clemm coemm

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pegasus ha scritto:

Io credo che il progetto decollerà e andrà in politica;

Esatto!! Non c'è dubbio alcuno che questa è l'unica cosa ad interessare il vostro idolo e tenta di farlo scimmiottando il tanto da lui denigrato Grillo con cui condivise invece attivamente il programma. Anche Galloni sembra essere stato fra i papabili di un importante incarico grillino ma contemporaneamente, con poca coerenza dico io, dichiarava di stare con Sarlo. Si è sentito dire che non piacque l'egemonia di quel leader ma non mi sembra che la gestione coemm si discosti molto da quel modus operandi visto che sarlo decide tutto su tutti. Voi clemmini avete voce in capitolo zero, accettare e fidarsi ciecamente altrimenti fuori. Pur sperando, credo, noi tutti in un ritorno alla democrazia popolare, se questo è il nuovo, tanto vale tenersi quello che c'è. Per il resto si continua dire ciò che non va e che tutti sappiamo ma nulla di nulla su ciò che il coemm è stato in grado di fare, tanto di tutto e il suo contrario accentrando personaggi che a far politica attiva non metterei neanche se mi pagassero. Il quid non cambierebbe di una virgola i fatti, anzi, li peggiorerebbe, in lingua corrente questo si chiama "voto di scambio".
 
Certo che detto da uno che chiede l'obolo a 100mila che definisce poveracci è davvero significativo :


vitalizi.JPG
 
Ciao Gibbone, sul reddito di cittadinanza o di esistenza o di base... il dibattito è aperto, non so se questo è il luogo ove svilupparlo ma certo non si può liquidare con la domanda: e chi andrà a pulire i cessi? Una delle risposte, la più semplice, è che per quel lavoro verrà corrisposto un compenso tale che alla fine si troverà chi sia disposto a farlo.
@kok90 so che devo una risposta sulla disoccupazione...appena posso. Ciao
Lorenzos, io miriferivo a come viene posto il lavoro all' interno del coemm;per spiegarmi meglio ti cito testualmente cio' che diceva il presentatore all assemblea nella quale mi sono imbattuto:
Presentatore"a te cosa piace fare?".ragazza del pubblico " cantare" . Presentatore " allora tu farai la cantante!!!!".......io nel frattempo ridevo sotto i baffi immmaginando un mondo post apocallittico dove ognuno fa quell cazzo gli pare..
Che ci sono da cambiare molte cose e' evidente,sopprattutto su gli stipendi, ma non e'questa la via. Soldi gratis crea lassismo, un po come il cassaintegrato che non cerca lavoro.purtroppo e' cosi..
Per quanto riguarda le ore di lavoro aggiungerei che avvolte per fare le cose bene ci vuole tempo.
 
Boo una volta si scendeva in piazza per "provare a cambiare il mondo" .... non si cambia nei salotti a parlare di coraggio o altre cavolate e sopratutto non si paga... a certo ma a i clemmini di cambiare il mondo non interessa.frega solo di ricevere soldi senza lavorare in un mondo dove ognuno fa il lavoro che vuole.... vorrei vedere poi chi gli va a spurgare la fossa biologica
....si rischiava pure la vita e le manganellate per avere qualche diritto in più (mica soldi) e questo per tutti (mica per un club). E la grande finanza era qualcosa da combattere mica da baciare appassionatamente. Ma il nostro eroe interpreta al meglio la degradazione e la trasformazioni che stanno avvenendo (il grande capo che fa piovere soldi su GGente che non ha più nulla da fare.....e perchè dovrebbe fare qualcosa se basta solo questo per avere il benessere?)
 
Buongiorno, manca meno di una settimana al quid ma nessuno ha ricevuto card (strano?) e alcuni salotti indetti per questa settimana in cui si sarebbe dovuto spiegare l'uso della carta sono STRANAMENTE stati posticipati a dopo il 18 definito "Fottuti Tutti Day".
Il motivo? improvvisa assenza del capitano, discussione in merito al giorno della nuova rivoluzione monetaria, assenza di cuoricini e avanti così.
Visto che siete molto ironici, secondo voi, che motivazione dara' il sarlo per non aver erogato nulla? e a che data stavolta verra' posticipato?
V.
 
pegasus ha scritto:

Io credo che il progetto decollerà e andrà in politica;

Esatto!! Non c'è dubbio alcuno che questa è l'unica cosa ad interessare il vostro idolo e tenta di farlo scimmiottando il tanto da lui denigrato Grillo con cui condivise invece attivamente il programma. Anche Galloni sembra essere stato fra i papabili di un importante incarico grillino ma contemporaneamente, con poca coerenza dico io, dichiarava di stare con Sarlo. Si è sentito dire che non piacque l'egemonia di quel leader ma non mi sembra che la gestione coemm si discosti molto da quel modus operandi visto che sarlo decide tutto su tutti. Voi clemmini avete voce in capitolo zero, accettare e fidarsi ciecamente altrimenti fuori. Pur sperando, credo, noi tutti in un ritorno alla democrazia popolare, se questo è il nuovo, tanto vale tenersi quello che c'è. Per il resto si continua dire ciò che non va e che tutti sappiamo ma nulla di nulla su ciò che il coemm è stato in grado di fare, tanto di tutto e il suo contrario accentrando personaggi che a far politica attiva non metterei neanche se mi pagassero. Il quid non cambierebbe di una virgola i fatti, anzi, li peggiorerebbe, in lingua corrente questo si chiama "voto di scambio".
ESATTAMENTE!
 
Buongiorno, manca meno di una settimana al quid ma nessuno ha ricevuto card (strano?) e alcuni salotti indetti per questa settimana in cui si sarebbe dovuto spiegare l'uso della carta sono STRANAMENTE stati posticipati a dopo il 18 definito "Fottuti Tutti Day".
Il motivo? improvvisa assenza del capitano, discussione in merito al giorno della nuova rivoluzione monetaria, assenza di cuoricini e avanti così.
Visto che siete molto ironici, secondo voi, che motivazione dara' il sarlo per non aver erogato nulla? e a che data stavolta verra' posticipato?
V.
Mancato allineamento e posticipo di 3-6 mesi visto che i suoi rimandi sono sempre di 3 (o relativi multipli) mesi :D.

Per il resto sono dell'idea che se non da nemmeno i 1500 fuffapoints (che come tutti sappiamo NON è il vero quid promesso il quale consisteva in €€€ sonanti) ad alcuni clemmini potrebbero girare vorticosamente gli organi riproduttivi maschili. :D
 
....
Le comunico in anteprima che proprio l’11 settembre firmerò per la prima volta un accordo, (Lei è il primo che lo sa), tra il Coem che riceverà dei fondi provenienti da iniziative concrete, corrette e legiferate, per cui verranno distribuiti per ogni Comparto sociale e assistenziale, attraverso i salotti i quali riceveranno questi punti o denari in forma concreta. Soldi destinati a iniziative davvero utili per la nostra Società, come ad esempio un anziano che possa raccontare delle storie di vita vissuta ai bambini che non si trovano in nessun libro o testo scolastico. Come pure gli stessi ragazzini i quali possano sviluppare il progetto “Nonno web” come si entra con facilità con altri amici che sono andati a lavorare all’estero attraverso una sorta di interazione che deve essere un vero valore. Quindi noi vogliamo ricreare queste opportunità”....

...TRA IL COEMM E???

FONTE: Bagno di folla a Salerno per il grande artefice del progetto “Un mondo migliore” | infosannionews.it

0001 September 12, 2017 09.18.23.jpg
 
Buongiorno, manca meno di una settimana al quid ma nessuno ha ricevuto card (strano?) e alcuni salotti indetti per questa settimana in cui si sarebbe dovuto spiegare l'uso della carta sono STRANAMENTE stati posticipati a dopo il 18 definito "Fottuti Tutti Day".
Il motivo? improvvisa assenza del capitano, discussione in merito al giorno della nuova rivoluzione monetaria, assenza di cuoricini e avanti così.
Visto che siete molto ironici, secondo voi, che motivazione dara' il sarlo per non aver erogato nulla? e a che data stavolta verra' posticipato?
V.
Già perche il 18 settembre doveva essere il giorno dell'erogazione ma se non c'è la carta non ci sarà nessuna erogazione. E credo che per completare anche solo la spedizione a tutti ci voglia un mesetto. Io so di un gruppo di clemmini che non solo hanno confermato che la carta non la riceveranno proprio entro il 18 ma non sanno nemmeno chi prenderà il quid (tutti, qualcuno?) e la modalità. In pratica sarlo per l'ennesima volta ha sconfessato se stesso e buggerato i clemmini. Stavolta può tenere in piedi la baracca mentendo ancora più spudoratamente: farà vedere che la carta è stata consegnata facendo salire sul palco i pochi fortunati (compiacenti o meno) che la esibiranno, dirà che l'invio è in corso ma solo alle colonne meritevoli e successivamente agli altri se saranno veramente colonne. Minimo altri sei mesi di giostra con questi semplici espedienti. La gestione del tempo (prossimo e futuro) è sempre stato il fattore cruciale su cui ha fatto leva
per mantenere il suo status quo. Ne ha a disposizione sempre meno ( perchè sarà soggetta a verifica da parte di ogni singolo clemmino) ma chissa che poi utilizzi un'altra strategia
 
Buongiorno per chi vuole leggere.
Da corriere quotidiano 24


NESSO FILOSOFIA E POLITICA: CONNUBIO ESSENZIALE PER LA RIUSCITA DELLA POLITICA CULTURALE DEL PROGETTO COEMM

AuthornicolettapoliPosted on11 settembre 2017


La filosofia è letteralmente “amore per la sapienza ” (dal greco φιλεῖν – “amare”, e σοφία – “sapienza”) e nasce come un sapere pratico finalizzato alla conoscenza del mondo fisico e l’universo umano e ivi volto ad orientare azioni e comportamenti. Il nesso con la politica è connaturato alla filosofia a partire dai Sofisti. E poi Socrate, Platone e Aristotele, in modi diversi, testimoniano come l’una non può prescindere dall’ altra. Peraltro, lungo il corso della tradizione, la mediatrice per eccellenza tra filosofia e politica è sempre stata l’etica. Un legame, questo, che si mostra marcatamente in Platone, per il quale la filosofia è un modo di affrontare le questioni politiche, un impegno di rifondazione radicale della politica svolto con la riflessione filosofica. La politica, secondo il filosofo, rimuovendo gli ostacoli che si frappongono tra l’individuo e la sua completa realizzazione e, avvalendosi dei saperi del filosofo, deve essere una politica giusta, votata al Bene e non al dominio.

La filosofia si presenta, a partire dall’antichità, come esercizio di riflessione che mette in discussione valori, credenze e norme fondanti della civiltà greca arcaica. I Sofisti considerano l’uomo-cittadino la misura di ogni cosa: nell’Atene del V° secolo a.C. la pratica della riflessione filosofica, come prima esperienza di dialogo davvero democratico, incentiva l’individuo a conoscersi ed a costruire responsabilmente il proprio destino. E Socrate? Come osservò Kierkegaard, Socrate sarebbe stato il primo individuo, nella storia del pensiero occidentale, a realizzare una presa di distanza critico-riflessiva dalle norme predefinite del contesto di appartenenza. Il suo filosofare nella polis con le genti faceva della filosofia uno strumento naturalmente democratico in cui teoria (razionalità) e pratica (azione nel mondo) non erano separate. Per Aristotele nel suo trattato Politica, chi fa politica deve possedere la phronesis, la saggezza. Solo in tal modo si può realizzare una forma di governo mista in cui nessun ceto prevale sull’altro ed in cui si mira all’interesse della comunità e non al proprio tornaconto personale. Altro che, come scrive oggi nel suo post Maurizio Sarlo, il bivacco collettivo attuato nel nostro Parlamento con il “sontuoso vitalizio permanente, scattato anche per i parlamentari di prima nomina, per aver “dovuto” fare ben 365 giorni di immani sacrifici. Quasi come per tutti gli altri lavoratori. A Loro si!”. Aristotele, fosse qui tra noi, inorridirebbe. E anche Socrate, che, col suo dramma, assurge a simbolo della crisi profonda che travaglia l’intero mondo politico greco. La filosofia ha la missione di cogliere, al di là delle contingenze storiche, i motivi profondi dei cambiamenti e delle crisi, cercando di dare risposte razionali alle lacerazioni sociali e politiche delle comunità. Ecco perché, fin dalle sue origini, v’è sempre stato questo intimo e vitale rapporto tra politica e filosofia, fin da quando la discussione politica tra i cittadini ed i filosofi nasce in contemporanea, con un solo atto generativo.

Nate assieme nella Grecia antica, filosofia e politica saranno però destinate a separarsi nell’età ellenistica. Con l’avvento di Alessandro Magno e la fine delle città-Stato, la filosofia si concentra sull’individuo disorientato dagli imperi e dai territori multiculturali e si allontana dalla politica, focalizzandosi sulla sfera etica. Solo gli stoici, in questo periodo, recuperano la sfera del politico, ritenendo che l’esercizio delle virtù vada praticato nell’ambito politico, luogo deputato per essere coraggiosi, operosi ed in sintonia con la natura: i loro fan saranno uomini come Cicerone, Marco Aurelio e Seneca. E, probabilmente, se fosse stato a loro contemporaneo, anche il nostro Primo Capitano..

Nell’Età Moderna, con l’avvento delle prime forme di capitalismo in economia, lo Stato viene considerato una grande macchina asociale e l’immagine dell’uomo animale politico di Aristotele finisce per essere definitivamente accantonata dal filosofo inglese Hobbes: l’uomo, non incline per natura alla socialità, vi si rassegna solo per fini utilitaristici, cedendo al sovrano di turno i propri diritti su tutte le cose. Proprio il contrario dell’uomo virtuoso, altruistico ed etico del Coemm.. Qui il filosofare non c’entra più nulla.

Durante il XVIII° secolo in Europa, con l’illuminismo, il connubio fra filosofia e politica si rinsalda con intellettuali politicizzati e spesso impegnati in prima persona nei moti rivoluzionari, quali Rousseau, per il quale la politica deve ripristinare l’originario stato di uguaglianza e realizzare una società ideale, fondata sulla volontà generale: un unico corpo pensante con il fine supremo del bene pubblico. Una politica che diviene “spirito di un popolo” e una filosofia tesa a interpretare questo processo. Più avanti, nel corso del XX° secolo filosofia e politica non smettono di confrontarsi e scontrarsi e a tutt’ oggi (per quanto la politica sembri sempre più dominata dall ’economia e dalla finanza), la filosofia non smette di interrogarla, frequentemente inascoltata.

Credo che il Progetto Coemm abbia ben compreso che la filosofia non può smettere di interrogare la politica, nell’intento di orientarla per armonizzare al meglio la vita civile e sociale della comunità. Il compito del filosofo è quello di impegnarsi costantemente per la trasformazione, l’evoluzione della natura umana. Lo svuotamento della dimensione etica nella nostra società attuale ha aperto la strada alla non democrazia e alla società di massa munita, quest’ultima, di poteri tutti suoi, accentrati e incontrollabili, tra cui una certa televisione che instupidisce, dogmatizza e “forma” persone assertive ed ignoranti. Personalmente credo che quello attuale sia il periodo storico in cui di più la politica si è staccata dalla filosofia, sicchè oggi il fondamento della democrazia non può essere rintracciato in ambito propriamente politico. Di contro, solo tramite continui stimoli etico – culturali si può coltivare la democrazia insieme alla filosofia come pratica riflessiva contestualizzata. Solo così, ricomponendo il vitale connubio Politica-Filosofia, possiamo realizzare il progetto di politica culturale ideata dal Coemm. La secolarizzazione del fondamento della conoscenza e dei saperi etici operata dai filosofi costituisce una premessa imprescindibile per una democratizzazione. Tuttavia molti – che si dicono razionali o razionalisti – pensano di arrivare alla democrazia con soggetti non acculturati e sprovvisti di virtù e di etica. Con competenze solo tecniche e non umanistiche. Ma la cultura umanistica, filosofica è alla base dell’umanesimo, ed in particolare del Nuovo Umanesimo del Coemm. Quel Nuovo Umanesimo che si prende cura: dalla cura del proprio simile, alla cura del nostro ambiente, all’educazione dei giovani, alla vera assistenza ai malati, ai diversamente abili, agli anziani, ai deboli… Un Umanesimo che accompagnerà la rivoluzione tecnologica e capovolgerà quel modello simil-democratico-piramidale, che non riesce a canalizzare con umanità e saggezza le innovazioni. Se essere democratici implica l’apertura al dialogo, al filosofare, allora la filosofia è un diritto-dovere di tutti i cittadini e deve andare al passo con la politica per fronteggiare e risolvere i conflitti attraverso l’analisi condivisa dei significati delle azioni, dei concetti di una democrazia, delle conseguenze ipotizzabili di decisioni e scelte.

A volte penso al nostro Primo Capitano come al prigioniero della caverna di Platone: una volta uscito alla luce del giorno, non può rimanersene nella contemplazione della verità, ma deve tornare nelle tenebre della caverna per cercare di liberare i suoi simili. Il fatto stesso che l’inizio ed ogni successiva fase del processo di liberazione siano accompagnati da sacrifici e sofferenze, fa pensare a quanto sia fondamentale la medicina della filosofia che ci mette in grado di affrontare un combattimento nel quale ogni nostra risorsa dovrà essere utilizzata per un migliore Stato in un Mondo Migliore. Una sfida a cui la filosofia non può sottrarsi accompagnando questo percorso di speranza accanto a Maurizio Sarlo e alle sue parole: “Sono certo, che nel 2018, ci sarà una ventata di coerenza all’etica vera, di altruismo politico e di autentica solidarietà sociale”.
 

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