Certificati di investimento - Capitolo 9

Educational

1744452319980.png




Quali sono le reazioni tipiche di quando si prova una forte paura in borsa?

  • FLIGHT: usciamo il più in fretta possibile a qualunque prezzo, pur di essere fuori;
  • FREEZE: ci paralizziamo davanti al monitor, a volte anche con la mano informicolata da non riuscire neanche a fare clic;
  • FIGHT: quando la situazione diventa insostenibile, un mix di paura, rabbia, e disperazione può portare a rientrare impulsivamente in posizione subito dopo una perdita per cercare di recuperare il più in fretta possibile - ma di solito, quando siamo in queste condizioni, prendiamo tutte le candele al contrario.

In una situazione competitiva come il trading c’è sempre una dose di ansia, non potendo né prevedere né controllare l’incertezza intrinseca dei mercati, e questa non va demonizzata, perché è naturale, ci aiuta a essere vigili e ci avvisa che dobbiamo alzare le antenne

Quando provi ansia è il momento ideale per lavorare su di te, l’obiettivo è imparare a conoscere in anticipo dove sono i tuoi confini, per non superarli.

Quando si arriva ai livelli di panico e/o terrore, non si è più lucidi e lì puoi solo sperare di sopravvivere e di fare meno danni possibili.

Pensa a una persona che sta annegando: il bagnino per salvarlo non può dirgli ”di stare calmo”, o pretendere che uno che sta vedendo la morte in faccia sia collaborativo e risponda in maniera adeguata all’emergenza; per salvarlo deve stordirlo, solo così può portare lui e sé stesso a riva in sicurezza, adoperare lì le manovre necessarie, e solo in seguito ci sarà modo di passare a tutte le spiegazioni razionali del caso.

Se sopravvivi, dopo o vivi nella condizione e nella speranza che non ricapiti (qui nasce l’evitamento come strategia difensiva, mai prima), oppure prendi la lezione per quello che è, cioè un’esperienza molto preziosa, e di solito anche molto costosa, e lavori con tutte le risorse necessarie per imparare a fermarti prima di varcare quella soglia.

Ci sono molte tecniche per imparare a gestire l’ansia prima che si trasformi in paura, ed ovviamente vanno apprese ed allenate quando non si è in stato di emergenza.

Il problema è che quando siamo in fase di emergenza non siamo concretamente in grado di usare la testa e, quando usciamo dalla fase di emergenza e in qualche modo “ci abbiamo messo una pezza”, non sentiamo più l’urgenza e non ci interessa più così tanto.

Fino alla volta dopo, e il ciclo riparte.
 
Educational

Vedi l'allegato 762110



Quali sono le reazioni tipiche di quando si prova una forte paura in borsa?

  • FLIGHT: usciamo il più in fretta possibile a qualunque prezzo, pur di essere fuori;
  • FREEZE: ci paralizziamo davanti al monitor, a volte anche con la mano informicolata da non riuscire neanche a fare clic;
  • FIGHT: quando la situazione diventa insostenibile, un mix di paura, rabbia, e disperazione può portare a rientrare impulsivamente in posizione subito dopo una perdita per cercare di recuperare il più in fretta possibile - ma di solito, quando siamo in queste condizioni, prendiamo tutte le candele al contrario.

In una situazione competitiva come il trading c’è sempre una dose di ansia, non potendo né prevedere né controllare l’incertezza intrinseca dei mercati, e questa non va demonizzata, perché è naturale, ci aiuta a essere vigili e ci avvisa che dobbiamo alzare le antenne

Quando provi ansia è il momento ideale per lavorare su di te, l’obiettivo è imparare a conoscere in anticipo dove sono i tuoi confini, per non superarli.

Quando si arriva ai livelli di panico e/o terrore, non si è più lucidi e lì puoi solo sperare di sopravvivere e di fare meno danni possibili.

Pensa a una persona che sta annegando: il bagnino per salvarlo non può dirgli ”di stare calmo”, o pretendere che uno che sta vedendo la morte in faccia sia collaborativo e risponda in maniera adeguata all’emergenza; per salvarlo deve stordirlo, solo così può portare lui e sé stesso a riva in sicurezza, adoperare lì le manovre necessarie, e solo in seguito ci sarà modo di passare a tutte le spiegazioni razionali del caso.

Se sopravvivi, dopo o vivi nella condizione e nella speranza che non ricapiti (qui nasce l’evitamento come strategia difensiva, mai prima), oppure prendi la lezione per quello che è, cioè un’esperienza molto preziosa, e di solito anche molto costosa, e lavori con tutte le risorse necessarie per imparare a fermarti prima di varcare quella soglia.

Ci sono molte tecniche per imparare a gestire l’ansia prima che si trasformi in paura, ed ovviamente vanno apprese ed allenate quando non si è in stato di emergenza.

Il problema è che quando siamo in fase di emergenza non siamo concretamente in grado di usare la testa e, quando usciamo dalla fase di emergenza e in qualche modo “ci abbiamo messo una pezza”, non sentiamo più l’urgenza e non ci interessa più così tanto.

Fino alla volta dopo, e il ciclo riparte.
Può essere interessante questo evento organizzato da Giovanni Borsi che si terrà lunedì
 
Lapidaria Goldman Sachs da bullish a bearish sul dollaro contro euro
Goldman cited three reasons for changing its view; “the combination of an unnecessary trade war and other uncertainty-raising policies is severely eroding consumer and business confidence. Second, negative trends in US governance and institutions are eroding the appeal of US assets for foreign investors. Third, rudimentary calculations and a constant back-and-forth makes it difficult for investors to price outcomes other than high uncertainty.
 
L’ultima news…

🇺🇸🇨🇳THE TRUMP ADMINISTRATION HAS EXCLUDED SMARTPHONES FROM ITS STEEP “RECIPROCAL” TARIFFS, THE FIRST SIGN OF ANY SOFTENING OF TRUMP’S TARIFFS AGAINST CHINA. -FT





ACCORDING TO A NOTICE POSTED LATE ON FRIDAY NIGHT BY CUSTOMS AND BORDER PATROL, WHICH IS RESPONSIBLE FOR COLLECTING TARIFFS, SMARTPHONES, ALONG WITH ROUTERS AND SELECTED COMPUTERS AND LAPTOPS, WOULD BE EXEMPT FROM RECIPROCAL TARIFFS, WHICH INCLUDE THE 125% LEVIES DONALD TRUMP HAS IMPOSED ON CHINESE IMPORTS.





IT WAS NOT IMMEDIATELY CLEAR IF SMARTPHONES IMPORTED FROM CHINA WOULD STILL BE HIT BY A 20% LEVY THAT WAS NOT PART OF THE RECIPROCAL TARIFFS THAT TRUMP STARTED UNVEILING AGAINST CHINA ON APRIL 2. ...
 

Bund, Treasury e Btp: la view di Generali Investments​

Sul mondo dei tassi, secondo l’analisi di Filippo Casagrande “il Bund rappresenta probabilmente il bene rifugio più solido, grazie all’ottima posizione delle finanze pubbliche tedesche. Inoltre, offrendo un tasso reale positivo di circa lo 0,8%, sostanzialmente in linea con la crescita potenziale reale tedesca, possiamo dire che remunera in maniera appropriata il capitale”. In sintesi: i Bund rappresentano quindi un buon investimento, sia come remunerazione (dato il rischio ridotto) sia come strumento di diversificazione e protezione del portafoglio”.


Il responsabile investimenti di Generali Investments si sofferma anche sui titoli del Tesoro USA.” Le preoccupazioni sulla tenuta dei conti pubblici, con un rapporto debito/PIL su una traiettoria non sostenibile, e sull’imprevedibilità delle politiche dell’Amministrazione Trump stanno riducendo l’appeal dei titoli governativi statunitensi. Se da un punto di vista prettamente numerico, gli attuali tassi nominale (4,3%) ed in particolare quello reale (attorno al 2%, allineato alla crescita potenziale) sembrano coerenti con una remunerazione compatibile con ritorni complessivi positivi nell’arco di 12 mesi, non possiamo trascurare la volatilità accresciuta di questa classe di attivi. Un atteggiamento neutrale appare quindi appropriato”.

Discorso a parte per i Btp che, a suo avviso, “rimangono supportati da una politica fiscale prudente, ed episodi di volatilità possono rappresentare occasioni di investimento”.

Debito USA traiettoria non sostenibile ,Debito italiano,che sopravvive solo grazie all’Europa ,tutto bene.Boh...

Tra l’altro
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto