Ci HANNO FREGATO QUANDO DA PICCOLI CI INSEGNAVANO A COLORARE DENTRO I MARGINI

Ma non bisogna fermarsi alle apparenze. Il Pianigiani è infatti datato 1907 e, nel corso del tempo, il termine ha assunto due accezioni diverse.

A) cretino nel senso di ‘persona di scarsa intelligenza’ e B) cretino nel senso di ‘affetto da cretinismo’. Non siamo qui di fronte a due termini omonimi, cui nei dizionari si dedicano due entrate differenti e per i quali si ipotizzano per esempio differenti origini e sviluppi: la radice etimologica di cretino, inteso in entrambe le accezioni, è effettivamente cristiano, come suggeriva già il Pianigiani.
 
È interessante, a tal proposito, studiare l’evoluzione semantica che ha portato un termine riferito al cristianesimo ad indicare gli affetti da un determinato tipo di malattia.

Secondo alcuni (Le Robert, ATLIF, Devoto Oli, Dir) questo passaggio si spiega per eufemismo: per identificare i malati la parola veniva utilizzata nel senso commiserativo di ‘povero cristo’, ‘infelice’ (cfr. ATLIF, “le mot ayant dans un premier stade signifié ‘malheureux’” (perché la parola significava, in un primo momento, ‘infelice’), con riferimento all’immagine di Cristo sofferente.

Più diffusa, e ancora in parte radicata, l’ipotesi per cui cretino sarebbe un calco dall’aggettivo tedesco , e dunque deriverebbe dal latino creta, per via, si pensava, del particolare colore della pelle dei malati .
 
Il dinamismo semantico del termine, ha contribuito nel giro di poco tempo a far perdere il significato originario della parola. Lo stesso Carducci nei Sermoni al Deserto del 1887 sosteneva di preferire “imbecille” a “cretino”, essendo quest’ultimo un “neologismo pedantesco di volgarizzamento scientifico”.
 
Non c'è da stare allegri ........imperversa il buonismo da questa parte.......le azioni di terrorismo dall'altra.........:look:

Ieri il Giornale pubblicava un paio di notizie raccapriccianti. Un maresciallo dell'Arma divulga la propria opinione sull'islam, una critica argomentata, condivisibile oppure no, comunque legittima.
E viene sospeso per una settimana accusato di islamofobia.

In Italia si può parlare male di tutti, dei preti, dei parlamentari e dei carabinieri (fonte inesauribile di barzellette) tranne che dei musulmani. Se lo fai ti castigano, come ben sa il sottufficiale in questione.
Noi, ingenui, pensavamo che la Costituzione garantisse a chiunque il diritto di esprimere il proprio pensiero, bello o brutto che sia. Non è così.

Persino in Inghilterra, madre della democrazia, benché priva di Costituzione e di Corte costituzionale (beati i sudditi della regina) è rischioso essere contrari ai comandamenti di Allah. Un signore britannico, per avere dato dell'ipocrita a una donna islamica reticente (si era rifiutata di spiegargli la connessione tra Maometto e gli attentati terroristici) è andato sotto inchiesta giudiziaria. Imputato di istigazione all'odio razziale. Che cosa c'entri la religione (e la violenza) con la razza (quale razza?) è un mistero. Raccontiamo questi fatti per ricordare che l'Occidente ha perso la testa.

Il terrorista (e i suoi simpatizzanti) si commuove e si redime di fronte al nostro buonismo e alle nostre parole di sdegno nei confronti dei vili attentati :-o



Chissà come se la ridono :wall::wall::wall::wall:
 
Quando scappa....e c'è un fiume .......ahahahahah

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Prof in gita con gli studenti li fanno scendere dal pullman: l’autista guida in modo troppo spericolato. E poco dopo, infatti, si schianta contro un guard rail.


“Premonizione giusta, come la decisione presa dai quattro insegnanti dopo un viaggio d’andata a dir poco rischioso, con uno specchietto rotto contro un cartello e i richiami continui, disattesi, di moderare la velocità. Ecco la volontà di proseguire a piedi, pur se in superstrada, e di comunicare all’agenzia che aveva organizzato la gita scolastica di volere un altro autista a disposizione.

L’incidente, annunciato, si è materializzato poco dopo con il pullman carico, fortunatamente, solo delle valige dei ragazzini: gravissimo, ora, l’autista che per cause ancora in corso d’accertamento si è andato a schiantare contro un new jersey. Le testimonianze, a riguardo, inquadrano il fatto come una tragedia annunciata.
 
Venezia, conducente del battello ha un malore e si accascia sul timone, il vaporetto sbanda: 230 passeggeri salvati da un marinaio che interviene. Tragedia sfiorata in Laguna.

“Momenti di paura domenica pomeriggio per un malore a un pilota di un vaporetto della linea 1. Il mezzo era diretto dal Lido a San Marco e aveva appena fatto scalo all’imbarcadero di Sant’Elena quando, nel tratto di laguna tra Sant’Elena e i Giardini-Biennale, il pilota si è accasciato sulla timoneria.

A quel punto il mezzo è sbandato a dritta, dirigendosi cioè vero la riva dei Partigiani, ma dopo pochi secondi è ritornato in rotta.

Il marinaio Steven Benetto racconta i drammatici momenti di emergenza a bordo del vaporetto Actv il cui pilota si era accasciato per un malore. “I passeggeri urlavano dalla paura, ma per fortuna sono riuscito ad attraccare”. Un medico tedesco ha soccorso il comandante
 
Alla guida della propria auto, cerca di cambiare un cd, si distrae e si schianta contro una villa.

“Una distrazione che gli è costata cara. A Rocca di Papa un olandese di 71 anni era alla guida della sua Land Rover lungo via dei Laghi in direzione Roma quando, all’altezza del km 9.600, ha perso il controllo dell’auto e si è schiantato su un muro di cinta privato di una villa, abbattendolo.

L’uomo, residente nella Capitale e fornito di patente italiana, è rimasto lievemente ferito nello scontro che ha però ha gravemente danneggiato la recinzione muraria privata. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia locale di Rocca di Papa che hanno eseguito i rilievi preoccupandosi anche di soccorrere l’uomo. A provocare l’incidente è stata una disattenzione del cittadino olandese che si è distratto per cambiare un cd musicale. Un errore fatale che poteva costargli la vita. L’apertura dell’air bag ha però limitato i danni. Il traffico sulla strada provinciale ha subito forti rallentamenti per tutto il pomeriggio”.
 
LONDRA – Susan Brown, pensionata britannica di 65 anni, è stata tratta in salvo mentre nuotava nell’Oceano Atlantico, al largo dell’isola di Madeira, per cercare di raggiungere la nave che l’aveva dimenticata sull’isola portoghese.

Brown ha raccontato poi ai medici che l’hanno curata in ospedale di essere saltata in acqua nel tentativo di raggiungere la nave salpata senza di lei, ma con il marito a bordo.

La donna è stata ricoverata nel reparto psichiatrico dopo che le è stato praticato un trattamento salva-vita per portarla fuori dall’avanzato stato di ipotermia in cui era stata trovata.

La polizia ha anche confermato che il marito della donna, Michael Brown, di 69 anni, non era tornato sulla nave Marco Polo ma stava attendendo di trovare posto su un volo Easy Jet per fare ritorno in Gran Bretagna.

Il capitano del porto di Funchal, Felix Marques, ha raccontato:

“L’unica versione di quanto accaduto sabato notte che ci risulta è che la donna inglese è stata salvata in mare. La signora ha detto al personale dell’ospedale che lei e il marito avevano interrotto il loro viaggio dopo essere arrivati a Madeira sabato ed erano andati all’aeroporto per comprare due biglietti aerei per tornare nel Regno Unito quello stesso giorno con un volo EasyJet. E’ tutt’ora poco chiaro quel che è accaduto dopo, ma lei sostiene di aver perso i contatti con il marito e di essersi buttata in mare per cercare di raggiungere la nave che era salpata dal porto, pensando che a bordo vi fosse il consorte”.

La coppia stava facendo un viaggio di 32 giorni nelle Indie occidentali con il tour operatore Cruise & Maritime Voyages, ma, arrivata al ventottesimo giorno, aveva deciso di interromperlo.
 

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