Ci siamo quasi.
Uomini e donne di tutta Italia stanno iniziando a comprendere, anche se a piccoli passi, le nuove basi che ci vogliono per sfatare i miti tradizionali, esporre ai potenti nuove regole di condotta finalizzate alla vicinanza tra i popoli e le nazioni, ed articolare programmi politici sempre più alternativi che possano dare un taglio netto all'illusione veicolata dai classici canali sponsorizzati dal vertice.
Per diffondere ai massimi livelli questa consapevolezza occorre quello scatto aggiuntivo della volontà da sempre necessario per poter attuare una vera, solida e durevole rifondazione, italiana ed internazionale.
Occorre dire a tutti quanto sino ad oggi siano state tramandate le regole classiche del potere tese ad annichilire la comprensione e la pubblica curiosità, come per esempio il progetto mk ultra portato avanti da quella stessa segretezza americana da cui ancora oggi siamo profondamente vincolati.
Manifestare come l'intero popolo italiano debba e possa in un sol colpo liberarsi dalla schiavitù logorante del debito pubblico, attivandosi consapevolmente per poter porre fine a questa egemonia culturale di una visione a senso unico, che mira a distogliere gli individui dalla retta via.
Del resto una delle principali prerogative di chi mira al controllo è quella di deviare l'attenzione verso futili argomenti, oppure causare volutamente crisi al fine di innescare nella stesa comunità la volontà di domandare a viva voce misure più repressive.
Ma i tempi dei "decreti dei pieni poteri" stile nazionalsocialista sono finiti, così come i pokeristi di palazzo che giocano con i soldi di chi li mantiene, hanno poco tempo per fare le valige e scappare in fretta e furia.
Perché ci sia memoria degli errori del passato, e ciascuno torni ad essere lo scrivente della storia, non più sotto dettatura, e nella liberta conquistata ci siano individui responsabili, consapevoli e sempre più volenterosi di migliorare.
Per la nostra nazione, un solo popolo.