MILANO – Era rimasto sott’acqua per 42 minuti, le sue condizioni erano disperate, ma i medici rianimatori del S.Raffaele lo hanno salvato con una procedura estrema di assistenza meccanica con
circolazione extracorporea. Il protagonista è
Michael, 14 anni, che il 24 aprile si era gettato nel Naviglio, a Castelletto di Cuggiono (
Milano), con 4 amici. Lui era però rimasto
intrappolato a 2 metri di profondità e le acque torbide avevano ostacolato i soccorsi
. Dopo 42 minuti, in arresto cardiaco, è stato portato a riva dai vigili del fuoco.
Portato d’urgenza al S.Raffaele, i medici rianimatori hanno tentato una procedura estrema di assistenza meccanica con circolazione extracorporea. Ma la ripresa è stata lenta e lunga. Il 26 maggio, oltre un mese dopo l’incidente, la comunicazione di Alberto Giangrillo, direttore dell’anestesia e rianimazione del S.Raffaele, alla presenza dei genitori: Michael sta bene, solo
la gamba destra sotto il ginocchio è stata sacrificata, per un problema di perfusione sanguigna.