gianni76
Forumer storico
Guardiamo alle cause reali del problema e non a chi segnala che esiste un problema....titolone in prima pagina sul corriere Borse a picco per le banche ,poi non ci lamentiamo se comincia la sfiducia,stampa irresponsabile
Ecco una parte dell'articolo di Fubini in prima pagina sul corriere, in cui ricostruisce con parole semplici l'ultimo ribasso bancario di ieri guidato da hedge fund speculatori (che creano ad arte il problema e l'effetto valanga, per sfruttarlo per bene con naked short).
Io l'ho detto e ripetuto più volte.
Il naked short va proibito una volta per tutte.
E' in grado di produrre effetti devastanti ed è in mano e vere e proprie bande criminali che non si preoccupano delle conseguenze delle proprie azioni (purchè continuino ad intascare ai danni di altri)
---------------------------
Deutsche Bank, il crollo innescato dalla scommessa al ribasso dei fondi Usa sulle banche tedesche
Non ci sono complotti, né oscuri personaggi della finanza che tramano nell’ombra. Ma il crollo in borsa di Deutsche Bank, che ha trascinato giù gli indici europei, è alimentato da un misto di ingredienti recentissimi e radicati negli anni. E né gli uni né gli altri sono frutto del caso, quanto piuttosto di una serie di lezioni stranamente dimenticate del grande crash del 2008. La fine di Lehman per esempio non ha insegnato che aggiungere complessità ai mercati, lasciando loro opacità, avrebbe creato una miscela a momenti esplosiva. È esattamente quanto è accaduto ieri. L’azzeramento dei bond subordinati e convertibili di Credit Suisse, lo scorso weekend, ha fatto crescere per tutte le banche europee i rendimenti da offrire agli investitori per poterne emettere di nuovi.
Subito il mercato si è concentrato su chi avrebbe dovuto farlo a breve: due fragili banche locali tedesche, Deutsche Pfandbriefbank e Aareal Bank, avevano i loro bond in scadenza. Poiché le due avrebbero dovuto comunque rifinanziarsi emettendo altri titoli dello stesso tipo (i cosiddetti “coco”), alcuni hedge fund americani hanno previsto che Pfandbriefbank e Aareal Bank avrebbero preso un’altra strada: invece di rimborsare i detentori, avrebbero trasformato i titoli in obbligazioni perpetue (era comunque legale, in base ai contratti). Ed è ciò che le due hanno fatto perché il costo per loro era comunque minore di quello di emettere nuovi bond. Non era la prima volta che facevano così, quelle due piccolissime banche. Ma, con la ferita dei bond di Credit Suisse ancora aperta, alcuni hedge fund americani hanno previsto che la mossa dei due istituti avrebbe spaventato il mercato. Per questo hanno preso di mira Deutsche Bank, prevedendo che la tensione si sarebbe scaricata sui suoi titoli. Giovedì gli hedge fund hanno costruito posizioni ribassiste sulla prima banca tedesca, per guadagnare vendendone le azioni senza possederle.
Sempre in serata di giovedì, hanno iniziato a comprare “credit default swap” (Cds) della stessa Deutsche, il cui prezzo si è impennato (vedi il “Corriere” di ieri). I Cds sono derivati contro il default paragonabili a polizze sulla vita di un’impresa, ma con una differenza: è possibile comprare quei derivati senza avere titoli dell’impresa, un po’ come se ci si potesse assicurare sulla vita di un altro. Quando si è diffuso il nervosismo per i coco delle banche tedesche, per gli hedge fund è arrivato il jackpot. Hanno guadagnato dall’aumento del prezzo dei derivati di assicurazione sul default di Deutsche (in parte da loro provocato). Poi hanno guadagnato anche dal crollo dell’azione della grande banca tedesca, quando il mercato ha creduto di capire dalla quotazione in aumento dei Cds che qualcuno temeva il fallimento di Deutsche stessa. La lezione dimenticata del crac Lehman riguarda proprio quei derivati di assicurazione sui default.
Già nel 2008 fu chiaro che lasciarli detenere a chi non possiede bond o azioni di un’impresa può facilitare pericolose speculazioni al ribasso. Successe allora, i regolatori non proibirono nulla, sta riaccadendo adesso. A meno che, naturalmente, le autorità europee nei prossimi giorni capiscano la minaccia e introducano un divieto.
....
Ultima modifica: