Certificati di investimento - Capitolo 9

C&D...

❌ Wolfspeed crolla del 60% dopo la chiusura: si avvicina la bancarotta

Wolfspeed, produttore statunitense di wafer in carburo di silicio e componenti semiconduttori, è crollata del 60% nel trading after hours, scendendo a 1,25 dollari, dopo che il Wall Street Journal ha riferito che l’azienda sarebbe prossima a presentare istanza di fallimento, forse nel giro di poche settimane.

L’azienda aveva dichiarato il 9 maggio di essere ancora in trattative con i creditori per migliorare la propria struttura del capitale. A marzo, Wolfspeed affermava di mantenere un dialogo costruttivo con la Casa Bianca e il Dipartimento del Commercio, puntando a ottenere fino a 750 milioni di dollari di aiuti federali nell’ambito del CHIPS Act del 2022.

La notizia segna un duro colpo per l’intera filiera americana dei semiconduttori avanzati, proprio mentre il governo cerca di rilanciare la produzione nazionale di chip attraverso fondi pubblici e interessa da vicino i possessori di 7 certificati , quotati tra giugno 2024 e gennaio 2025. La volatilità implicita sempre superiore al 100%, con punte del 284% in questi ultimi giorni, ha consentito la strutturazione di certificati con cedole mensili fino al 3,7% ( 44,4% p.a.) , opzione Airbag e barriere profonde, fino al 40%. Tuttavia, come già avvenne per le azioni Farfetch – poi tecnicamente fallita - sulla quale venivano strutturati certificati con barriere fino al 30%, anche questa volta la generosa protezione si è rivelata ben poco utile. Che sia il caso di diffidare da certi sottostanti quando inizia a suonare un campanello d’allarme così potente come quello di una volatilità implicita a tripla cifra?
eppure si sta puntando molto sul SiC e sul GaN
 
Barclays manca da un'ora, non vorrei che sia già una pausa pranzo.... vontobel e bnp mi pare ci siano, almeno su quelli che stavo seguendo, prima c'era leonteq, ora mi pare pausa
Da canale Telegram CED

🌐 Disservizio globale su Bloomberg: problemi tecnici impattano numerosi player finanziari

Un’importante interruzione globale del terminale Bloomberg sta colpendo dalle 10:15 circa numerose istituzioni finanziarie in tutto il mondo, compromettendo la visualizzazione e la trasmissione dei dati di mercato in tempo reale. Secondo le prime informazioni, il malfunzionamento sta influenzando le attività di molti liquidity provider (LP), causando ritardi e distorsioni nei prezzi.

Tra le società più colpite figurano Leonteq, Barclays, Natixis, Citigroup e Goldman Sachs, che in queste ore stanno riscontrando difficoltà nella pubblicazione regolare delle quotazioni sui certificati e su altri strumenti derivati.

Il terminale Bloomberg rappresenta uno strumento chiave per la gestione operativa di trader, market maker e desk istituzionali, e una simile interruzione sta avendo un impatto rilevante sull’operatività dei mercati, soprattutto nel segmento dei prodotti strutturati e OTC.

Al momento non è ancora chiaro l’origine del problema, né sono state fornite tempistiche ufficiali per la risoluzione. Bloomberg ha confermato di essere al lavoro per ripristinare i servizi e ha invitato gli utenti a utilizzare i canali di supporto per ricevere aggiornamenti in tempo reale.
 

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