Cià, stasera vi racconto del mio viaggio nell' Ucraina rurale

Appena ricevuto i documenti per oltrepassare la cortina de fero, passiamo in Hotel per ritirare i bagagli ellì ci ferma la donna che aveva appena servito la colazione.
"Italiani, posso venire con voi?" così poi mi portate in Italia....
"Ehm.... veramente noi dobbiamo andare in Lucraina, non in Italia"
Il viso della donna s'intristisce e ci dice che è disposta a tutto pur di venire in Italia.
La scena è straziante e a me e Wilmer lascia l'amaro in bocca.
Avremmo fatto di tutto per aiutarla, ma che fare?
(speriamo che oggi faccia la badante a qualche nonnetta/o).
Si parte e ci si avvicina al confine.
 
Come da copione, si intravede una coda interminabile di auto e camion che aspettano il loro turno.
Cheffamo?
Evvabbè, il sicario cià detto di passare e non fare la fila...
OK
Ci sembrava di essere a Napule milli culuri....ovvero fottercene della coda e con la faccia da rubagalline ci avviciniamo alla frontiera.
Ci ferma un militare: un omazzo con un cappellazzo stile vecchio compagno dell' Urss e ci parla in Lucraino.
Io e Wilmer non capiamo una beata, pertanto, per tagliare corto, gli schiaffiamo qualche grivnia, nel passaporto, poi ci chiede il libretto (ovviamente imbottito al sapore di grivnia).
Sorriso ibrido e ci ridà i documenti.
A questo punto si pensa di varcare la frontiera.
 
scusa se mi intrometto Ermì, ma questo tuo racconto mi ricorda un po un film visto da poco e che consiglio

semplice ma piacevole

 
MACCHE'.
Un metro dopo, ci ferma un altro energumeno in divisa e ricomincia la pantomima
"Passuapuorto priego"
Al che Wilmer di appresta a rifarcirlo con sto stracazzo di sgrivgna, grivgna... insomma avete capito


Per le faine, foto della banconota Lucrainese

1617393522084.png
 
Scusate, sono curioso. Avete notizie del colonnello o generale meteorologo del video di pagina 1? Dove si vede ora, su che canale? Io sono Ignorantello e vorrei imparare da chi ne sa.
 
Venghinooo sioriiiii: altro giroooo, altro regaloooo
Non scherzo: saremo stati fermati, nell'arco di 5 metri, da almeno cinque ufficiali.
Robe de mat.
Tutti tenevano famigghia
Ellì capimmo perchè a noi italiani (o occidentali in genere) era permesso di saltare la fila.
"Tu italianski vuolere puassare? Tu puaguare.... poco, ma in tante puiccole rrrate".

Considerate che uno sgrivisgnaus vale meno di un bottone, ergo, credo che avremo elargito un valore di al massimo 1€ o giù di lì.

Finalmente siamo in terra Lucraina.
Ci attende una strada larghissima, asfaltatissima, sfavillantissima.
Al che Wilmer se ne esce con una madonna in romagnolo stretto e mi fa capire che i lucraini fanno veramente le cose in grande. Come gli ammaragani.
 
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Sul lato sinistro, vediamo una Lada color vomito o merdolina da diarrea (fate eli)
In sostanza ci attendeva l'altro sicario, questa volta un lucraino che ci avrebbe fatto da scorta e portati nello stabilimento.
Sembrava di essere ai tempi della guerra fredda e per noi era come una scena da film: paesaggio surreale, macchine surreali.
Persino persone surreali.

Se in Ungheria ci rendevamo conto di essere ancora in Evropa, a Oradea pareva di essere in Teronia.
A Soccciava (e lungo i Carpazi) pareva di essere negli anni 40. In Lucraina, salto temporale di almeno altri 400 anni, ovvero primi del 900.
Case misere con qualche pianta, un maiale in cortile, la vecchietta gobba vestita di nero e solo qualche asino che trainava qualche carretto.
Di auto, nemmeno l'ombra. Qualche Lada (sempre color merdolina), ma niente altro.
 
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