Confcommercio: rischio recessione "mite" a fine anno
Il direttore dell'Ufficio studi di Confcommercio, Mariano Bella, ha presentato giovedì un rapporto sulla salute economica italiana, esprimendo che L'Italia va "verso un peggioramento del quadro economico, ovvero una recessione mite".
Secondo le stime, il Pil nel terzo trimestre dell'anno potrebbe segnare un calo dello 0,8% rispetto al trimestre precedente mentre nei confronti del terzo trimestre 2021 segnerebbe un aumneto dell'1,1%. "Con un ulteriore moderato peggioramento congiunturale nell'ultimo trimestre, il 2022 si chiuderebbe al 3% in positivo. Una recessione mite", data da due cali trimestrali consecutivi ma "di modesta entità".
Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli ha avvertito inoltre di un "trascinamento negativo per il 2023, con un ritorno ad un'assenza di crescita", aggiungendo "Nonostante crisi gravissime a livello internazionale, l'Italia ha reagito bene, meglio di altri Paesi europei, ma il caro energia inarrestabile rende più concreti i rischi di recessione. Una recessione probabilmente contenuta, ma pur sempre penalizzante, ecco perché in raccordo con l'Europa, bisogna mettere in campo con la massima urgenza interventi strutturali per superare l'emergenza energetica, contenere l'inflazione e, dunque, evitare il pericolo di una recessione".