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Amazon sotto accusa: mostrare il costo dei dazi è “un atto ostile”, dice Leavitt
In un contesto già acceso dalla guerra commerciale USA-Cina, Amazon finisce nel mirino: secondo la Leavitt, il piano del colosso e-commerce di evidenziare nei prezzi finali i costi legati ai dazi doganali viene definito “un atto ostile” nei confronti del governo.

Leavitt sottolinea che questa scelta rischia di mettere il consumatore direttamente contro le decisioni politiche, minando la narrativa strategica di Washington sulle tariffe come strumento negoziale.

Il contesto: con i dazi saliti al 145% su molte importazioni dalla Cina, aziende come Amazon stanno cercando modi per comunicare l’impatto diretto al consumatore, evidenziando aumenti di prezzo non legati a politiche aziendali ma a decisioni governative.
Tentativo di censura?