La Francia non è in bancarotta, è inserita in una tendenza che si è consolidata negli ultimi anni, di deficit e debito in costante aumento. Se continuano così vanno a sbattere. La cosa più semplice era lasciar fare al "tecnico" Barnier il lavoro sporco e poi giocarsela nel 2027 con mirabolanti promesse elettorali. La Le Pen a fine marzo potrebbe essere condannata al carcere e non ha trovato di meglio che sostenere la mozione di Melanchon (il Fratoianni in salsa baguette), un povero sfigato in malafede.