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Corvo Sfigato

One Shot One Kill
Dalle banche parte l’ultimatum ai Ligresti

26 aprile 2012 - 09:28


Senza accordo possibile escussione del pegno Premafin. Oggi il Cda di FonSai su cariche e comitati, ipotesi 2 maggio per la riunione sui concambi. Dubbi sul ruolo di Jonella Ligresti nel nuovo consiglio d’amministrazione.
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Di rinvio in rinvio, le banche hanno perso la pazienza. Così – verificato che sui concambi per giungere all’integrazione tra Unipol, Fonsai, Premafin e Milano assicurazioni non c’è ancora accordo – gli istituti danno l’ultimatum alla holding dei Ligresti. Senza un’intesa a breve – questo il senso del messaggio che, secondo alcune indiscrezioni, sarebbe stato affidato anche a una lettera – c’è la concreta possibilità che le banche procedano con l’escussione del pegno, dacché da tempo sono saltate le clausole a tutela dei finanziamenti concessi. Il pegno, pari al 20% di Premafin, finirebbe così in capo alle banche. Tale azione diminuirebbe drasticamente la voce in capitolo della famiglia, che ha un altro 30% della holding più un 20% in mano a due trust ma attribuito sempre a loro ma già sottoposto a sequestro dalla Procura di Milano.
Sotto accusa il ruolo della famiglia nel corso delle trattative per la ristrutturazione del debito di Premafin: starebbe temporeggiando oltremodo. Di qui l’aut-aut delle banche creditrici. Chissà se questo servirà a sbloccare la situazione in vista dei prossimi appuntamenti, in cui si punta ad addivenire a delle conclusioni sui numeri, per poi passare al via libera dei consigli. Quello di Fonsai, ad esempio, sarebbe pronto a chiudere la questione concambi in una riunione già ipotizzata per mercoledì prossimo, due maggio. Ma a questo punto i tempi tornano a essere incerti. Dipenderà da quale risposta giungerà dalla holding.
Secondo indiscrezioni, tra domani e sabato ci potrebbe essere un vertice decisivo tra le parti per definire le questioni aperte. Un primo punto dello stato di avanzamento del processo di integrazione con Unipol, questa mattina, lo farà il comitato dei consiglieri indipendenti con uomini della Consob.
Nel pomeriggio, invece, si riunirà un cda di Fonsai dedicato per lo più a temi organizzativi interni, come il conferimento delle cariche sociali, le relative deleghe, la nomina dei comitati (tra cui quelli esecutivo, controllo interno, e operazioni con parti correlate), oltre a decidere i criteri per il riparto del compenso. In coda ci sarà un aggiornamento sul progetto di integrazione con Unipol.
Il primo punto potrebbe essere però più delicato del previsto: l’elevata esposizione mediatica degli ultimi tempi della famiglia Ligresti, la fase delicata della trattativa, le polemiche sui compensi e sulle operazioni con parti correlate, avrebbero indotto più di un consigliere a ipotizzare la scelta di un presidente un po’ più defilato di Jonella. Si vedrà. Per il resto la scansione degli appuntamenti vedrà, già domani, riunirsi il cda di Premafin per un aggiornamento sul piano di integrazione, certo. Ma a questo punto non potrà non affrontare e non tenere conto dell’ultimatum delle banche. Che hanno intenzione di chiudere la partita senza più rinvii, visto che secondo gli impegni presi tra Premafin e Unipol i concambi avrebbero dovuto essere pronti già da un mese e più.
Autore: Francesco Spini – La Stampa
 

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