Riuscirà Cirdan a rimborsare tutti gli autocall ?
G.B la vede cosi' :
Un utente ha scritto: "se avessero tenuto le quotazioni a solo -5/-8% dal valore nominale, sarebbero stati sommersi dalle vendite, perchè chiunque avrebbe preferito accettare una modesta perdita, ma liberarsi dall'incertezza sul futuro di tali certificati e reinvestire su altri certificati con emittenti solidi; la perdita sarebbe stata recuperata in breve tempo; l'emittente Smart è troppo piccolo e non avrebbe avuto la forza economica x resistere a vendite massicce !! ed Equita non può sostituirsi a Smart perdendo soldi !!" Ragionamento corretto, se l'attività resta regolare come in questi giorni (1-2 mln di vendite al giorno e regolarità nel pagamento cedole e rimborsi) Smart Etn guadagna da chi vende un 4-5% (la restante parte penso la guadagni chi gli smonta le coperture comportandosi da avvoltoio), forse guadagna più degli ultimi mesi del 2023 quando è molto calata l'attività sui certificati, e può continuare a fare il suo lavoro pagando i dipendenti e quant'altro. Se i prodotti vanno a rimborso Smart Etn è la prima ad essere ben contenta, non paga il LP, non si fa spennare smontando le coperture, e quello che incassa lo gira pari a pari al cliente finale senza perdere un euro. E' chiaro che nel medio termine non possono sopravvivere se non trovano un accordo prima con il LP per continuare l'attività (ma su questo non credo ci siano problemi, se in questi giorni Equita non corre rischi non vedo perchè non debba continuare anche solo a rinnovare un mese per l'altro)e poi con un socio forte che sistemi il danno reputazionale che si è creato così da poter riprendere l'attività e poter collocare nuovi prodotti; è per questo che dico che sulle scadenze entro il 2024 sono abbastanza tranquillo, mentre meno sulle scadenze più lunghe, perchè la situazione attuale non può durare più di 6-12 mesi, perchè vorrebbe dire andare in liquidazione, il bilancio 2022 sulle attività estere ha generato oltre 5 mln di profitti, penso decisamente meglio il 2023 visto che Smart Etn ha superato il 3% di quota di mercato, quindi attualmente non ci sono problemi di liquidità ma ora gli unici guadagni arrivano da chi vende (svende) per cui sono OBBLIGATI a tenersi un margine fintanto non trovano una soluzione che tranquillizzi il mercato. Non dobbiamo ragionare secondo i nostri interessi, è chiaro che vorremmo tutti vedere i prezzi ante Natale, ma obiettivamente se io fossi anche Banca d'Italia e avessi l'amministrazione straordinaria anche di Smart Etn, non vedo altra strada che fare quello che è stato fatto, può sembrare che così facendo non tutelo il risparmiatore e mi prendo del ladro e del farabutto, ma in realtà sto facendo sopravvivere Smart Etn e così facendo guido la barca nella tempesta cercando di farla arrivare in porto salvando tutti coloro che sono rimasti sulla barca. C'è chi si è gettato dalla barca arrivando subito a riva con un 10% in meno e maledice il momento in cui è salito sulla barca capitanata da quei farabutti di Cirdan, ci sarà chi è più fortunato perchè ha prodotti in scadenza e può scendere al primo attracco senza perdere nulla, e c'è chi ha prodotti a più lunga scadenza che deve capire se è meglio gettarsi subito a mare perdendo questo 10-12% o dover navigare ancora a lungo in balia dei flutti. Scusate la crudezza del post, ma in certi situazioni meglio essere obiettivi, evitando insulti, io posso continuare a darmi dell'asino tutta la vita perchè mi sono sovrappesato sull'Emittente, posso arrabbiarmi perchè qualcuno su Smart Bank ha fatto una minch..ata colossale (magari per smanie di grandezza), mettendo a rischio un core business floridissimo, ma ora che è successo quello che è successo devo solo mantenere la lucidità per fare la cosa razionalmente più corretta, e la razionalità mi fa credere che non ci sono falle di bilancio, per cui il business è vendibilissimo, prima la Banca e poi il resto, la chiarezza ora spetta agli Organi competenti su cui purtroppo non ho mai avuto una grande opinione, vediamo se dopo l'Epifania si mettono a lavorare alacremente alla sistemazione delle cose