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Mediobanca rigetta l'OPS di MPS in quanto distruttiva del valore banca
28 gennaio 2025 alle 14:08
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(Alliance News) - Mediobanca Spa martedì ha fatto sapere di ritenere l'OPS di Banca Monte dei Paschi di Siena Spa "priva di razionale industriale e finanziario e distruttiva del valore di Mediobanca", come si legge nella nota diffusa dalla società.
Inoltre, ha spiegato che l'offerta non era stata concordata.
Mediobanca ha spiegato che l'OPS è negativamente caratterizzata dalla difficoltà a determinare il valore intrinseco dell'azione di MPS che presenta un patrimonio netto che fronteggia rilevanti attività fiscali, attività deteriorate e rischi di contenzioso legale per EUR3,3miliardi, indicatori di rischio peggiori rispetto alle altre banche italiane, rilevanti perdite pregresse, una marcata concentrazione geografica e di clientela, mancanza di fabbriche prodotto.
Mentre Mediobanca ha spiegato di voler rimanere concentrata nell'esecuzione del piano al 2026 "One brand-One culture, ha aggiunto che l'OPS è caratterizzata dai rilevanti intrecci azionari di Delfin e Caltagirone che sono presenti: per cui in Mediobanca, Delfin detiene il 20% e Caltagirone il 7% sulla base dello stacco del dividendo di novembre 2024; in MPS, Delfin è il primo azionista privato con il 10%, mentre Caltagirone detiene il 5% oltre a detenere il 5% di Anima Holding che a sua volta possiede il 4% di MPS; e infine in Assicurazioni Generali, dove Delfin detiene il 10% e Caltagirone il 7%.
"La presenza degli stessi azionisti in MPS, Mediobanca e Generali nell'ambito di un'offerta esclusivamente in azioni, configura una potenziale disomogeneità negli interessi rispetto al resto della compagine azionaria", aggiunge Mediobanca alla nota.
Mediobanca cede il 2,4% a EUR16,10 per azione, mentre MPS lascia sul parterre l'1,1% a EUR6,29 per azione.
Di Claudia Cavaliere, Alliance News reporter
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