a me non pare la stessa cosa fare il consigliere regionale o fare il ministro della pubblica amministrazione e della semplificazione... a meno che non faccia punteggio essere una sempliciotta...
La giovane età, "l'inesperienza politica" (espressione da lei stessa positivamente riportata al momento della presentazione della candidatura), una passata relazione sentimentale con Giulio Napolitano, figlio di
Giorgio Napolitano, hanno offerto materia per sollevare forti polemiche sulla stampa circa l'opportunità della sua candidatura
[6] [7]. L'interessata ha successivamente affermato che il lavoro svolto nei mesi seguenti l'elezione ha mostrato il suo vero valore
[8].
Fa parte dei 22 parlamentari PD risultati "assenti" alla votazione sul provvedimento noto come "
scudo fiscale" il giorno 2 ottobre 2009. Il provvedimento è passato per soli 20 voti e pertanto la presidenza del gruppo PD alla Camera ha deciso di prendere provvedimenti al riguardo nei confronti degli assenti ingiustificati. Intervistata da
il Fatto Quotidiano a riguardo della sua presenza in quelle ore su un aereo diretto in
Brasile, la deputata Marianna Madia ha risposto di essersi recata in Brasile per accertamenti clinici.
[9]
Un progetto di legge di cui è prima firmataria, sottoscritto da circa 100 deputati di opposizione, è una delle proposte che animano il dibattito interno del
Partito Democratico sulla questione del contratto unico e della lotta alla precarietà del lavoro.
[10]
È candidata alle
primarie del
Partito Democratico del 30 dicembre 2012 dove, a sorpresa, raggiunge un buon piazzamento con circa 5000 preferenze, ponendosi in posizione utile per l'elezione alla Camera dei Deputati nella circoscrizione Lazio 1 alle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio 2013.
[11]
Eletta alla Camera dei deputati nella XVII legislatura. È confermata membro della Commissione lavoro. Cessata dal mandato parlamentare il 14 marzo 2013.
Il 9 dicembre
2013 diviene membro della segreteria nazionale del Partito Democratico, con a capo il nuovo segretario nazionale
Matteo Renzi, con il ruolo di responsabile per il lavoro.
Il 22 febbraio
2014 diviene
Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione nel
Governo Renzi. Alla cerimonia di giuramento del governo si presenta
incinta di otto mesi. Come responsabile del governo per la Pubblica Amministrazione propone una riforma complessiva del sistema burocratico italiano. Il decreto legge vede tra le varie possibilità quella del licenziamento dei dirigenti pubblici.
Polemiche
Marianna Madia è stata oggetto di polemica per le dichiarazioni rese, nel 2008, poco prima della sua elezione nelle liste del Partito Democratico nelle elezioni del 13 e 14 aprile 2008 per la circoscrizione Lazio 1, al quotidiano
Il Foglio[12] nella quale si espresse contro l'
aborto, l'
eutanasia e le unioni gay. La intervista è stata riprese nel 2014, dopo la sua nomina a Ministro, da numerose fonti d'informazione
Della ricordata intervista del 2008 questi sono le dichiarazioni su cui si è incentrata la polemicaː
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“L’aborto è il fallimento della politica – dice –, un fallimento etico, economico, sociale e culturale”. Madia è per la libera scelta della donna, “ma sono certa che se si offrisse loro il giusto sostegno, le donne sceglierebbero tutte per la vita”. Dice che ogni vita umana che non nasce è un fallimento, per questo la politica deve fare in modo che la scelta per la vita sia sempre possibile.
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“Io sono cattolica praticante, e credo che la vita la dà e la toglie Dio, noi non abbiamo diritto di farlo. Certo è che anche per esperienza personale mi sono resa conto di quanto sia sottile la linea di demarcazione tra le cure a un malato terminale e l’accanimento terapeutico nei suoi confronti. Quindi dico no all’eutanasia ma penso che l’oltrepassamento di quella linea sottile vada giudicato – in certi casi – da un’équipe di medici; comunque non dal diretto interessato o dai suoi parenti”.
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“Personalmente quando parlo di famiglia, e della sua relativa tutela, mi riferisco a quella che sta nella costituzione”. Sì o no ai pacs, allora? “La libertà personale va rispettata sempre, per cui se due persone decidono di assumere pubblicamente diritti e doveri reciproci devono essere tutelate dalla legge. Ma certo è che se si parla di famiglia io penso a un uomo e una donna che si sposano e fanno dei figli. Scegliendo per la vita”.
Una nutrita serie di articoli polemici, sempre dopo la sua nomina a ministro, si è incentrata sulla partecipazione come comparsa al film
Pazze di me[13]. La polemica, lanciata dal quotidiano
Libero si focalizza sul fatto che il film sia stato finanziato dalla Regione Lazio con un contributo di 315.895 euro
[.