Certificati di investimento - Cap. 5 (26 lettori)

Stato
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skolem

Listino e panino
lo avevamo fatto anche nel 2014, con sanzioni piu' blande e senza riconoscere la Crimea, ma non ha prodotto buoni risultati.
Secondo me perché la situazione non è mai stata realmente affrontata...
Lascia perdere @Jackie546, tanto è comunque sempre colpa degli americani.

 

Fedex71

Forumer storico
Mah....l'impressione è che il tentativo di attacco sulle borse europee degli shortisti questa mattina sia fallito...ipotizzo che, sia per ricoperture varie che per le streghe di venerdì, non vi siano traumi fino a venerdì (situazione piatta)...ma lo dico sottovoce...
 

valgri

Valter : Born in 1965

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skolem

Listino e panino
Per me ieri è stata un esagerazione.
3% il dollaro onestamente non me lo ricordo (a parte quando c'erano le svalutazioni competitive della liretta) ma forse ho poca memoria io .
I tassi saliranno ma si sapeva già da tempo, quello che dicevano che avrebbe creato problemi (il prezzo della benzina) ai consumatori americani sta rientrando (in Italia siamo passati da 1,9 a 1,64 la benzina).
Ulteriori dazi alla Cina per me andavano minacciati quando ci fu l'invasione dell'Ucraina, non possono fare sempre i furbi.
Mi pare che il mondo avrà sempre più bisogno di tecnologia, probabilmente qualche società non esisterà più tra 10 anni ma ci sarà sicuramente una nuova Apple o Amazon.
Il gas se si danno una svegliata tornerà rapidamente a prezzi normali, visto che l'unica cosa su cui sono tutti d'accordo è che il prezzo attuale è solo speculazione
A me onestamente fa più paura l'Italia, il 26 avremo la meloni al governo e- secondo me- saranno uccelli senza zucchero.
Ma è una nostra scelta per cui.............
Per me è difficile dire che sia stata un'esagerazione, nel senso che per anni siamo stati con tassi a 0 e adesso negli USA è partita una accelerazione mostruosa (non rialzo, accelerazione!). Si parla di rialzi di 100 punti a botta! Al di là delle borse e della speculazione (che va a nozze con questi casini), ma i tassi incidono tanto anche sull'immobiliare, sugli investimenti e sulle aziende indebitate che si trovano improvvisamente a pagare interessi non previsti.
Senza contare che l'inflazione continua a salire vertiginosamente nonostante il calo dei prezzi energetici (parlo sempre degli USA), e che peserà sui consumi.
 

NoWay

It's time to play the game
Ieri sono emersi alcuni dettagli circa il "contributo di solidarietà" richiesto alle oil & gas companies dal nuovo pacchetto di emergenza sull`energia.
La nuova imposta sarà calcolata sul 33% dell'imponibile pre-tasse 2022 che eccede il 20% della media del periodo 2019-21. La misura è temporanea e riguarderà gli utili FY22. Tuttavia "la natura imprevedibile degli sviluppi in corso nei mercati dell'energia potrebbe rivelare la necessità di estendere l'applicazione del regolamento ad altri esercizi finanziari oltre il 2022". Alla fine di 1Q23, la Commissione potrà proporre al Consiglio l'eventuale estensione della misura.
L'interpretazione e la successiva applicazione della normativa a livello nazionale è ancora incerta e la definizione del perimetro degli utili non chiaro. Se rapportata alla market cap, calcoliamo che l'imposta possa colpire maggiormente Saras (10%) rispetto ad Eni.
I differenti scenari di applicazione ci forniscono due risultati sostanzialmente differenti per ENI:
- imposta applicata al perimetro degli utili all'interno della UE (scenario più probabile): stimiamo un importo di 0.6-0.7 bn, il quale risulta inferiore al 1.4 bn che la società ha stimato per la windfall domestica (che riguarda però un periodo diverso). La UE prevede che i singoli membri UE possano applicare comunque un'imposta più elevata;
- intero perimetro degli utili di gruppo (scenario meno probabile): 7% sulla market cap.
Per altre società come Repsol o Galp calcoliamo un impatto rispettivamente del 10% e del 7% a perimetro intero, ovvero 1% a perimetro UE.
Più probabilmente, la notizia ha implicazioni negative per Saras che in cui il calcolo di perimetro ha meno rilevanza e la media degli utili pre-tasse della raffinazione nel periodo FY19-21 era negativa per oltre 0.2 bn (il quadro normativo prevede di resettare a zero la base di calcolo).
 

NoWay

It's time to play the game
(Reuters) - Gli azionisti di UniCredit sono riuniti per approvare un buyback fino a 1 miliardo di euro che porterà la distribuzione complessiva di capitale sugli utili del 2021 a 3,75 miliardi di euro.
 
Stato
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