, ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi.
In un'intervista a radio Rtl 102.5, Bonomi ha chiesto l'applicazione di un tetto al prezzo del gas "se non a livello europeo, a livello nazionale".
"Quello che stiamo affrontando è un terremoto economico", ha affermato Bonomi, sottolineando che i costi dell'energia in Italia sono tra i più alti d'Europa.
"Non possiamo aspettare due mesi, il tempo previsto per avere un nuovo governo, lasciando a rischio il sistema industriale italiano, il reddito e l'occupazione delle famiglie italiane", ha aggiunto.
L'Italia terrà le elezioni politiche il 25 settembre, e al governo uscente guidato da Mario Draghi, ancora in carica per gli affari correnti, spetta in realtà il compito di occuparsi delle urgenti questioni di attualità.
"Abbiamo la necessità di arrivare agli stoccaggi previsti dal governo (90%), che vuol dire coprire 11 miliardi di metri cubi. Se la Russia sospende l’invio di gas avremmo un buco di 4 miliardi di metri cubi. Spegneremmo quasi un quinto dell’industria italiana. Ecco perché serve pensare a una strategia di razionamento. Spegnere il sistema industriale italiano significa mettere a rischio migliaia di imprese, migliaia di posti di lavoro e reddito per migliaia di famiglie italiane", spiega Bonomi.