(Reuters) - I parlamentari europei lavorano a norme di emergenza in materia di gas e puntano a un accordo nei prossimi due mesi che consenta di avere rifornimenti adeguati in tempo per l'inverno, quando la domanda di gas per il riscaldamento raggiungerà il picco.
Mentre la Ue cerca di limitare l'influenza di Mosca, da cui importa circa il 40% del gas, e si prepara a potenziali disagi nelle forniture, le norme proposte richiederebbero ai Paesi di riempire gli stoccaggi di gas almeno al 90% della capacità entro l'1 novembre di ogni anno dal 2023, e all'80% quest'anno.
L'eurodeputato Jerzy Buzek, ex primo ministro polacco e relatore del provvedimento, ha detto che il team del Parlamento spera di iniziare i colloqui con i Paesi comunitari entro due settimane e di trovare un accordo su cui si possa votare a giugno. La legge deve essere approvata sia da Strasburgo che dai Parlamenti dei singoli stati membri.
Ci possono volere circa due anni per discutere e approvare una legge europea, ma le regole sul gas sono state accelerate.
Le questioni in discussione includono cosa dovrebbe fare la Ue se i Paesi non riuscissero a raggiungere livelli adeguati di stoccaggio, e se l'obiettivo di rifornimento debba essere del 90% già da quest'anno. Attualmente, i siti di stoccaggio di gas della Ue sono pieni al 29%.
"Dobbiamo definire con precisione l'insieme delle misure concrete prese dalla Commissione nel caso in cui i Paesi Ue non riescano sistematicamente a raggiungere gli obiettivi di rifornimento", ha detto Buzek alla commissione Energia del Parlamento.
Le regole proposte dalla Commissione richiederebbero ai Paesi di prendere "tutte le misure necessarie" per riempire le loro riserve, incluso un possibile risarcimento per le aziende coinvolte nell'acquisto del gas.
E poi c'è chi dice che questi si rendono conto della realtà...