Morgan Stanley: "Cipro è giá fuori dall'euro"
di: WSI Pubblicato il 26 marzo 2013| Ora 12:23
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Ora ci sono piu' euro nell'area. Anche se rimarra' formalmente nell'unione monetaria, ormai una valuta depositata in una banca dell'isola non ha lo stesso valore di quella di un conto corrente di un altro paese.
NEW YORK (WSI) - L'euro e' uguale per tutti, ma piu' uguale per altri. Potrebbe essere il nuovo motto delle autorita' europee. Dopo quanto successo a Cipro, una valuta depositata in una banca dell'isola non ha lo stesso valore di una depositata in un istituto tedesco. L'ultima ha
molta piu' mobilita' ed e' piu' al sicuro.
Benvenuti nel continente dalle valute diverse, che pero' portano lo stesso nome e valore nei mercati. L'analisi di
Daniele Antonucci di Morgan Stanley pone l'accento su questo paradosso, sottolineando come la crisi cipriota ha gia' avuto delle implicazioni sulla probabilita' che Nicosia esca dall'area euro.
Sembra che le autorita' del blocco a 17 abbiano l'intenzione di mantenere Cipro all'interno del gruppo, ma l'effetto dei controlli di capitale potrebbe provocarne l'uscita. Anzi, per certi versi Nicosia e' gia' fuori dal blocco a 17. E' vero che l'economia di Nicosia, in cui le banche e il sistema finanziario hanno un ruolo gigantesco rispetto alla portata del Pil, un po' come avveniva nell'Islanda pre crisi, e' molto particolare. Ma quanto avvenuto nel piccolo stato del Mediterraneo crea un
pericoloso precedente per l'Eurozona.
"In altre parole anche se rimarra' formalmente all'interno dell'
unione moentaria, un euro depositato in una banca di Cipro non ha la stessa valenza rispetto a quello di un conto corrente di un altro paese".
"Solo una volta che tutti i controlli e confische di capitale saranno terminati, Cipro potra' tornare ad essere un membro dell'Eurozona".
Solo per fare un parallelismo, il caso della Grecia, al punto peggiore della crisi, ovvero dopo l'esito inconclusivo delle elezioni, la probabilita' di un'uscita dall'area della moenta unica era di circa il 30% secondo Morgan Stanley.
Giovedi' ci dira' qualcosa in piu' sulle dimensioni della crisi dell'isola. Sara' determinante capire cosa succedera' quando le banche riapriranno e quanti soldi verranno prelievati e quali controlli di capitale verranno eseguiti.
Piu' che la replicabilita' del caso Cipro (l'isola e' un caso sui generis in cui l'economia e' dominata dalle banche), il fattore che ieri ha innervosito i mercati di quanto detto dal capo dell'Eurogruppo e' stato piu' che altro il fatto che il Fondo Salva Stati ESM non verra' mai usato, bensi' saranno i privati che dovranno pagare. L'ESM - va ricordato - ha il potere di capitalizzare le banche.
L'olandese
Jeroen Dijsselbloem ha smentio le sue frasi sulla replicabilita' del caso Cipro in Europa ma non lo ha fatto sulle parole pronunciate sull'ESM. Ora c'e' chi chiede la testa del politico che ha preso il posto di jean-Claude Juncker, per aver gettato un sasso potenzialmente esplosivo nello stagno.