Certificati di investimento - Cap. 5

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Erdogan: "Cerchiamo alternative a circuito pagamento russo Mir"
La Turchia sta cercando "alternative" al Mir, il circuito di pagamento gestito dalla Banca centrale russa in funzione dal 2017, data la possibilità che l'utilizzo possa portare a sanzioni da parte dell'Occidente. Lo ha dichiarato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, dopo che ad inizio settimana due banche private turche, Denizbank e Is Bankasi, hanno cessato di utilizzare il Mir. Nonostante i moniti sul rischio di sanzioni Usa e Ue, tre banche pubbliche turche stanno invece continuando ad usare il circuito. "Ora dobbiamo considerare cosa possiamo fare, quali sono le alternative" al Mir, ha detto Erdogan ai giornalisti turchi a New York.
 
Cina all'Onu: "Sovranità territoriale Kiev sia rispettata"
"La sovranità territoriale di tutti i Paesi deve essere rispettata". Lo ha detto il rappresentante cinese, intervenendo al Consiglio di sicurezza dell'Onu. L'ambasciatore di Pechino ha presentato le "quattro proposte" della Cina per raggiungere un accordo. Al primo punto, la ricerca di un "dialogo senza pre-condizioni". Al secondo "lavorare insieme per la de-escalation" e per "creare le condizioni per un accordo politico". Al terzo punto, "favorire gli interventi umanitari", mentre le indagini per accertare le violazioni dei diritti umani vanno condotte "senza essere politicizzate". Al quarto e ultimo punto, la ricerca di "stabilizzazione economica", cominciando dall'"aiutare l'esportazione di grano russo e ucraino".
 
(Reuters) - Credit Suisse sta sondando gli investitori su un possibile lancio di aumento di capitale, hanno riferito due fonti a conoscenza della questione.
E' la quarta volta in circa sette anni che l'istituto contatta gli investitori nel tentativo di apportare una radicale ristrutturazione alle attività di investment banking.
Credit Suisse ha iniziato a discutere questa mossa con gli azionisti nelle ultime settimane, secondo le fonti.
Si stanno valutando diversi scenari per la banca d'investimento, compresa, secondo due fonti, l'opzione più drastica: uscire dal mercato statunitense.
Le fonti hanno aggiunto che non è stata presa alcuna decisione e non hanno precisato l'entità della liquidità che la banca cercherà di raccogliere.
"Abbiamo detto che aggiorneremo sui progressi della nostra revisione strategica globale quando annunceremo i risultati del terzo trimestre. Sarebbe prematuro commentare qualsiasi potenziale decisione prima di allora", ha affermato un portavoce di Credit Suisse.
Nell'ambito della ristrutturazione avviata sotto la guida del presidente Axel Lehmann, e delineata precedentemente, la banca prevede di ridurre le attività di investment banking per concentrarsi ancora di più su quelle di wealth management , considerato il settore di punta.
I risultati trimestrali di Credit Suisse sono previsti per il 27 ottobre.
Ad agosto gli analisti di Deutsche Bank hanno stimato un deficit di capitale di almeno 4 miliardi di franchi, pari a circa un terzo del valore di mercato del gruppo.
 
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