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kok90

o COSì...o POMì
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kok90

o COSì...o POMì
Tempio Pausania, COEMM-CLEMM: Il racconto di un ex capitano a galluranews.

novembre 9, 2017 galluranews CRONACA 0

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foto immagini google
Tempio Pausania, 9 nov. 2017-

La vicenda COEMM CLEMM, di cui da qualche tempo ci stiamo occupando, ha da oggi anche una vera testimonianza di una ex capitana di un clemm, una che ha avuto la pazienza di resistere dentro la trappola di questa truffa, per ora legalizzata, per circa 8 mesi del 2016, da marzo a ottobre. “Luisa”, nome d’arte per questa intervista, ci ha raccontato i suoi presupposti iniziali che la indussero ad entrare nella storia, le sue prime perplessità, sino all’epilogo nel quale, prima di lasciare, ha voluto con onestà e corenza, ascoltare gli altri del salotto e spiegare loro il perché lei abbandonava. Le altre persone coinvolte, tutte degne di assoluta e meritoria correttezza, hanno dimostrato a loro volta cosa sia un sentimento di amicizia e di fedeltà ad essa, seguendo il loro capitano e abbandonando, non prima di una serena e pacata discussione, il progetto. A distanza di tempo da quel giorno, la solida e sincera amicizia che esisteva tra tutti i componenti di quel ex clemm, è solo cresciuta, a dimostrazione di cosa sia l’onestà e di come nessuno la può distruggere quando esiste consapevolezza che il loro ex capitano er a resta persona specchiata e cristallina.

“Non ho voluto forzare nessuno – ci ha detto nell’intervista – e ho lasciato che liberamente confluissero in altri clemm. Non lo hanno fatto e oggi, a distanza di oltre 1 anno, mi rendo conto che avevano ragione così come ho avuto ragione io a lasciare”.

Una lunga intervista che “Luisa” ha concesso a questo spazio web che ha seguito e segue ancora questa tristissima storia, con centinaia di migliaia di persone coinvolte, moltissimi sardi tra questi. La voce della nostra interlocutrice è stata mascherata e la stessa non ha voluto farsi riprendere. C’è una ragione: la signora ha oggi un altro lavoro e non vuole che lo stesso possa essere inficiato da una testimonianza come questa. La sola cosa che ci sentiamo di dirvi è che tutto quello che vi proponiamo è assolutamente reale, a galluranews non si inventa nulla anche perché non ci sono, né ci saranno mai tornaconti personali per il lavoro che facciamo su questa assurda storia.

Seguiremo ancora lo sviluppo, sperando che si chiuda al più presto nel modo migliore per quelli che ancora sono dentro la rete, tra cui moltissime sono le persone bisognose che hanno sperato sino alla fine in un QUID economico. Oggi, non si parla, più di soldi ma di valore umano, smentendo di fatto ogni cosa sbandierata nei due anni dove ha prevalso solo la follia di un uomo racconta balle e la credulità di chi ancora lo sta seguendo. Con buona pace dei nostri assatanati denigratori che vorrebbero denunciarci, usiamo una frase di Gandhi, al quale in tanti si ispirano scordandosi che uno come lui certe “Sarlanate” non le ha fatte per credere nel “mondo migliore”.

“Un pianeta migliore è un sogno che inizia a realizzarsi quando ognuno di Noi decide di milgiorare se stesso!”

Antonio Masoni
 

lorenzos

Forumer attivo
Insomma, quì tra medici che non sono medici, laureati che non sono laureati ed il titolo lo hanno comprato, senati accademici che non esistono, consoli marziani, ufficiali di grado superiore che non sono tali, scenziati che ridanno la vista ai ciechi el'udito ai sordi siamo proprio al top!..............ho dimenticato qualcuno / qualcosa?...............
& @kok90 L'elenco degli ufficiali è allegato ad un documento che ha per
OGGETTO: Ufficiali dell’Esercito in servizio permanente da includere presumibilmente nelle aliquote di ruolo per la formazione dei quadri di avanzamento per l’anno 2011.
http://www.forzearmate.org/sideweb/2010/promozioni/14102010/441719-del-04102010.pdf
 

Lerus

Forumer storico
Manca poco e saranno loro a dover pagare le persone per fare numero alle loro pseudo conferenze,10 euro a persona per ascoltare ore di fuffa e di autoelogio.

OT ma non troppo..

I finti saggi, veri cattivi maestri :rotfl::rotfl:riza.it (che casualità.....)

I finti saggi, veri cattivi maestri
Ostentando sicurezza in ogni campo, condizionano chi è alla ricerca della propria strada e avrebbe bisogno di una guida vera per crescere: come difendersene


Si trovano dovunque: ogni ambiente ha il suo “espertone”, il “saggio”, il “maestro” sempre pronto a elargire verità assolute, giudizi definitivi e parabole paradigmatiche, nonché sapienti consigli, paterne approvazioni e materne censure. Non parliamo qui del leader di una setta o di un movimento, ma di quelle persone che nel nostro mondo quotidiano (lavoro, amici, scuola, università, circolo sportivo o culturale...) si auto-incaricano, con la collusione inconscia di chi sta intorno, del ruolo di “esperto in tutto”. Ne parliamo perché esse, ostentando una granitica sicurezza in ciò che dicono e una dialettica superiore alla media dell’ambiente che frequentano, possono influenzare negativamente la vita di altri più insicuri e manipolabili, che hanno bisogno proprio di un leader di riferimento, di una figura patriarcale di guida.

Quando la saggezza inflazionata

La figura del saggio in realtà è connaturata all’esistenza di qualsiasi gruppo fin dai tempi più antichi. Le società arcaiche avevano bisogno di una guida che possedesse il carisma, cioè quel segno distintivo che ne faceva una persona speciale in contatto con verità immanenti o trascendenti. Tali figure, sebbene in scenari ben più evoluti e autocoscienti, sono auspicabili anche ai nostri giorni: è fondamentale per ognuno di noi sapere che c’è qualcuno al mondo - e nel nostro personale mondo - che ne sa più di noi sull’arte di vivere, perché questo ci dà speranza, sicurezza e reale possibilità di progresso. Un po’ come nell’arte o nella scienza: qualcuno va oltre e “vede” ciò che già c’è ma che l’occhio comune non vede ancora. Oggi tuttavia, nel trionfo dei modelli narcisistici, il ruolo del Saggio è sempre più inflazionato: diventa un sapiente - spesso in buona fede - chi acquisisce una ricchezza o un ruolo di potere, o chi sente di aver raggiunto una qualche verità o chi ha semplicemente visto che conviene interpretare il ruolo di chi “sa”. Ma come difendersi da questi falsi maestri? Qui trovate alcuni utili suggerimenti.

il segreto del loro successo

- Mostrano una sicurezza “a prescindere” e nascondono ogni dubbio.

- “Vendono” bene i risultati ottenuti, mitizzandoli ad arte.

- Intuiscono al volo l’ambiente o la persona con cui interpretare questa parte.


Come riconoscerli

Stanno sempre sul pulpito
- Non si trattengono dall’elargire consigli e giudizi anche senza conoscere a fondo la situazione.

Vogliono convincere
- Hanno uno spasmodico bisogno che l’altro accetti quello che dicono, e se non lo fa spesso si offendono.

Vivono male la critica
- Se qualcuno osa esprimere disaccordo banalizzano le sue idee o cambiano argomento o dicono che l’altro “non può capire”.

Guardano dall’alto
- Fanno di tutto per tenere il dialogo su un piano impari e asimmetrico, con loro sopra e gli altri sotto come discepoli.

Sono statici e noiosi
- Dopo un po’ si capisce che sono fermi, che non si mettono più in discussione e che pensano di non aver più niente da imparare.

Nulla li stupisce
- Arroccati nelle loro certezze, non provano mai stupore, sorpresa e non sanno realmente immedesimarsi nei problemi altrui.


Come difendersi

Ascolta la tua interiorità
- Dopo che ricevi un consiglio dal “saggio” resta da solo per un po’. Sentirai subito se ti appartiene o no. E se è no, fai vincere la tua voce interiore a quella del carisma esterno, o sarà una violenza a te stesso.

Non raccontare troppo di te
- Il falso maestro utilizzerà ciò che gli dici per giudicarti e - spesso senza volerlo - ne farà dei pregiudizi con cui inquinerà i suoi consigli. Sii più riservato con lui, sarai più autonomo

Impara a selezionare
- Anche in un “finto saggio” c’è qualcosa di buono, di vero e di interessante. Impara a capire che cosa puoi realmente imparare da lui e cosa no. L’importante è non identificarsi con tutto ciò che dice.

Non porti come subalterno
- Chiedere un consiglio non significa sottostare. Ricorda che in genere un vero maestro più che delle risposte possiede delle domande. Domande capaci di farti scorgere soluzioni impensate.
 

lorenzos

Forumer attivo
Mi spiace @lorenzos ma non sono convinto:

In merito all'autocertificazione ad essere precisi l'ambito di applicazione (solo PA o PA e privati) è un po dubbio a mio avviso: sebbene il TU abbia come finalità prevalente quella che dici, se guardi all'articolo 1 già alla lettera A fa riferimento alla documentazione amministrativa come "delle pubbliche amministrazioni o comunque utilizzati ai fini dell'attività amministrativa", e dunque con un'accezione generale. La tesi è supportata anche dal fatto che il legislatore stesso inseriva specificazione del fatto che certe cose valevano anche per i rapporti tra privati, ma allo stesso tempo devo dire che buona parte di quei disposti sono stati abrogati. Ad ogni modo il discorso ritengo sia piu semplice nel momento in cui la cosa la si sposta nella pratica:

Assumendo corretto che il TU 445 si riferisca unicamente alla documentazione amministrativa in rapporto con le pubbliche amministrazioni, escludendo la validità della norma nei rapporti tra privati (cosa condivisibile perche i privati tra loro fanno grossomodo ciò che gli pare) il problema sorge sempre nel momento in cui i privati hanno problemi e dunque la PA si mette in mezzo perche chiamata in causa o perche interessata. In quel momento dunque la presentazione di una autodichiarazione regolare può essere eccepita. In merito a un documento "non regolare" sarebbe comunque valido anche in contenzioso ma suppongo in modo diverso. entriamo comunque nell'ambito delle prove nel processo e li, purtroppo, non sono molto ferrato. Ad ogni modo occorre ricordare la differenza tra la dichiarazione art.46 e quella art.47 in quanto molto differenti: la prima è riferita ad autocertificazione di certificati rilasciati dalla PA, il secondo invece a qualità personali e quant'altro. Per chiudere, in sostanza il coemm ricevendo quelle autodichiarazioni assume la forza di poterle presentare alla PA in vece di chi le ha inviate qualora il caso lo rendesse necessario, per cui devono essere regolari.

Tutto condivisibile.
Può essere una questione di lana caprina ma ti chiedo: se io dichiaro di aver lavorato per tot anni presso la ditta XXX la chiamiamo “autocertificazione”? Solo questo: secondo me il termine è improprio.

Poi, la dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà, art 47 concerne “stati, qualità personali o fatti che siano a diretta conoscenza dell'interessato” e perciò, non essendo chiaro e definito in cosa consista il “progetto Coemm” non posso dichiarare nulla al riguardo.
Inoltre
non possono essere riportate nella dichiarazione informazioni su fatti che devono ancora accadere, assunzioni di impegni, rinunce, accettazioni di incarichi, intenzioni future e tutto ciò che riguarda i rapporti tra privati. In questi casi occorre rivolgersi ad un notaio
Dichiarazione sostitutiva atto di notorietà

non è possibile utilizzare dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà per attestare informazioni che non rientrano nella propria conoscenza diretta o che riguardano manifestazioni di volontà (es. una dichiarazione d’impegno ovvero un’attestazione che abbia ad oggetto eventi o fatti futuri).
Autocertificazione

Perciò io non posso dichiarare
di aver compreso senza ombra di dubbio che la “carta servizi” di cui COEMM INT’L si fa promotore verrà emessa da Istituti e/o Società autorizzate
ma, eventualemente e con molti dubbi,
che mi è stato detto che la “carta servizi” di cui COEMM INT’L si fa promotore verrà emessa da Istituti e/o Società autorizzate ecc.”
Non
“di aver compreso che la Carta Servizi, che verrà emessa in favore degli aderenti al (non definito) Progetto COEMM”
ma
“che mi è stato detto che la Carta Servizi, che mi è stato detto verrà emessa ecc.”

Per quanto riguarda la nozione di contratto, giustamente tu citi che per definizione il contratto ha contenuto patrimoniale. Da che ho visto le 9 pagine che ho visto non regolano in alcun modo rapporti patrimoniali tra coemm e clemmino e come tale escluso possa parlarsi di contratto ma più propriamente rientrano nel concetto di convenzione. unica possibile dubbio è il riferimento all'euro mensile per cui si potrebbe fare eccezione del fatto che possa configurare un contratto di donazione.

tuttavia il contratto di donazione prevede atto pubblico, mentre per quelle di modesta entità si perfeziona esclusivamente mediante consegna del bene/soldi come unica forma consentita e prevista dalla legge perche sia considerata espressa la volontà del donante (753cc).Ad ogni modo, nonostante penso sia sufficientemente sicuro che non si tratti in alcun modo di un contratto "celato", anche se fosse vorrei presentarti la cosa in termini pratici.

La regolarità di un contratto (che non è dunque nullo o annullabile) è irrilevante fino a che la cosa non viene portata dinnanzi al giudice, in quanto le parti possono tranquillamente rispettare un contratto irregolare se comunque hanno la volontà di farlo.

Nel momento in cui uno è inadempiente allora potrà avviarsi un contenzioso che in caso di contratto in qualche modo viziato non produrrà effetti in quanto viene richiesto l'adempimento di un contratto invalido. Per cui se assumiamo si tratti di un contratto con obbligazione di fare da parte del clemmino "pedissequamente" quanto richiesto, in ogni caso la cosa è viziata dal difetto dell'oggetto che hai giustamente citato e come tale un contratto nullo, che non da quindi al coemm alcuna opportunità di richiedere alcun adempimento. preciso comunque che per i motivi che ho gia esposto non si tratta di contratto ma di convenzione, per cui aggiungo non sia possibile esperire azione di adempimento in quanto per contratti.

In sostanza a me pare che sotto il profilo giuridico il regolamento coemm non ha alcun valore obbligatorio per entrambi, per cui è un semplice regolamento/convenzione per cui chiunque, anche firmandolo, si impegna a seguirlo "pedissequamente" ma anche "come e quando gli pare" in quanto in alcun modo obbligato. non escluso comunque che coemm possa agire in risarcimento se il clemmino inadempiente provochi un danno INGIUSTO, cosa che ritengo molto remota e comunque valida in senso generale.

Rientrando nel discorso pratico del caso, da che mi sembra di aver capito il coemm ha richiesto che vengano inviati solo i documenti di cui alle pagine 8 e 9 e dunque non tutto i regolamento firmato, per cui in sostanza il coemm non è in possesso degli unici documenti che potrebbe eccepire per ottenere l'adempimento. inoltre ricordiamoci che non risultano sanzioni in alcun modo, e dove non c'è sanzione non c'è obbligo.

Contratto o convenzione
Una convenzione è un accordo di natura contrattuale tra due o più soggetti, che possono essere persone fisiche, enti o stati, con il quale gli stessi regolano aspetti di comune interesse (patrimoniali e non). La convenzione, che viene denominata anche patto o accordo, è un elenco di regole e di diritti; chi la firma si impegna a rispettarli e di farli rispettare. Possono esserci diversi tipi di convenzioni:
convenzioni nel diritto privato, negli ordinamenti statali tale concetto tende a sovrapporsi a quello di contratto, anche se è un concetto più ristretto di convenzione;
Differenza tra contratto e convenzione | Qual è la differenza tra
Essendo un elenco di regole sembra essere una convenzione, tuttavia
Rapporti patrimoniali e valore obbligatorio
Secondo me il... patto contrattuale è tra il Coemm e “i CLEMM che vorranno aderire al "Progetto" suddetto e ottenere il Patrocinio COEMM e quindi essere allineati allo stesso "Progetto"”
Ricordando che l’allineamento è un requisito fondamentale per avere (non più il quid ma) la carta servizi, l'acccordo-contratto sarebbe: tu rispetti le regole io ti considerro meritevole del quid.
-
C’è da firmare anche la pag. 7.
Ciao.
 

Petrus

Forumer storico

Vedere questo video ha rievocato in me tutte quelle sensazioni che ho personalmente vissuto avendo fatto anch'io parte dello sprogetto da maggio a novembre 2016 ................. Anche grazie a questo forum ho avuto la possibilità di ricevere informazioni che nessuno voleva darmi e che hanno contribuito in maniera sostanziale al mio dissociarmi dallo sprogetto.............Ora sono quì da marzo scorso e quì rimango con l'unico proposito di aiutare tutte quelle persone che ancora non si sono rese consapevoli della truffa capitanata da Sarlo...........Grazie a tutte/i anche per questa opportunità ..............
 

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