Prescindendo dal giornale (che per me carta igienica), purtuttavia, oggettivamente, ad essere un po' bizzarro è che ci siano troppe divergenze nei voti a seconda dell'area geografica, al di là della normale variabilità statistica.
Poichè l'intelligenza fino a prova contraria è distribuita abbastanza equamente, si deve ritenere che differenze troppo marcate dipendano da differenti criteri di valutazione, non già di merito oggettivo.
D'altronde, che le Università meridionali siano più "larghe" di voti e meno esigenti è cosa risaputa.
Altrettanto risapute le migrazioni (poi mi pare vietate) per ottenere abilitazioni ad es. nella carriera legale, dal Nord al Sud e in particolare nel Bengodi-Calabria (v. caso della stessa Gelmini, già richiamato).
Infine, se dovessimo ritenere valido questo criterio, dovremmo concludere, proseguendo da sud a Nord, che i tedeschi son delle capre e in Scandinavia addirittura dei decerebrati.
Ciao