Banco Bpm realizza una redditivita' record per il terzo trimestre consecutivo. L'utile netto adjusted ammonta a 652 milioni di euro (+15,5% a/a): il miglior risultato dalla nascita del gruppo. L'utile netto stated, si legge in una nota, ammonta a 510 mln (+8,2% a/a). Il risultato lordo dell'operativita' corrente ammonta a 1,001 mld, +27,1% rispetto al 30 settembre 2021. L'npe ratio lordo ammonta al 4,7%: ed e'' gia' stato raggiunto cosi' il target del piano strategico al 2024. La banca presenta una solida posizione di capitale con un cet 1 ratio fully phased al 12,4% e un mda buffer fully phased a 387 punti base. L'esposizione diretta del Gruppo Banco Bpm verso la Russia e l'Ucraina, alla data del 30 settembre, risulta ulteriormente in diminuzione e presenta un importo complessivamente trascurabile (circa 21 milioni di euro). I risultati registrati nei primi 9 mesi consentono a Banco Bpm di migliorare l'outlook 2022: l'utile per azione (eps) e' rivisto in rialzo a 0,45 euro rispetto al precedente di 0,40 euro. I conti permettonolo inoltre di incrementare il target di utile 2023: con un eps maggiore di 0,60 euro rispetto al precedente di 0,50 euro. E di confermare il pay-out al 50%. Banco Bpm sta proseguendo le valutazioni in merito a una possibile nuova partnership nel settore bancassicurativo esclusivamente per il ramo Danni e ha avviato approfondite analisi dal punto di vista strategico, finanziario e operativo delle offerte non vincolanti ricevute da alcuni potenziali partner. "Il processo di valutazione dovrebbe concludersi entro la fine dell'esercizio in corso", ha precisato l'ad, Giuseppe Castagna, parlando con gli analisti. Le due compagnie assicurative, al momento al 100% del gruppo, hanno intanto cambiato nome in Banco Bpm Vita e Banco Bpm Assicurazioni e sono consolidate integralmente. L'integrazione e' anche funzionale all'ottenimento del riconoscimento dello status di "conglomerato finanziario" per accedere ai benefici nel trattamento prudenziale dell'investimento partecipativo derivanti dall'applicazione del cosiddetto Danish Compromise. Il gruppo ribadisce quindi di aver "avviato il processo per il riconoscimento dello status di conglomerato finanziario in vista dell'applicazione del Danish Compromise". L'ad, Giuseppe Castagna, ha dichiarato inoltre che "il de-risking complessivo per Banco Bpm salira' a 2 miliardi di euro a fine 2022".