Per l'Italia...
Uniti più che mai, faremo della nostra penisola il nostro più accorato manifesto di quella che sarà la nuova civiltà; una civiltà che mettendo insieme le migliori intenzioni e i migliori sentimenti, potrà avere la capacità di gestirsi senza più dover delegare al potere politico.
Uomini e donne di tutti i salotti d' Italia stanno già formando un loro personale parlamento entro il quale si discute e si agisce esclusivamente per l'unico motivo meritevole, il bene comunitario.
E con ben saldi questi obiettivi, appare lampante e sempre più pressante, l'obbligo della ricostruzione, una ricostruzione culturale, sociale ed ideologica; perché la conoscenza sia per tutti e non più solo di qualcuno, e la ricchezza vitale del nostro paese sia resa a chi con onore e merito si è impegnato per produrla.
Le televisioni, strumenti dei partiti, vogliono sollecitare il popolo lasciandolo inquieto e sonnolento, noi invece siamo in prima linea nel guidare la non più rimandabile presa di coscienza popolare che nel mentre si risveglia, è già dedita all'azione.
Isolani sardi e macellai campani, imprenditori lombardi e scrittori romagnoli, tabaccai calabresi e baristi liguri, insieme al resto dell' Italia, sono la più diretta manifestazione fattiva di questo intento.
Forza, montiamo in sella, tracciamo la strada, verso un obiettivo unico ed inderogabile, riprendiamoci l' Italia, faro del mondo, leggendaria terra!