Ho pochi ricordi della mia adolescenza ma i pochi che ho sono indelebili.
Fra questi, ne ricordo uno che contribuì in modo rilevante a formare il mio pensiero ed il mio modo di essere.
Ancora spatentato, presi un treno per Roma per partecipare ad una manifestazione per la pace.
Fra tanti piacevoli ricordi, di quella manifestazione ho anche un ricordo spiacevole: su un carro era montato un missile in cartapesta, su una metà era disegnata la bandiera americana, sull'altra la bandiera russa.
L'ovvio scopo era quello di dire no a qualsiasi arma, di qualsiasi colore.
Il mattino seguente acquistati tutti i quotidiani in edicola (all'epoca non erano molti), con molto disappunto constatati che la gran parte di essi riportava una foto del missile mostrando solo la facciata utile ad avvalorare la tesi del giornale, utile per dimostrare la parzialità dei manifestanti che, a loro dire, sarebbero stati o anti americani o anti russi.
La cosa mi disgustò molto perchè, per la prima volta nella mia vita, mi resi conto di quanto l'essere umano possa essere meschino e disonesto.
In molti dei post che leggo (e che raramente ho il tempo di commentare) vedo la stessa parzialità dei giornalisti che mostravano la facciata di comodo del missile.
In molti dei post trovo la stessa coerenza, la stessa onestà intellettuale di Salvini & co che prima voleva affondare le navi dei migranti e poi voleva proporsi come peacemaker.
Mi chiedo anche se gli autori di questi post sarebbero tanto 'Duri e Puri" anche se rischiassero il posto di lavoro e/o non avessero un pingue conto in banca.
Questa guerra non si doveva iniziare.
Avendo permesso che iniziasse, si doveva, e si deve, evitare di alimentarla. Le sfilate di moda a Kiev, così come le belligeranti dichiarazioni dei nostri leaders sono quantomeno inopportune.
Questa guerra non si doveva, e non si deve, vincerla. Si doveva e si deve cercare la pace.
E, se proprio non se ne vuole fare a meno, la si faccia salvaguardando il benessere dei cittadini.