Certificati di investimento - Cap. 5 (51 lettori)

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Losco&Lasco

È l'unico gioco in cittá.
25 agosto (Reuters) - Insieme ad Austria e Germania, l'Italia è tra i paesi Ue più vulnerabili allo shock economico che deriverebbe da una sospensione delle forniture di gas russo.

Lo dice Fitch, secondo cui Mosca è pronta a usare le esportazioni di gas come arma politica.

Secondo l'agenzia di rating ci sono ampie divergenze nell'impatto che avrebbe la chiusura dei rubinetti del gas russo tra i paesi dell'Europa occidentale, che sarebbero comunque colpiti nel loro insieme.

L'Unione europea sta riducendo la propria dipendenza dalle forniture russe, ma potrebbero occorrere alla oltre tre anni per compensarle sul piano dell'offerta e delle infrastrutture.
 

NoWay

It's time to play the game
25 agosto (Reuters) - Insieme ad Austria e Germania, l'Italia è tra i paesi Ue più vulnerabili allo shock economico che deriverebbe da una sospensione delle forniture di gas russo.

Lo dice Fitch, secondo cui Mosca è pronta a usare le esportazioni di gas come arma politica.

Secondo l'agenzia di rating ci sono ampie divergenze nell'impatto che avrebbe la chiusura dei rubinetti del gas russo tra i paesi dell'Europa occidentale, che sarebbero comunque colpiti nel loro insieme.

L'Unione europea sta riducendo la propria dipendenza dalle forniture russe, ma potrebbero occorrere alla oltre tre anni per compensarle sul piano dell'offerta e delle infrastrutture.

E dicono che va tutto bene...
 

giancarlo22

Forumer storico
25 agosto (Reuters) - Insieme ad Austria e Germania, l'Italia è tra i paesi Ue più vulnerabili allo shock economico che deriverebbe da una sospensione delle forniture di gas russo.

Lo dice Fitch, secondo cui Mosca è pronta a usare le esportazioni di gas come arma politica.

Secondo l'agenzia di rating ci sono ampie divergenze nell'impatto che avrebbe la chiusura dei rubinetti del gas russo tra i paesi dell'Europa occidentale, che sarebbero comunque colpiti nel loro insieme.

L'Unione europea sta riducendo la propria dipendenza dalle forniture russe, ma potrebbero occorrere alla oltre tre anni per compensarle sul piano dell'offerta e delle infrastrutture.

Non mi sembra una notizia particolarmente 'innovativa'. Tra l'altro l'Italia è quella che si è mossa di più per ricercare alternative esterne, mentre se sul piano interno non ha fatto granché (gas Adriatico, rigassificatori, centrali carbone, etc.) per non parlare del nucleare dove siamo fermi al referendum 1986 che ci ha fatto perdere oltre le 3 centrali già in uso anche il know how maturato in materia....
 
Stato
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