Titoli di Stato area Euro CIPRO Operativo titoli di stato

Aggiornamento Cipro a "B +"






In aggiornamento del rating di credito a lungo termine di Cipro in valuta estera e locale, da "B-" a "B +" da parte di Fitch Ratings, con un atteggiamento positivo.


Secondo il ragionamento dell'agenzia di rating aggiornato a causa tra l'altro, i seguenti parametri chiave:


Cipro ha stabilito un track record di consolidamento fiscale e di incentivo su obiettivi finanziari. Nel 2014, Cipro ha raggiunto una posizione di quasi equilibrio delle amministrazioni pubbliche (ad esclusione di iniezione una tantum sociale di Euro 1,5 miliardi. Euro al settore bancario cooperativo) rispetto ad un deficit del 8,5% del PIL, inizialmente previsto dalla società Fitch, a giugno 2013, quando l'agenzia ha abbassato il rating a lungo termine di Cipro in valuta estera a "B-".



La dinamica positiva ha riportato al 2015 e il bilancio è rimasto in lieve avanzo entro la fine del mese di luglio 2015 per Fitch si aspetta ora un disavanzo dell'1% del PIL per il 2015 e del 0,2% delle eccedenze e 1% per 2016 e 2017, rispettivamente.


Il debito pubblico lordo dovrebbe ora da Fitch a picco ad un livello inferiore al 108% del PIL quest'anno, sceso quasi il 100% nel 2017, rispetto al precedente giugno 2013 casa di previsione parlava superato il 130%.


Inoltre, Cipro è di nuovo in pista del programma del FMI e dell'UE, dopo i ritardi nel quinto e sesto di valutazione in attesa dell'attuazione della legge sulle aste che finalmente approvata nel maggio 2015. La settima valutazione effettuata nel mese di luglio ha permesso finanziamento erogando un importo di 625 mil. di euro.


Come la Fitch, la crescita nel 2015 è diventato positivo per la prima volta dal primo trimestre del 2011, portando ad una revisione al rialzo delle stime dell'azienda per il 2015 al 1,5% dal 0,8% previsto in precedenza contrazione .


Tuttavia, l'agenzia di rating avverte che ci sono ancora rischi significativi per la solvibilità a causa del profondo risanamento economico e finanziario di continuare. Le sfide nel contesto bancario rimanente Stati, con riferimento alle attività particolarmente bassa qualità. Inoltre, i rischi di implementazione per le riforme bancarie rimangono alti come il processo dipende dalla volontà politica, che possono indebolire il periodo prima delle elezioni del maggio 2016.
Bene Tommy; ho letto che il nuovo titolo verrà emesso il 15 Novembre e il tasso è previsto intorno al 4,00%, forse qualcosina di meno.
 
Cipro: 'attirato 11.780 mila euro bond a 6 anni - esaurito.

2015/10/27 - 16:18

Come annunciato dal Debito Pubblico Ufficio (GDDCH) il 19 Ottobre 2015 chiuso le richieste di prendere una ben accolto 60 domande per un importo totale di 11,784,500 euro







Un importo di 11,78 mil. Di euro sollevata dalla Repubblica di Cipro dalla vendita di titoli di Stato di sei anni per gli individui, Undicesima serie (novembre 2015), con la questione da tutto esaurito.

Cumulativamente nei primi undici righe (gennaio-novembre 2015) il ministero delle finanze cipriota ha ricevuto offerte per un totale di 194 643 500 € - 61,542,800 euro da parte di investitori cipriote e 133.101 milioni di euro da investitori stranieri.

In particolare, come annunciato dal Debito Pubblico Ufficio (GDDCH) il 19 ottobre 2015 concluso alle richieste di prendere una ben accolto 60 domande per un importo totale di 11,784,500 euro.

Dei 60 domande sono state accettate, 56 sono stati presentati da cipriota e quattro le applicazioni da investitori stranieri.

?????? - bankingnews.gr - online ?????????? ?????????
 
Sta scendendo...arriverà anche su EuroTLX?
Il prezzo si è stabilizzato, ne ho acquistati 30k a 102,30.
Non è mia abitudine acquistare sopra 100 ma questa volta ho fatto un'eccezione per questo e per Albania 2020, cedola 5,75%.
Sono convinto, che gli zypern si apprezzeranno ancora, soprattutto i lunghi, e questo, in euro, credo che sia il più long in assoluto.
Su EuroTlx, non so, quando.
 
Cipro più vicina alla riunificazione

Cipro è più vicina alla riunificazione di quanto non sia mai stata negli ultimi quarant’anni. Già l’anno prossimo potrebbe cadere l’ultimo muro in Europa. Il premier greco Alexis Tsipras ha confermato quanto anticipato da “La Stampa”: ne ha parlato con i turchi durante la visita ufficiale ad Ankara, dove ha incontrato il premier Ahmed Davutoglu e il presidente Recep Tayyip Erdogan, ufficialmente per affrontare i temi del dramma dei profughi e l’allarme terrorismo. A segnalare la distensione in atto tra i due Paesi da sempre rivali, Tsipras e Davutoglu hanno assistito martedì sera fianco a fianco all’amichevole tra Grecia e Turchia nello stadio di Ankara. E il capo del governo ellenico ha sottolineato poco fa l’importanza di una soluzione «che porti a una Cipro unita e libera (...) senza garanti e accordi postcoloniali».

È chiaro che la partita è collegata con l’ansia di Ankara di accelerare su un’altro processo: quello dell’adesione alla Ue. Nelle scorse settimane dalla Ue sono arrivati molti segnali di disponibilità. La Turchia è un Paese chiave per la soluzione del dramma dei profughi e Angela Merkel è in prima fila per negoziare con Erdogan modi per governare meglio i flussi dei profughi in cambio di una maggiore generosità nei negoziati per l’ingresso nell’Ue. Ma Tsipras ha ricordato ieri che «l’apertura di certi capitoli è solo possibile se ci saranno passi della Turchia in direzione di un riconoscimento della Repubblica di Cipro
A conferma del disgelo in corso, il ministro degli Esteri del governo non riconosciuto della parte nord di Cipro, Emine Colak, aveva affermato nei giorni scorsi in un’intervista a Reuters che «siamo cautamente ottimisti» sulla possibile riunificazione, che «è più vicina che mai». Un nuovo impulso al riavvicinamento tra le due parti del Paese è arrivato dopo l’elezione del moderato Mustafa Akinci come leader di Cirpo nord. La parte settentrionale del Paese è divisa dal resto dell’isola da quando l’esercito turco l’ha invasa nel 1974, in risposta a un colpo di stato greco. E mercoledì scorso anche il premier turco Davutoglu ha parlato di una «finestra di opportunità» per la riunificazione. Secondo i più ottimisti potrebbe avvenire già l’anno prossimo.

I problemi non mancano, ovviamente. Sulla carta ciprioti e turchi potrebbero convergere su una federazione di due aree con presidenze a rotazione, ma resta da capire come funzionerebbero e che grado di autonomia avrebbero. Un altro ostacolo riguarda i terreni e le proprietà di migliaia di persone costrette a spostarsi dopo i fatti del ’74.
 
Cipro è più vicina alla riunificazione di quanto non sia mai stata negli ultimi quarant’anni. Già l’anno prossimo potrebbe cadere l’ultimo muro in Europa. Il premier greco Alexis Tsipras ha confermato quanto anticipato da “La Stampa”: ne ha parlato con i turchi durante la visita ufficiale ad Ankara, dove ha incontrato il premier Ahmed Davutoglu e il presidente Recep Tayyip Erdogan, ufficialmente per affrontare i temi del dramma dei profughi e l’allarme terrorismo. A segnalare la distensione in atto tra i due Paesi da sempre rivali, Tsipras e Davutoglu hanno assistito martedì sera fianco a fianco all’amichevole tra Grecia e Turchia nello stadio di Ankara. E il capo del governo ellenico ha sottolineato poco fa l’importanza di una soluzione «che porti a una Cipro unita e libera (...) senza garanti e accordi postcoloniali».

È chiaro che la partita è collegata con l’ansia di Ankara di accelerare su un’altro processo: quello dell’adesione alla Ue. Nelle scorse settimane dalla Ue sono arrivati molti segnali di disponibilità. La Turchia è un Paese chiave per la soluzione del dramma dei profughi e Angela Merkel è in prima fila per negoziare con Erdogan modi per governare meglio i flussi dei profughi in cambio di una maggiore generosità nei negoziati per l’ingresso nell’Ue. Ma Tsipras ha ricordato ieri che «l’apertura di certi capitoli è solo possibile se ci saranno passi della Turchia in direzione di un riconoscimento della Repubblica di Cipro
A conferma del disgelo in corso, il ministro degli Esteri del governo non riconosciuto della parte nord di Cipro, Emine Colak, aveva affermato nei giorni scorsi in un’intervista a Reuters che «siamo cautamente ottimisti» sulla possibile riunificazione, che «è più vicina che mai». Un nuovo impulso al riavvicinamento tra le due parti del Paese è arrivato dopo l’elezione del moderato Mustafa Akinci come leader di Cirpo nord. La parte settentrionale del Paese è divisa dal resto dell’isola da quando l’esercito turco l’ha invasa nel 1974, in risposta a un colpo di stato greco. E mercoledì scorso anche il premier turco Davutoglu ha parlato di una «finestra di opportunità» per la riunificazione. Secondo i più ottimisti potrebbe avvenire già l’anno prossimo.

I problemi non mancano, ovviamente. Sulla carta ciprioti e turchi potrebbero convergere su una federazione di due aree con presidenze a rotazione, ma resta da capire come funzionerebbero e che grado di autonomia avrebbero. Un altro ostacolo riguarda i terreni e le proprietà di migliaia di persone costrette a spostarsi dopo i fatti del ’74.

Divisi o uniti, i rendimenti dei bond sono troppo bassi :down:
 
Cipro è più vicina alla riunificazione di quanto non sia mai stata negli ultimi quarant’anni. Già l’anno prossimo potrebbe cadere l’ultimo muro in Europa. Il premier greco Alexis Tsipras ha confermato quanto anticipato da “La Stampa”: ne ha parlato con i turchi durante la visita ufficiale ad Ankara, dove ha incontrato il premier Ahmed Davutoglu e il presidente Recep Tayyip Erdogan, ufficialmente per affrontare i temi del dramma dei profughi e l’allarme terrorismo. A segnalare la distensione in atto tra i due Paesi da sempre rivali, Tsipras e Davutoglu hanno assistito martedì sera fianco a fianco all’amichevole tra Grecia e Turchia nello stadio di Ankara. E il capo del governo ellenico ha sottolineato poco fa l’importanza di una soluzione «che porti a una Cipro unita e libera (...) senza garanti e accordi postcoloniali».

È chiaro che la partita è collegata con l’ansia di Ankara di accelerare su un’altro processo: quello dell’adesione alla Ue. Nelle scorse settimane dalla Ue sono arrivati molti segnali di disponibilità. La Turchia è un Paese chiave per la soluzione del dramma dei profughi e Angela Merkel è in prima fila per negoziare con Erdogan modi per governare meglio i flussi dei profughi in cambio di una maggiore generosità nei negoziati per l’ingresso nell’Ue. Ma Tsipras ha ricordato ieri che «l’apertura di certi capitoli è solo possibile se ci saranno passi della Turchia in direzione di un riconoscimento della Repubblica di Cipro
A conferma del disgelo in corso, il ministro degli Esteri del governo non riconosciuto della parte nord di Cipro, Emine Colak, aveva affermato nei giorni scorsi in un’intervista a Reuters che «siamo cautamente ottimisti» sulla possibile riunificazione, che «è più vicina che mai». Un nuovo impulso al riavvicinamento tra le due parti del Paese è arrivato dopo l’elezione del moderato Mustafa Akinci come leader di Cirpo nord. La parte settentrionale del Paese è divisa dal resto dell’isola da quando l’esercito turco l’ha invasa nel 1974, in risposta a un colpo di stato greco. E mercoledì scorso anche il premier turco Davutoglu ha parlato di una «finestra di opportunità» per la riunificazione. Secondo i più ottimisti potrebbe avvenire già l’anno prossimo.

I problemi non mancano, ovviamente. Sulla carta ciprioti e turchi potrebbero convergere su una federazione di due aree con presidenze a rotazione, ma resta da capire come funzionerebbero e che grado di autonomia avrebbero. Un altro ostacolo riguarda i terreni e le proprietà di migliaia di persone costrette a spostarsi dopo i fatti del ’74.

Grandi chiacchere ... anche se Tsipras, rispetto ai predecessori potrebbe affrontare meglio il problema, con una angolatura diversa.

La situazione resta molto pesante ... e dubito fortemente in una accelerazione.

Lieto di sbagliarmi, ma non vedo grandi passi in avanti.
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto