popov
Coito, ergo cum.
nessuno ti impone né di leggermi, né di rispondermi.
non confondere la tua ossessione con un obbligo che non mi appartiene.
Che Governo prevedete da qui a 2-3 mesi?
- Creatore Discussione Ignatius
- Data di Inizio
- Stato
non confondere la tua ossessione con un obbligo che non mi appartiene.
popov
Coito, ergo cum.
quello che ho scritto prima non è questo e soprattutto rispondeva ad una domanda precisa.
domanda non fatta da te, ovviamente, perché era una domanda sensata.
f4f
翠鸟科
quindi grillo non ha potere, e quindi non ne ha B
f4f
翠鸟科
mi scuso se mi hai frainteso
intendevo dire che tu presumi di poter definire chi ha capito e chi no
sono del tutto evidenti i limiti che io stesso dò alla tua presunzione: lontano dall'ossessione, un lettore attento può scorgere altri sentimenti che sono certamnete compresi in una vasta gamma che dal divertimento arriva all'ethos
oltre alla curiosità intellettuale di vedere eventuali argomenti a confutazione delle possibilità proposte
su quest'ultimo aspetto però sono stato invero grandemente deluso : nulla, niente, deserto, ma chi , ma come, ma kekkazzo
f4f
翠鸟科
potrei dirti cosa penso dei tuoi dubbi?
diciamo che li valuto quanto le tue capacità di esaminare un problema logico o semantico
del tipo contenitore - contenuto, per chiarirci
bon dai: a presto
lupoalberto66
Forumer storico
Lo sapevano anche prima, questa legge elettorale lasciava poco spazio ad un partito solo, essendo (mia opinione) stata studiata a tavolino per consentire la sopravvivenza politica a due entità in caduta di consensi (PD e FI) che tuttavia erano supposte essere ancora in grado di intercettarne a sufficienza per allearsi in un governo di post coalizione.
Era anche la soluzione più gradita alle "istituzioni" nazionali e sovranazionali, vedi i viaggi della speranza di B,*a bruxelles ad accreditarsi di nuovo al cospetto di quegli stessi che nell' 11 lo avevano silurato.
E' la politica, non vi è nulla di sconvolgente e neppure di moralmente indegno, poichè le regole di una Repubblica parlamentare ammettono questo genere di manovre.
Così i 5stelle hanno optato per una strategia stand alone per cercare di carpire più consensi possibile, presentandosi "orgogliosamente soli" rimarcando così la loro distanza dal resto dell' agone politico "tradizionale" da un lato e al contempo cercando i voti di una parte dell' elettorato ex PD mediante una comunicazione meno "barricadera" e più filoeuropeista (e rassicurante verso il bacino elettorale a cui intendevano in primis attingere) dall' altro.
Lega e Fdi hanno optato per la sola opzione loro rimasta dopo alcuni abboccamenti tentati con i pentastellati e respinti da questi ultimi al mittente: allearsi con il "diavolo" per cannibalizzarlo dal' interno ottenendo più voti e più seggi, in guisa da impedire l' accordo post elettorale già nelle corde.
Hanno avuto entrambi ragione, essendosi le loro strategie rivelate vincenti nell' impedire l' inciucio.
Ora, dato che nella vita non ci sono pasti gratis, devono gestire il rovescio della medaglia, ossia cercare di mettere insieme i pezzi.
In realtà non è che ai 5stelle tocchi per forza trattare con il centrodestra. Esiste una maggioranza possibile anche con il PD (con o senza LeU, che aggiungerebbe credo 14 dep ad una maggioranza risicata di una decina) e ne esiste una con la sola Lega (con o senza Fdi eventualmente). La prima rappresenta la soluzione di gran lunga preferita dal cosiddetto "establishment" e personalmente non la darei per morta, pensando alle pressioni fortissime che devono esserci in tal senso. La seconda è l' ultimo dei ripieghi, una extrema ratio invisa a molti, a iniziare da Mattarella che pare non voglia elezioni anticipate e meno che mai con una nuova legge elettorale eventualmente varata da 5s + Lega, che sarebbe studiata (giustamente, anche questa è politica) per affondare gli sconfitti.
Il problema sono gli equilibri interni sia del PD che del centrodestra, ma questo lo ha già ben descritto Ignatius in altro post che sarebbe inutile ripetere.
Ad ogni modo, non è scontato che il PdR debba dare per forza l' incarico di formare un governo al partito o alla coalizione con la % più alta di voti: la prassi prevede che l' incarico venga dato a chi ha le maggiori probabilità di riuscire nell' impresa. Nel passato abbiamo visto Presidenti del Consiglio Craxi e Spadolini, infatti, che non rappresentavano partiti neppure relativamente maggioritari, ma portavano in dote pre accordi per costituire maggioranze.
Per come è messo, comunque, questo scacchiere ricorda i balli alle feste delle medie in cui la musica finiva di colpo e rimaneva uno sfigato a ballare con una scopa
*modifica del mod non si può dire nano sorry
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f4f
翠鸟科
f4f
翠鸟科
Di Maio: "Salvini vuole allearsi con M5s? Ce l'ha menata per anni e poi si è venduto per un pugno di poltrone" - Il Fatto Quotidiano
Di Maio: “Se Salvini cerca di rifarsi una verginità politica, ammiccando ancora a un’alleanza con noi sbaglia di grosso. Ripeto per l’ennesima volta: il M5s non fa alleanze con i partiti che hanno disintegrato il nostro Paese”. Dichiarazioni a cui è seguita la replica di Salvini: “Finché devono dire no sono bravi, poi quando vanno a governare sono un disastro”. I casi di Roma, Torino, Livorno e Bagheria dimostrano agli occhi del leader leghista che i pentastellati “sono una calamità naturale".
Di Maio: “Se Salvini cerca di rifarsi una verginità politica, ammiccando ancora a un’alleanza con noi sbaglia di grosso. Ripeto per l’ennesima volta: il M5s non fa alleanze con i partiti che hanno disintegrato il nostro Paese”. Dichiarazioni a cui è seguita la replica di Salvini: “Finché devono dire no sono bravi, poi quando vanno a governare sono un disastro”. I casi di Roma, Torino, Livorno e Bagheria dimostrano agli occhi del leader leghista che i pentastellati “sono una calamità naturale".
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