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CIPRO: STURKENBOOM; SITUAZIONE MAI VISTA E AFFRONTATA PRIMA, 4 SCENARI POSSIBILI
MILANO (MF-DJ)--"Il voto di martedi' scorso del Parlamento di Cipro apre
le porte a una situazione che nessuno ha mai visto e affrontato prima e,
con una certa facilita', potrei dire che nessuno puo' sapere cosa
accadra'. Posso, comunque, ipotizzare alcuni scenari futuri. Il primo e'
che il pacchetto di salvataggio sara' rinegoziato. Questo starebbe a
significare che, votando no, Cipro ha scoperto con successo il bluff della
Troika. Da un lato, questo scenario non e' del tutto improbabile, poiche'
l'ammontare del prestito in gioco e' relativamente basso, mentre il
rischio di un'uscita di Cipro dall'Unione Monetaria Europea e' molto alto.
Dall'altro lato, le possibilita' di successo di una rinegoziazione sono
poche poiche' richiederebbero inevitabilmente qualche forma di
trasferimento fiscale diretto. Senza questo trasferimento, credo che
l'impegno economico per il Fondo Monetario Internazionale sarebbe troppo
oneroso per essere accettato. Politicamente, poi, sarebbe una strada molto
ripida da percorrere e da far accettare ai vari parlamenti in Germania e
in Olanda. Gli investitori ricordano il supporto dato dalla maggior parte
dei partiti politici tedeschi al pacchetto di salvataggio, e al relativo
intervento sui depositi, che e' stato rifiutato".
Lo dichiara Wouter Sturkenboom, Investment strategist di Russell
Investments. Il secondo scenario e' che la Russia cavalchi "la situazione.
Cipro potrebbe decidere di cadere nelle braccia della Russia, vendendo la
sua seconda maggiore banca a Gazprom, allungando la durata del suo
prestito di 2,5 miliardi di euro dal 2014 al 2020 e vendendo azioni della
societa' nazionale di gas cipriota. Ritengo, tuttavia, che questo non
sarebbe sufficiente per recuperare i 5,8 miliardi di euro richiesti ai
fini del salvataggio. Se Cipro volesse, inoltre, mantenere il prestito di
10 miliardi di euro da parte della Troika, un nuovo prestito russo che
coprisse la differenza non credo sarebbe gradito. L'ipotesi, inoltre, di
un salvataggio totalmente a carico della Russia per un ammontare di 15,8
miliardi di euro sembra improbabile rendendo quindi questo scenario
difficile da realizzarsi".
Il terzo scenario, spiega ancora Sturkenboom, e' che "Cipro esca
dall'Unione Monetaria Europea. Senza l'operazione di salvataggio, la Banca
Centrale Europea (Bce) ritirerebbe il suo programma Emergency Liquidity
Assistance (Ela) che insieme a un assalto agli sportelli bancari
porterebbe quasi certamente al collasso del sistema finanziario cipriota
non appena le banche riaprissero. In risposta a questa eventualita', il
governo di Cipro potrebbe decidere di uscire dall'Unione Monetaria
Europea, di nazionalizzare il sistema bancario e di riconvertire tutti i
depositi in una nuova valuta. La nuova valuta si svaluterebbe
significativamente appena emessa portando al collasso dell'economia.
Questo rappresenta appunto lo scenario di default.
Poiche' non e' nell'interesse di nessuno, credo che questo scenario sara'
in qualche modo evitato".
Per Sturkenboom lo scenario piu' probabile e' il quarto, e cioe'
"prendere tempo. Poiche' nessuno sa cosa fare, l'opzione preferibile per
chiunque sia coinvolto e' prendere tempo sino a quando non si raggiunga un
qualche tipo di accordo. Il fatto che la Bce abbia dichiarato che e'
disposta a immettere liquidita' nel perimetro delle regole esistenti, e'
come prendere tempo. L'incertezza, comunque, rimarra' molto alta e credo
che questo non beneficera' i mercati finanziari".
"Senza conoscere cosa accadra' nei prossimi giorni", conclude lo
strategist, "ci sono poche conclusioni che possiamo trarre da questa
situazione. In primo luogo, la Troika sembra 'essersi data la zappa sui
piedi' con la scelta di richiedere un prelievo sui depositi bancari. Non
solo ha distrutto la fiducia che le persone hanno nella sicurezza dei
depositi, ma ha anche fallito nel tentativo di assicurare una soluzione
sicura per Cipro. In secondo luogo, questo rappresenta un precedente che
avra' ripercussioni nel futuro. Teoricamente, considerato il peso di
Cipro, non dovrebbe preoccupare quale sara' lo scenario. L'impatto
economico diretto sara' trascurabile qualsiasi cosa accada. Ora e' in
gioco, comunque, il rischio di contagio alla Grecia e al Portogallo, cosi
come agli altri paesi periferici, ed e' quello che tutti dovrebbero
guardare con attenzione. Indicatori di questo contagio sono gli spread sui
Cds, gli spread sulle obbligazioni e le quotazioni dei titoli finanziari".
com/alb
[email protected]
(fine)
MF-DJ NEWS 21/03/2013 16:52
MILANO (MF-DJ)--"Il voto di martedi' scorso del Parlamento di Cipro apre
le porte a una situazione che nessuno ha mai visto e affrontato prima e,
con una certa facilita', potrei dire che nessuno puo' sapere cosa
accadra'. Posso, comunque, ipotizzare alcuni scenari futuri. Il primo e'
che il pacchetto di salvataggio sara' rinegoziato. Questo starebbe a
significare che, votando no, Cipro ha scoperto con successo il bluff della
Troika. Da un lato, questo scenario non e' del tutto improbabile, poiche'
l'ammontare del prestito in gioco e' relativamente basso, mentre il
rischio di un'uscita di Cipro dall'Unione Monetaria Europea e' molto alto.
Dall'altro lato, le possibilita' di successo di una rinegoziazione sono
poche poiche' richiederebbero inevitabilmente qualche forma di
trasferimento fiscale diretto. Senza questo trasferimento, credo che
l'impegno economico per il Fondo Monetario Internazionale sarebbe troppo
oneroso per essere accettato. Politicamente, poi, sarebbe una strada molto
ripida da percorrere e da far accettare ai vari parlamenti in Germania e
in Olanda. Gli investitori ricordano il supporto dato dalla maggior parte
dei partiti politici tedeschi al pacchetto di salvataggio, e al relativo
intervento sui depositi, che e' stato rifiutato".
Lo dichiara Wouter Sturkenboom, Investment strategist di Russell
Investments. Il secondo scenario e' che la Russia cavalchi "la situazione.
Cipro potrebbe decidere di cadere nelle braccia della Russia, vendendo la
sua seconda maggiore banca a Gazprom, allungando la durata del suo
prestito di 2,5 miliardi di euro dal 2014 al 2020 e vendendo azioni della
societa' nazionale di gas cipriota. Ritengo, tuttavia, che questo non
sarebbe sufficiente per recuperare i 5,8 miliardi di euro richiesti ai
fini del salvataggio. Se Cipro volesse, inoltre, mantenere il prestito di
10 miliardi di euro da parte della Troika, un nuovo prestito russo che
coprisse la differenza non credo sarebbe gradito. L'ipotesi, inoltre, di
un salvataggio totalmente a carico della Russia per un ammontare di 15,8
miliardi di euro sembra improbabile rendendo quindi questo scenario
difficile da realizzarsi".
Il terzo scenario, spiega ancora Sturkenboom, e' che "Cipro esca
dall'Unione Monetaria Europea. Senza l'operazione di salvataggio, la Banca
Centrale Europea (Bce) ritirerebbe il suo programma Emergency Liquidity
Assistance (Ela) che insieme a un assalto agli sportelli bancari
porterebbe quasi certamente al collasso del sistema finanziario cipriota
non appena le banche riaprissero. In risposta a questa eventualita', il
governo di Cipro potrebbe decidere di uscire dall'Unione Monetaria
Europea, di nazionalizzare il sistema bancario e di riconvertire tutti i
depositi in una nuova valuta. La nuova valuta si svaluterebbe
significativamente appena emessa portando al collasso dell'economia.
Questo rappresenta appunto lo scenario di default.
Poiche' non e' nell'interesse di nessuno, credo che questo scenario sara'
in qualche modo evitato".
Per Sturkenboom lo scenario piu' probabile e' il quarto, e cioe'
"prendere tempo. Poiche' nessuno sa cosa fare, l'opzione preferibile per
chiunque sia coinvolto e' prendere tempo sino a quando non si raggiunga un
qualche tipo di accordo. Il fatto che la Bce abbia dichiarato che e'
disposta a immettere liquidita' nel perimetro delle regole esistenti, e'
come prendere tempo. L'incertezza, comunque, rimarra' molto alta e credo
che questo non beneficera' i mercati finanziari".
"Senza conoscere cosa accadra' nei prossimi giorni", conclude lo
strategist, "ci sono poche conclusioni che possiamo trarre da questa
situazione. In primo luogo, la Troika sembra 'essersi data la zappa sui
piedi' con la scelta di richiedere un prelievo sui depositi bancari. Non
solo ha distrutto la fiducia che le persone hanno nella sicurezza dei
depositi, ma ha anche fallito nel tentativo di assicurare una soluzione
sicura per Cipro. In secondo luogo, questo rappresenta un precedente che
avra' ripercussioni nel futuro. Teoricamente, considerato il peso di
Cipro, non dovrebbe preoccupare quale sara' lo scenario. L'impatto
economico diretto sara' trascurabile qualsiasi cosa accada. Ora e' in
gioco, comunque, il rischio di contagio alla Grecia e al Portogallo, cosi
come agli altri paesi periferici, ed e' quello che tutti dovrebbero
guardare con attenzione. Indicatori di questo contagio sono gli spread sui
Cds, gli spread sulle obbligazioni e le quotazioni dei titoli finanziari".
com/alb
[email protected]
(fine)
MF-DJ NEWS 21/03/2013 16:52