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Arriva l'uragano Sandy, proclamata l'emergenza
a Washington
e nello Stato di New York
Una supertempesta già ribattezzata ‘Frankenstorm’. Ai Caraibi ha fatto almeno 40 vittime
Secondo i metereologi all’inizio della prossima settimana Sandy rischia di trasformarsi in una supertempesta. La Grande Mela rischia di essere colpita da piogge torrenziali, potenti raffiche di vento e anche neve. Si valuta anche l'evacuazione di 375mila persone.
New York, 27 ottobre 2012 -
Il governatore di New York, Andrew Cuomo, ha proclamato lo stato di emergenza in vista dell’arrivo dell’uragano Sandy, già responsabile della morte di almeno 40 persone nei Caraibi: secondo i metereologi prima di colpire all’inizio della prossima settimana la costa orientale degli Stati Uniti, combinandosi con aria fredda proveniente dal nord Sandy rischia di trasformarsi in una supertempesta,
già ribattezzata ‘Frankenstorm’.
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New York potrebbe essere colpita da piogge torrenziali, potenti raffiche di vento e anche neve. I responsabili della sicurezza stanno considerando
la possibilità di evacuare fino a 375mila abitanti nella città, e di disporre il fermo totale del funzionamento di autobus e metropolitane.
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L’uragano Sandy punta verso la costa nord-orientale degli Stati Uniti dopo aver lasciato 44 morti e gravi danni nella regione caraibica. Solo nella Repubblica Dominicana “Frankenstorm”, come è stato ribattezzato per la sua mostruosa potenza distruttiva,
ha causato 26mila sfollati e a Cuba ci sono stati 11 morti nonostante si vanti di essere uno dei Paesi piu’ attrezzati per questo tipo di emergenze.
Anche il sindaco di Washington hanno proclamato ieri lo stato di emergenza in vista dell’arrivo di Sandy. “I responsabili lavoreranno durante il fine settimana per assicurare che gli abitanti (di Washington), le imprese e le infrastrutture siano preparate alle conseguenze di questa tempesta”
ha dichiarato a sua volta il sindaco della capitale americana Vincent Gray. A Washington si aspettano “forti piogge, strade allagate, venti forti, blackout e straripamente del Potomac”, il fiume che attraversa la città.
L’uragano dovrebbe ulteriormente rafforzarsi all’inizio della prossima settimana
nello scontro con perturbazioni del nord-est degli Usa per poi spingersi verso ovest, arrivando a investire Virginia, West Virginia, Pennsylvania, New York, Massachusetts e persino uno Stato interno come l’Ohio.
I servizi d’emergenza americani si preparano a fronteggiare l’uragano con la previsione che le sue conseguenze si faranno sentire in un terzo del Paese. Si attendono burrasche lungo le coste, blackout diffusi, allagamenti e persino bufere di neve.
“Sarà una tempesta molto impegnativa”, ha fatto sapere il responsabile dell’Agenzia per i servizi di emergenza federali, Craig Fugate. “Sappiamo che qualcuno verrà colpito ma non sappiamo esattamente chi”, ha spiegato James Franklin del Centro nazionale per gli uragani di base a Miami.
Il Maryland, New York, la Pennsylvania, la Virginia, la capitale Washington e una contea costiera del North Carolina hanno già dichiarato lo stato d’emergenza.
Il sindaco di New York, Michael Bloomberg, ha assicurato che la Grande Mela è pronta a difendersidall’uragano e
ha invitato la popolazione a non farsi prendere dal panico. In Virginia la Marina Usa ha deciso di trasferire le navi da guerra in mare aperto per sottrarsi alle prevedibili burrasche sulla costa rese ancora più insidiose dal fatto che l’uragano colpirà durante la luna piena quando le maree sono già al livello più alto.