Certificati di investimento - Cap. 5 (9 lettori)

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fedro10

è la somma che fa il totale...
L'UE annuncia una legge sulle materie ed elogia gli sforzi italiani

La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato mercoledì una legge europea sulle materie prime critiche con l'obiettivo di garantire che il continente non dipenda da materie prime provenienti da un'unica fonte.

Nel suo discorso sullo Stato dell'Unione Europea, la Von der Leyen ha avvertito che quasi il 90% delle terre rare globali e il 60% del litio sono lavorati in Cina, insistendo sulla necessità di agire per garantire la diversificazione ed evitare di "rimanere bloccati nella stessa dipendenza" come nel caso del petrolio e del gas russo.

Sugli sforzi necessari per far fronte al caro bollette, la von der Leyen ha citato come esempio positivo un'eccellenza tutta italiana. "I lavoratori delle fabbriche di ceramica del Centro Italia hanno deciso di spostare i loro turni al mattino presto, per beneficiare della riduzione dei prezzi dell'energia. Immaginate i genitori tra loro, che devono uscire di casa presto, quando i bambini stanno ancora dormendo, a causa di una guerra che non hanno scelto".
 

valgri

Valter : Born in 1965
Unicredito ormai prossimo al massimo del 1 Giugno a 11.08 dove i piu' aggressivi potranno valutare un eventuale short..

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Dandan1968

Forumer storico
Dal canale di Davide Biocchi

Considerazioni sull'inflazione USA In questi giorni abbiamo evidenziato come, avvicinandosi il temibile dato sull'inflazione, parecchi operatori che erano short, avessero deciso di ricoprirsi, per evitare sorprese stile agosto, quando il dato sull'inflazione regalò al mercato il boost finale per lo spike rialzista conclusosi a ferragosto. Comprando aggressivamente, questi attori hanno costretto altri a doversi a loro volta ricoprire per forza, per proteggere le loro posizioni. Risultato: uno spike tostissimo a rialzo, proprio a pochi giorni dalle tre streghe di settembre. Era quindi palese, che questo dato sull'inflazione sarebbe stato decisivo e avrebbe avuto ripercussioni pesanti in un senso o nell'altro. Non possiamo quindi dirci sorpresi in tal senso. Ma cosa ci portiamo via da quanto abbiamo visto? Il dato è uscito più alto delle attese e su base mensile (mi riferisco all'inflazione epurata da cibo e energia, quella “core”, che guarda la Fed) ha addirittura doppiato le stime (0.6% contro 0.3% atteso). E adesso? Beh, se era partendo da qui che si dovevano convincere gli attori pesanti che vanno “net long” sul mercato e che sono attualmente sottopesati, a tornare a investire , ebbene la risposta la stiamo vedendo. Sono mesi che la Fed fa di tutto per combattere l'inflazione e se questo è l'esito siamo messi bene... Nel senso che appare logico che il lavoro che attende Powell sia ancora lungo, anzi molto lungo. E con una recessione alle porte, appare ora ben più evidente l'assurdità sotto il profilo dei fondamentali del rialzo di questi giorni. E benché esso apparisse invece senz'altro giustificato graficamente, le parole di Powell a Jackson Hole lasciavano pensare a tempi duri. Comunque, quel che abbiamo visto ce la dice lunga sul potere dei “flussi di liquidità” sui listini. È stato infatti un tecnicismo che ci ha spinto a rialzo, mentre un sano ancoraggio ai dati reali ci spingeva a fare ben altre considerazioni... Digerito e fatto tesoro di tutto ciò, torniamo a immergerci sui mercati per verificare se questo bagno di umiltà farà bene ad un contesto che si era troppo surriscaldato. Per salire servirebbero tanti soldi, che alla luce di questi dati potrebbero latitare ancora per un po'. Per scendere servono però convinti assertori del ribasso, che si avventurino in ulteriori posizioni short e bisogna vedere se ci saranno... Speriamo che non ne esca un brodino.
 

Losco&Lasco

È l'unico gioco in cittá.
Dal canale di Davide Biocchi

Considerazioni sull'inflazione USA In questi giorni abbiamo evidenziato come, avvicinandosi il temibile dato sull'inflazione, parecchi operatori che erano short, avessero deciso di ricoprirsi, per evitare sorprese stile agosto, quando il dato sull'inflazione regalò al mercato il boost finale per lo spike rialzista conclusosi a ferragosto. Comprando aggressivamente, questi attori hanno costretto altri a doversi a loro volta ricoprire per forza, per proteggere le loro posizioni. Risultato: uno spike tostissimo a rialzo, proprio a pochi giorni dalle tre streghe di settembre. Era quindi palese, che questo dato sull'inflazione sarebbe stato decisivo e avrebbe avuto ripercussioni pesanti in un senso o nell'altro. Non possiamo quindi dirci sorpresi in tal senso. Ma cosa ci portiamo via da quanto abbiamo visto? Il dato è uscito più alto delle attese e su base mensile (mi riferisco all'inflazione epurata da cibo e energia, quella “core”, che guarda la Fed) ha addirittura doppiato le stime (0.6% contro 0.3% atteso). E adesso? Beh, se era partendo da qui che si dovevano convincere gli attori pesanti che vanno “net long” sul mercato e che sono attualmente sottopesati, a tornare a investire , ebbene la risposta la stiamo vedendo. Sono mesi che la Fed fa di tutto per combattere l'inflazione e se questo è l'esito siamo messi bene... Nel senso che appare logico che il lavoro che attende Powell sia ancora lungo, anzi molto lungo. E con una recessione alle porte, appare ora ben più evidente l'assurdità sotto il profilo dei fondamentali del rialzo di questi giorni. E benché esso apparisse invece senz'altro giustificato graficamente, le parole di Powell a Jackson Hole lasciavano pensare a tempi duri. Comunque, quel che abbiamo visto ce la dice lunga sul potere dei “flussi di liquidità” sui listini. È stato infatti un tecnicismo che ci ha spinto a rialzo, mentre un sano ancoraggio ai dati reali ci spingeva a fare ben altre considerazioni... Digerito e fatto tesoro di tutto ciò, torniamo a immergerci sui mercati per verificare se questo bagno di umiltà farà bene ad un contesto che si era troppo surriscaldato. Per salire servirebbero tanti soldi, che alla luce di questi dati potrebbero latitare ancora per un po'. Per scendere servono però convinti assertori del ribasso, che si avventurino in ulteriori posizioni short e bisogna vedere se ci saranno... Speriamo che non ne esca un brodino.
ok... ma questo è sempre "poco sorpreso" dopo... mai prima.
 
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