clemm coemm

  • Creatore Discussione Creatore Discussione Argo
  • Data di Inizio Data di Inizio
Io dico Lorenzo, ma uno che spende una fortuna a fare corsi di PNL, sviluppare MLM e catene santantonine varie, se non avesse imparato qualcosa sarebbe proprio scemo. Detto questo la buona comunicazione non può essere quella confusionaria e contraddittoria del coemm, quella si chiama strategia di vendita o di imbonimento. Non confondiamo le cose. Chi si vanta, poi, di averci studiato su 30 anni non può arrivare al dunque senza essere preparato fin nei minimi particolari, senza avere risposte esaustive, non sceglierebbe persone a caso compromettendo l'immagine del progetto e potrebbe essere trasparente al 100% su tutto , anzi, avrebbe trovato fin da subito un serio finanziatore che avrebbe fatto lui stesso pubblicità positiva al progetto.
Io smetterei di pensare che chi si inventa bugie e simili guadagnandoci è un FIGO o un GENIO!! No! Dalle parti di Venezia pare si dica che uno così è un mona perchè basta uno solo, no centomila, uno solo incazzato nero che non sarà il denaro a salvarlo. Ma anche se non ci guadagnasse nulla, certe promesse non si fanno se non per mantenerle.

Sui corsi new age e simili sono d'accordo, ognuno può spendere i soldi dove vuole se non danneggia nessuno e chi ci guadagna, se evasore, sa che rischia come tutti. Non c'era cmq bisogno del coemm per misticizzarsi. Altra cosa sono le cose che arrecano danno, giusto segnalarle e combatterle in nome di un doveroso senso civico.

Sulla mortadella ti informo che sono cresciute intere generazioni a suon di pane e mortadella, stanno tutti bene e sono felici :)

Ma è solo la mia opinione ovviamente
Quoto in toto
 
Chi cerca trova.
Ciao @Argo scusami se abuso della tua pazienza e disponibilità.
Qualche giorno fa navigando nel forum mi è venuto agli occhi un messaggio che non riesco a ritrovare nel quale mi pare fossi tu che dicevi "all'inizio pensavo potesse trattarsi di una forma di leverage estremo" o qualcosa di simile.
Vorrei chiedere se per cortesia potresti dire due parole su come questo funziona poiché in rete ho trovato solo roba come questa:
Quando per una data matrice di regressori, gli elementi diagonali di P X sono tutti vicini al loro valore medio nessuna osservazione ha molto leverage. X ha un balanced design. Se alcuni degli h t > K/N ed altri sono conseguentemente pi`u piccoli, la X ha un unbalanced design.[...] L’osservazione 3 non `e un punto di leverage estremo (altre due osservazioni hanno un ht maggiore di 0.2), n´e `e particolarmente influente.
Poi volevo chiedere: ma è possibileche il Sarlo abbia messo in piedi tutta sta roba senza avere nulla in mano? è mai possibile che una qualche finanziaria farlocca non gli avesse avesse promesso qualcosa (all'origine, lasciamo perdere quello delle mogli fedeli)? Trovo davvero incredibile che abbia potuto inventarsi tutto.
Grazie comunque a te e a chi vorrà rispondere.
 
[...] è arrivato Galloni con la sua proposta che (come ha detto esplicitamente in Sardegna) non è quella di Sarlo. Adesso però, con il pressante invito ad aprire delle attività che producano ricchezza, sembra che propendano per Galloni: il quid, i punti, sarebbero una moneta parallela emessa come anticipo di futuri ricavi.
La stessa cosa Galloni la propone in Sicilia: la regione attualizza le future entrate emettendo una moneta parallela con la quale finanziare il restauro di monumenti musei ecc. Per farla breve, il problema è che mentre la regione potrebbe ri-convertire in euro le nuove monete, non si capisce chi tramuterà in moneta sonante i miei quid [...]
...appunto, la (ri)scoperta della cambiale...!!!

No, la cambiale non c’entra proprio niente, e comunque – se non è OT - che cos’hai contro la cambiale?
 
Ciao @Argo....Trovo davvero incredibile che abbia potuto inventarsi tutto.

Ecco, hai centrato il punto, lui conta molto su persone come te che credono sia impossibile inventarsi tutto.

Pensa che del suo grande maestro Ponzi, si pensava lo stesso:

"Ponzi riusciva a ottenere denaro sfruttando l’ingenuità degli immigrati italiani. Aveva una grande abilità retorica, era carismatico, si vestiva in modo appariscente e, almeno in apparenza, era davvero ricchissimo."
 
Ciao @Argo scusami se abuso della tua pazienza e disponibilità.
Qualche giorno fa navigando nel forum mi è venuto agli occhi un messaggio che non riesco a ritrovare nel quale mi pare fossi tu che dicevi "all'inizio pensavo potesse trattarsi di una forma di leverage estremo" o qualcosa di simile.
Vorrei chiedere se per cortesia potresti dire due parole su come questo funziona poiché in rete ho trovato solo roba come questa:
Quando per una data matrice di regressori, gli elementi diagonali di P X sono tutti vicini al loro valore medio nessuna osservazione ha molto leverage. X ha un balanced design. Se alcuni degli h t > K/N ed altri sono conseguentemente pi`u piccoli, la X ha un unbalanced design.[...] L’osservazione 3 non `e un punto di leverage estremo (altre due osservazioni hanno un ht maggiore di 0.2), n´e `e particolarmente influente.
Poi volevo chiedere: ma è possibileche il Sarlo abbia messo in piedi tutta sta roba senza avere nulla in mano? è mai possibile che una qualche finanziaria farlocca non gli avesse avesse promesso qualcosa (all'origine, lasciamo perdere quello delle mogli fedeli)? Trovo davvero incredibile che abbia potuto inventarsi tutto.
Grazie comunque a te e a chi vorrà rispondere.
Forse Argo si riferiva a questo e non a calcoli di regressione lineare

La leva finanziaria
LA LEVA FINANZIARIA

Cos'è la leva finanziaria?

Attraverso l'utilizzo della leva finanziaria (o "leverage") un soggetto ha la possibilità di acquistare o vendere attività finanziarie per un ammontare superiore al capitale posseduto e, conseguentemente, di beneficiare di un rendimento potenziale maggiore rispetto a quello derivante da un investimento diretto nel sottostante e, di converso, di esporsi al rischio di perdite molto significative.

Come funziona?

Vediamo come funziona il concetto di leva partendo da un caso semplice. Ipotizziamo di avere 100 € a disposizione da investire in un titolo. Poniamo che le aspettative di guadagno o perdita siano pari al 30%: se le cose vanno bene, avremo 130 €, in caso contrario, avremo 70 €. Questa è una semplice speculazione in cui scommettiamo su un determinato evento.

Nel caso in cui decidessimo di rischiare di più investendo, oltre ai nostri 100 €, anche altri 900 € presi in prestito, allora l'investimento assumerebbe un'articolazione diversa poiché utilizziamo una leva finanziaria di 10 a 1 (investiamo 1000 € avendo un capitale iniziale unicamente di 100). Se le cose andranno bene e il titolo sale del 30%, riceveremo 1300 €, restituiamo i 900 presi in prestito con un guadagno di 300 € su un capitale iniziale di 100. Otteniamo, quindi, un profitto del 300% con un titolo che in sé dava un 30% di rendimento. Ovviamente sui 900 € presi in prestito dovremo pagare un interesse, ma il principio generale rimane valido: la leva finanziaria permette di aumentare i possibili guadagni.

Considerando l'ulteriore caso dell'investimento in derivati. Ipotizziamo di comprare un derivato che, tra un mese, dà il diritto di comprare 100 grammi di oro a un prezzo fissato oggi di 5.000 €. Potremmo comprare fisicamente l'oro con un esborso di 5000 € e tenerlo aspettando che il prezzo salga per poi rivendermelo. Se decidessimo invece di usare i derivati, non dovremmo avere 5000 €, ma unicamente il capitale necessario per comprare il derivato. Mettiamo che una banca vende per 100 € il derivato che ci consente di comprare tra un mese gli stessi 100 grammi di oro a 5.000 €. Se tra un mese l'oro vale 5.500, lo possiamo comprare e rivendere immediatamente, realizzando un guadagno di 500 €. Tolti i 100 € del prezzo del derivato realizziamo con 100 € un profitto di 400 €, ovvero del 400%.

Senza usare i derivati e la leva finanziaria, gli stessi 500 € li avrei potuti guadagnare solo a fronte di un investimento di 5.000 €, realizzando un profitto del 10%.

Quali sono le potenzialità del suo utilizzo?

Le potenzialità dell'utilizzo della leva finanziaria sono chiare. Attenzione però: l'effetto moltiplicatore della leva finanziaria, descritto con gli esempi precedenti, funziona anche nel caso in cui l'investimento dovesse andare male. Ad esempio, nel caso in cui decidessimo di investire 100 € in nostro possesso più un'ulteriore somma di 900 € presi in prestito, se il titolo si deprezzasse del 30%, rimarremmo con soli 700 € in mano; dovendo restituire i 900 € presi in prestito più gli interessi e considerando i 100 € del nostro investimento iniziale avremmo una perdita di oltre 300 € su un capitale iniziale di 100 €. In percentuale la perdita sarebbe quindi del 300% a fronte di una diminuzione del valore del titolo del 30%.

Altro elemento da tenere ben presente è che le diverse leve finanziarie si possono cumulare: in questo modo si realizzano operazioni di speculazione utilizzando una "leva finanziaria al quadrato" con evidenti riflessi sulle possibili potenziali.

Quali sono i rischi?

Quello che può sembrare uno strumento interessante con potenzialità positive per l'investitore presenta, invece, dei rischi che devono quindi essere tenuti nella dovuta considerazione. Infatti, se il sistema finanziario nel suo complesso lavora con una leva molto elevata e gli istituti finanziari si prestano soldi a vicenda per moltiplicare i possibili profitti, la perdita di un singolo investitore può innescare un effetto domino contagiando l'intero mercato finanziario.

Le banche sono tipicamente dei soggetti che operano con un grado più o meno elevato di leva finanziaria: a fronte di un determinato capitale netto, il totale delle attività in cui le risorse sono investite è generalmente molto più elevato. Ad esempio, una banca con capitale proprio pari a 100 € e leverage pari a 20 gestisce attività per 2.000 €. Una perdita dell'1% delle attività comporta la perdita del 20% del capitale proprio.

Lo sviluppo del mercato per il trasferimento del rischio di credito (dagli intermediari finanziari al mercato) ha fatto sì che il modello di banca tradizionale, denominato "originate-and-hold" («crea e detieni»: la banca che ha erogato il prestito lo mantiene in bilancio fino alla scadenza), sia stato sostituito per molti operatori da quello "originate-to-distribute" («crea e distribuisci»: l'intermediario seleziona i debitori, ma poi trasferisce ad altri il prestito, recuperando la liquidità e il capitale regolamentare prima impegnati (cartolarizzazione) o il puro rischio di credito (derivati creditizi), con benefici solo sui requisiti patrimoniali), con l'effetto di un ulteriore incremento della leva finanziaria. La diffusione di questo secondo modello di banca è uno dei fattori che spiegano la crisi innescatasi sul mercato dei mutui subprime.

L'inflazione dei prezzi immobiliari ha sostenuto l'emissione dei prestiti cartolarizzati e lo sviluppo esponenziale del relativo mercato, consentendo alle banche di realizzare enormi profitti e, allo stesso tempo, incrementare la leva finanziaria. Ma "la macchina da soldi" non poteva durare a lungo e alla fine molte banche si sono ritrovate senza capitale sufficiente per assorbire le perdite derivanti dall'inversione di tendenza del mercato immobiliare, risultando di fatto come aziende fallite.

Nel frattempo l'esempio delle banche si è diffuso all'interno del sistema finanziario propagandosi a tutte le altre istituzioni finanziarie: la leva finanziaria aveva preso il sopravvento, soprattutto negli Stati Uniti, generando un enorme volume di investimenti a rischio che poggiava su una frazione infinitesima di capitale azionario. Pensiamo all'emissione dei cosiddetti "credit default swaps" (strumenti derivati utilizzati per coprirsi dal rischio di default del soggetto debitore): alcune compagnie di assicurazione erano fortemente esposte sul mercato immobiliare e quando quest'ultimo è crollato e il valore dei mutui è sceso, hanno cominciato a perdere senza aver capitale sufficiente per assorbire le perdite derivanti dall'emissione di quegli strumenti.

Per non rischiare di fallire e ritornare a livelli di capitale bancario sufficiente si può ricorrere ad aumenti di capitale (operazione non semplice in tempi di crisi), alla riduzione dell'importo dei prestiti alle imprese (concessione di un numero inferiore di nuovi prestiti e non rinnovo di quelli già emessi) e alla dismissione di altre attività liquide (per lo più azioni). Il risultato di tutto ciò, nel periodo di scoppio della crisi dei subprime, è stato un congelamento del credito e un crollo del mercato azionario. Questi sono i principali canali attraverso cui la crisi finanziaria ha colpito l'economia reale. Il razionamento del credito ha colpito gli investimenti e il calo del mercato azionario (che si aggiunge al calo dei prezzi delle abitazioni) ha ridotto il valore della ricchezza delle famiglie e quindi dei consumi.

Sappiamo che un determinato livello di leverage è fisiologico per sostenere la crescita economica, anche se non abbiamo indicazioni di quale ne sia il livello ottimale. La storia però ci insegna come in un sistema economico-finanziario sempre più globalizzato e interdipendente la leva finanziaria possa rappresentare un fattore scatenante delle bolle speculative. Ed è in questi periodi che si genera lo scollamento più forte tra finanza ed economia reale.
 
Ma secondo voi un azienda o partito politico assumerebbe mai qualcuno di loro incaricandolo dei compiti di addetto alle pubbliche relazioni?
Ciao Lerus, posso dirti invece che per quanto riguarda la comunicazione ci sanno proprio fare. Il problema è cosa devono comunicare, e sono costretti a fare i salti mortali per dare una qualche consistenza al nulla. Nel farlo si dimostrano dei bravi professionisti.
(Poi possiamo pure dire che anche i killer sono dei professionisti o che i free-lance sono come le puttane, vanno con chi li paga.)
[...] la buona comunicazione non può essere quella confusionaria e contraddittoria del coemm, quella si chiama strategia di vendita o di imbonimento. Non confondiamo le cose.
??? Scusa @Sissa , ma chi è che sta confondendo?
 
Ultima modifica:
Il detto "chi è causa del suo mal pianga se stesso"non lo si può applicare a tutti come del resto non le si può definire tutte vittime.E sfruttare tali debolezze o problemi per raggiungere determinati scopi le rende vittime due volte.
Ovviamente è solo il mio pensiero e si applica solo in casi e situazioni ben determinate

Io sono totalmente d'accordo con @Lerus

I clemmini sono composti, come è normale che sia da diverse categorie di persone.

Tra esse abbiamo certamente una fascia di persone molto molto deboli (per malattia sia fisica che dovuta alla depressione e cio ho avuto modo di assistere persone con questa patologia e sono le più fragili e le più propense ad aggrapparsi al nulla pur di una speranza di uscita da quell'incubo), facilmente plagiabili con promesse che permettano loro di avere una speranza.

Queste persone spesso hanno una certa età (ma non è sempre detto) non usano la rete, sono legate a vecchi sistemi di condivisione: se possibile sono i perfetti target del concetto del "passaparola" tanto caro al coemm: ovvero "cercate persone a voce, non scrivete, non fate troppo sapere, restate nel vago... non dite... giocate sulla debolezza di chi è in difficoltà".

Io di questa categoria di vittime, onestamente non me la sento di dire che "se la sono cercata" o "chi vuole il suo male pianga se stesso".

Penso che andrebbero aiutate.

Ovviamente anche questo è un mio pensiero personale da condividere, perchè secondo me il forum ha anche lo scopo di pensare al "dopo": avremo migliaia di persone plagiate a cui crollerà addosso il mondo... forse qualche cosa detta qui, le potrebbe aiutare.
 
Ultima modifica:
Ecco, hai centrato il punto, lui conta molto su persone come te che credono sia impossibile inventarsi tutto.

Pensa che del suo grande maestro Ponzi, si pensava lo stesso:

"Ponzi riusciva a ottenere denaro sfruttando l’ingenuità degli immigrati italiani. Aveva una grande abilità retorica, era carismatico, si vestiva in modo appariscente e, almeno in apparenza, era davvero ricchissimo."
Beh bisognerebbe indagare tanto sul motivo che spinge la gente a credere a certe promesse e poi se nel 2017 trovi persone che credono fedelmente agli oroscopi e ai cartomanti figurati se non trovi qualcuno che crede a 1500 euro gratis,non scordiamoci le percentuali di analfabeti funzionali che conta l'Italia
 
Io sono totalmente d'accordo con @Lerus

I clemmini sono composti, come è normale che sia da divers categorie di persone.

Tra esse abbiamo certamente una fascia di persone molto molto deboli (per malattia sia fisica che dovuta alla depressione e cio ho avuto mood di assistere persone con questa patologia e sono le più fragili e le più propense ad aggrapparsi al nulla pur di uan speranza di usicta da quell'incubo), facilmente plagiabili con promesse che permettano loro di avere una speranza.

Queste persone spesso hanno una certa età (ma non è sempre detto) non usano la rete, sono legate a vecchi sistemi di condivisione: se possibile sono i perfetti target del concetto del "passaparola" tanto caro al coemm: ovvero "cercate perosne a voce, non scrivete, non fate troppo sapere, restate nel vago... non dite... giocate sulla debolezza di chi è in difficoltà".

Io di questa categoria di vittime, onestamente non me la sento di dire che "se la sono cercata" o "chi vuole il suo male pianga se stesso".

Penso che andrebbero aiutate.

Ovviamente anche questo è un mio pensiero personale da condividere, perchè secondo me il forum ha anche lo scopo di pensare al "dopo": avremo migliaia di persone plagiate a cui crollerà addosso il mondo... forse qualche cosa detta qui, le potrebbe aiutare.
Mi riferivo proprio a queste persone.Condivido quanto da te scritto.
 

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