Ci HANNO FREGATO QUANDO DA PICCOLI CI INSEGNAVANO A COLORARE DENTRO I MARGINI

Complimentoni a multidebit che riesce sempre a dare il meglio di se :up::wall::wall:

Bel girotto in bike :)... adesso ho Canepazzo che scalpita... lo porto a galoppare tra i campi :vado:


 
Possibile che ci siano ancora tanti che tengono in piedi questo incapace ?

Da quando è arrivato a Fiumicino non è mai uscito dall'hangar. L'Air Force Renzi non si è mai alzato in volo.

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Ha un'infinità di problemi lunga quanto la lista di una spesa. I lavori sono in stallo, ma come può documentare il Fatto Quotidiano lo Stato italiano continua a sborsare 40mila euro al giorno per un aereo che difficilmente potrà essere usato nei prossimi mesi. Di sicuro Matteo Renzi non potrà servirsene per volare in America nei prossimi giorni.

L'Air Force Renzi rischia di essere un aereo sfigato. È nato male e continua ad andare male.
 
Il primo è la registrazione del velivo che inizialmente sembrava a tutti una pura formalità. Così non è. Sta infatti diventando un ostacolo insormontabile. A causa dei tempi lunghi, spiega Daniele Martini sul Fatto Quotidiano, è scaduto "il certificato al'esportazione e quindi anche la registrazione si è impantanata: le autorità italiane e gli arabi non si trovano d'accordo su come registrare l'Aìirbus". Eithad, la compagnia araba che controlla Alitalia, non vuole infatti che l'A340/500 venga catalogato come aereo militare. Una regiostrazione di questo tipo farebbe perdere valore al velivolo.
 
A Fiumicino i tecnici avevano cancellato la marca sulla fiancata A6-EHA, quella degli Emirati Arabi Uniti (Eau), per sostituirla con la scritta I-TALY.
La compagnia araba li ha obbligati a ripristinare la vecchia targa
 
Stesso discorso per le scritte interne.
I tecnici avevano sostituito le scritte in arabo e inglese con le scritte in italiano e inglese.
Anche in questo caso sono stati obbligati a tornare sui loro passi.
 
"L'A340 renziano presenta la configurazione classica: first, business e economy - si legge sul Fatto Quotidiano - ma è chiaro che questo allestimento dovrà essere cambiato sulla falsariga degli interni degli altri jet della flotta di Stato, attezzati con sale riunioni, docce, aree riservate alle scorte".

Tutto questo costerà dei gran soldoni.
 
Qualche mese fa, nella struttura di accoglienza profughi di Marco di Rovereto, si è registrata quella che in molti hanno chiamato la proteste del "pollo".

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Gli immigrati si sono lamentati della tipologia e della quantità del cibo messo a loro disposizione. Ora però a smascherarli spunta il menu che hanno rifiutato.

Una carta pregiata. I pasti comprendono ben 4 portate. Si passa dallo spezzatino di tacchino al curry, fino alla pizza.
Senza, ovviamente, far mancare una buona pastasciutta, come solo in Italia sappiamo fare. E come dessert? Ovviamente frutta fresca e yogurt. Insomma un pranzo regale ma soprattutto gratuito per i profughi ma tutto a spese dei cittadini italiani.

Un menù che però è stato usato come pretesto per manifestare il malumore dei profughi.

La protesta, risalente allo scorso gennaio, ha richiesto l'intervento di una pattuglia della polizia per sedare gli animi dei richiedenti asilo, che si erano scagliati con proteste molto pesanti nei confronti dei responsabili del centro di accoglienza.
 
Io mi chiedo sempre.
Chi era realmente Regeni e che razza di ricerca era andato a fare in Egitto ?
Ripeto. Una ricerca in Egitto ?????

Paola Regeni è tornata a smentire qualunque legame tra Giulio e apparati di sicurezza.

Ma se erano 10 anni che se ne era andato di casa e stava in Inghilterra ? Inghilterra. Understand ?
 
Antonio Campo Dall’Orto?
L’ho incontrato a un dibattito, mi è parso un uomo di nessun interesse e di totale inconsistenza. Non solo povero di idee, ma anche un po’ gradasso.

Renzi gli ha dato pieni poteri.
Quando mi hanno detto che il premier, un tipo che io considero furbo, voleva farne l’elemento di punta ho pensato a una balla. Era vero.
 
Mandarli a casa loro. La soluzione.

Un ragazzo di 15 anni di origini marocchine è stato ferito leggermente ad una mano da un 18enne sudamericano che lo ha colpito con un machete. L’episodio è avvenuto ieri sul treno Milano-Lecco all’altezza di Monza. A quanto si apprende i due giovani, che già si conoscevano, erano seduti vicini sul treno diretto a Lecco quando il 18enne ha estratto il machete iniziando a provocare il ragazzino, a quanto pare per scherzo, fin quando lo ha ferito per davvero. A quel punto il 15enne ha reagito e i due si sono presi a botte fino a quando sono arrivati gli agenti della Polizia di Stato di Monza chiamati da altri passeggeri. Per il 18enne è scattata una denuncia per porto abusivo di armi e aggressione.
 

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