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Listino e panino
"tanta gente che questa guerra non la vuole e non l‘ha capita"Mentre Putin e Biden duellano sul come continuare la guerra in Ucraina, Papa Francesco denuncia l’insufficiente impegno mostrato finora dai governanti del mondo per porre fine al conflitto e avviare negoziati di pace. Un Francesco scomodo quando parla di pace e guerra perché non fa sconti a nessuno, quasi incarnando il sentire di tanta gente che questa guerra non la vuole e non l‘ha capita. Nelle cancellerie prevalgono schermaglie che puntano alla vittoria che in realtà è sempre meno probabile come esito del conflitto.
“Dopodomani, 24 febbraio, - è l’ennesimo appello di Francesco al termine dell’udienza generale - si compirà un anno dall’invasione dell’Ucraina, dall’inizio di questa guerra assurda e crudele. Un triste anniversario! Il bilancio di morti, feriti, profughi e sfollati, distruzioni, danni economici e sociali parla da sé. Potrà il Signore perdonare tanti crimini e tanta violenza? Egli è il Dio della pace. Restiamo vicini al martoriato popolo ucraino, che continua a soffrire. E chiediamoci: è stato fatto tutto il possibile per fermare la guerra? Faccio appello a quanti hanno autorità sulle nazioni perché si impegnino concretamente per la fine del conflitto, per raggiungere il cessate-il-fuoco e avviare negoziati di pace. Quella costruita sulle macerie non sarà mai una vera vittoria!”.
Cosa c'è di difficile da capire?
Putin lo ha detto per l'ennesima volta anche ieri allo stadio "difendiamo i nostri confini STORICI", ovvero "andiamo a riprenderci i nostri territori ex-sovietici".
Per lui la nazione e il popolo ucraino non esistono, perché è tutta Russia.