clemm coemm

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Direi che per questi migranti le parole Mondo Migliore hanno un senso oggi...

Mondo Migliore è dotata di 216 camere e 410 posti letto, 3 sale ristorante, un Auditorium, 19 sale per riunioni da 15 a 100 posti e spazi espositivi per meeting e congressi con Auditorium da 330 posti. Il Centro di Spiritualità e Convegni offre accoglienza a gruppi e a singole persone per soggiorni e pellegrinaggi ma non solo, immersi nel verde del Parco dei Castelli Romani, potrete anche organizzare il vostro matrimonio, infatti, avete a disposizione una chiesa e due cappelle per ogni tipo di evento. La casa per ferie è dotata di un ampio parcheggio privato dove potrete tranquillamente parcheggiare auto e autobus, inoltre, all'interno della struttura sono presenti un bar dove è possibile richiedere servizio di coffee break ed è disponibile un campo da calcetto in erba.
Sissa un MONDO MIGLIORE con autentiche ISOLE IDEM - Altro che AGRIVILLAGE . . .:rotfl::rotfl::rotfl:


Chi ha copiato ?
FRANCESCSCHIELLO e/o PASQUALINELLO ? :fiu:
 
...L unica colpa se cosi si puo' dire del buon Masoni è di essere un giornalista...una volta leggevo in un sermone del sommo..."colpirne uno per castigarne cento" (o una frase analoga ma il significato è quello)...ma pare abbia preso la persona sbagliata....in ogni caso la mia domanda è un altra...la guerra personale del sommo ai detrattori chi la paga?? perchè in ogni caso non credo che sia tutto gratis...è cosi' che spende i soldini delle donazioni?? e chi sono gli intestatari dei cc?? che non ha nulla a che fare con l' intestazione...


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Ci mancherebbe altro Carl, che qualcuno potesse fermare le opinioni della gente. Avesse attaccato Masoni e la sua satira in un momento in cui la card era realmente un premio spendibile e gli iscritti fossero stati davvero paghi e più ricchi come promesso capisco, ma chi fuoriesce dai clemm ha una sua motivazione personale tanto forte quanto lo era quella che l'aveva fatto aderire. Striscia e le Iene non aspettavano altro che si dimostrasse la buona fede e la fattibilità del progetto e si sarebbero occupati di altro. In un paese libero penso che ognuno possa pensarla come vuole ed esplicitare il suo pensiero che può sempre essere smentito dai fatti. Credo in fondo che Lorenzos abbia ragione, se era una questione di dignità diffamata non andava chiedere un risarcimento a tanti zeri e convocava anche gli altri. Che ci sia qualcuno che tiene un occhio vigile su ciò che capita a parenti ed amici e su cosa propongono certi oratori, mi pare un'azione da vero mondo migliore.

:accordo::accordo::accordo::accordo::accordo:

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Tempio Pausania, 28 ago. 2018-

Con la crescita smisurata della tecnologia e dell’uso spesso fallace che se ne fa, sono aumentate in maniera incredibile, esponenziale sembra riduttivo, le insidie della comunicazione on-line. Ovunque ti giri o ti volti, l’web prolifera di agguati sempre più sofisticati e messi in luce con agghindamenti tali da farli sembrare opportunità, alla portata di chicchessia. Cosa ci vuole in fondo? Ti basta un PC o uno smartphone e sei collegato col mondo e con tutte le trappole che ogni giorno ti propone.

Dai contratti che ti ritrovi senza mai averne stipulato uno, a volte basta rispondere “SI” se ti cercano al telefono da una compagnia telefonica o di energia elettrica, e sei immediatamente truffato con quella minima affermazione, alle continue visioni di mondi fantastici dove con una tastiera ti ritrovi in men che non si dica “milionario” senza saper nulla di borsa, di trading o di investimenti nella pietra vulcanica del Mauna Loa nelle Hawaii, il vulcano più grande del mondo, si fa per dire. Tutto, ovviamente ha un costo, e dalle offerte gratuite del trading che ti iniziano alla finanza dandoti una base di qualche centinaio di euro che perdi in poco tempo, perché la finanza, diciamocelo, non fa per te, il miraggio dei soldi ti fa vaneggiare da subito e scopri di essere un broker mica da ridere. Tranne, scoprire che non solo hai perso il budget gratuito iniziale ma sei sotto di qualche migliaio di euro perché, da stupido quale sei, hai collegato il tuo nominativo al conto bancario mentre giocavi a fare l’esperto. Senza saperlo giocavi e giocavi ancora, ma stavi perdendo i tuoi soldi. Se non sei esperto, lascia perdere.

Le mail dove ti arrivano chiarimenti da banche note, ovviamente scippate del logo da truffatori specializzati, sono sempre di più. Se, casualmente si tratta della tua banca, sei convinto che la mail sia autentica. “Caspita se lo è – pensi – ha superato il filtro antispam!”. Fiducioso, inserisci i tuoi dati, il codice IBAN e voilà, vai a far compagnia alle truppe scelte dei minchioni, sempre più numerose.

Le masse dei creduloni, nonostante ci dovremmo essere abituati alle truffe, sono sempre tante, troppe, tutte all’incessante e spasmodica ricerca della fregatura da cogliere al volo. “Non si può perdere questa opportunità!”, si urla convinti, e ci si butta come affamati e assetati sulle becere intenzioni delle bande di gaglioffi che pullulano a dismisura ovunque. A poco serve avvertire che in tempi grami, con una crisi economicida in atto, i rischi sono aumentati. Il momento critico è proprio quello che coincide con i momenti peggiori dal punto di vista delle risorse personali, dei risparmi a malapena sufficienti a garantirci una degna sepoltura e poco più. Se non si dispone di denaro liquido, in tempi come questi attuali, a poco serve anche possedere delle proprietà invendute perché nessuno ha soldi per comprarcele. Non si investe nell’immobiliare. le banche sono chiuse a riccio per chi vuole intraprendere una iniziativa imprenditoriale e si conta esclusivamente su finanziarie che proprio di questi tempi se la godono alla grande. Prendere o lasciare, o così o fai la coda in fila per un pasto caldo nelle comunità umanitarie della Caritas.

Nonostante la Guardia di Finanza abbia sempre un’attenzione vigile sulle truffe di ogni giorno, il loro lavoro è straordinariamente aumentato anche nella direzione dei controlli su attività illecite e merci contraffatte, per cui avendo anche organici ridotti, faticano a stare appresso alla quotidianità dei raggiri. Ogni giorno ne trovi uno, ti lusinga e ti ammalia con facili guadagni pur sapendo, come certo sai, che nessuno può regalarti nulla se non una cocente delusione aggravata pure da spese di denaro improprie e adesioni a questo o a quel network che ti ammicca dal web.

Un altro fenomeno in costante aumento è quello delle cosiddette Catene di Sant’Antonio, le piramidi multilevel dove a guadagnare sono i vertici e in subordine i sodali della piramide mentre il foraggio alla riuscita della catena viene rappresentata dai poveri e disperati che in quella organizzazione credono e confidano per risolvere i loro guai. Fatica improba, inutile perdita di tempo e dei pochi spiccioli conservati sotto il materasso. L’esempio che suscita un clamore ancora importante è quello del Coemm, una organizzazione capillare in Italia che all’inizio contava su oltre 100.000 italiani e che oggi, pur essendo in evidente difficoltà, è riuscita a superare anche il 3° anno dalla sua nascita. Di solito le catene si interrompono prima che passino due anni perché viene scoperto l’inghippo e la magistratura fa piena luce sulla vicenda e blocca tutto.

Io non ho fatto mai parte di questa storia, ci sono entrato solo per documentarne l’evidente discrasia col mondo reale, e per cercare di capirne il funzionamento e la facilità con cui è riuscita a capillarizzarsi nella nostra Italia. Immagino più o meno che…

“Un bel giorno, datato maggio 2015, ti arriva un amico che ti invita ad entrare in un’associazione che ti offre in cambio di 1 euro al mese, uno stipendietto mica male di ben 1.500 euro mensili. Urca! Che bellezza – pensi – un progetto visionario di alta finanza che se lo hanno proposto vuol dire che è vero. Me lo ha detto l’amico! Mica mi vuole fregare! La catena sforna adesioni in ogni angolo d’Italia, si farebbero carte false pur di entrare dentro la rete. D’altronde, il suo ideatore, ha fissato delle date, ha convinto e sa persuadere chicchessia. I soldi ci sono, ops….non ci sono più…ci sono ancora…ops….spariti i finanziatori”. Prossimamente sui nostri teleschermi.

Un gioco che da oltre tre anni ammalia ancora circa 30.000 persone. “Lo ha detto, i soldi ci saranno…anzi le card…anzi le quidcard…ops…”, sparisce tutto in attesa di un’altra data allorquando verrà data un’altra data e poi un’altra ancora. Le maglie della catena si sfaldano giorno per giorno e bisogna ricostruire entusiasmo tra i seguaci. 1 € è nulla ma messo assieme a 30.000 iscritti, diventa 30.000 € al mese che ingrossano il capitale dell’organizzazione che in realtà è composta da poche persone che abitano la cuspide della piramide. Una sorta di SLOT-MACHINE che ingoia denaro ogni mese, e anche più volte quando si organizzano meetings e conferenze, ma che non eroga mai denaro. Capta la credulità, si nutre di ignoranza diffusa, vive alle spalle di tanti poveri aderenti che ancora ci sperano e continua ad essere sotto l’occhio attento degli investigatori che gli stanno col fiato sul collo.

Le catene di Sant’Antonio sono tante, ne muore una e ne nascono 100 in risposta ai deficit che lo stato non riesce a colmare in alcun modo, anzi col gioco d’azzardo e le macchinette mangiasoldi, lo stato corre parallelo alle catene, vista la rilevanza economica che garantiscono allo stato italiano proprio questi giochi assurdi.

I Network Marketing o Multilevel-marketing (MLM) sono una voce importante. In assoluta controtendenza rispetto a moltissimi altri settori di vendita, le aziende di Network Marketing e Vendita Diretta in questi ultimi anni di crisi hanno conosciuto un aumento generale del loro fatturato e si tratta di un settore ancora difficile da monitorare in mancanza di dati complessivi. Tuttavia, benché il Network Marketing rappresenti una sostanziale risorsa per risolvere problemi economici, esso ha insidie nascoste e sempre difficili da interpretare se non si dispone di una preparazione di base soddisfacente.

fonte www.impresapratica.com Il Multi-level marketing (MLM) è una controversa strategia di marketing che prevede che i venditori siano compensati non solo per le vendite effettuate direttamente ma per quelle compiute da altri venditori da essi reclutati. I venditori reclutati costituiscono la “discendenza” di un partecipante al MLM e gli garantiscono vari livelli di retribuzione. In sostanza il MLM è un metodo di distribuzione di prodotti e servizi che ha la finalità di permettere a chiunque di diventare un distributore e di creare una rete di distributori senza consistenti investimenti in denaro. Il multi-level marketing è noto anche come vendita piramidale, network marketing o marketing multilivello. Molti schemi piramidali provano a spacciarsi per MLM legali. Alcune fonti, tuttavia, definiscono tutte le forme di MLM, comprese quelle legali, come schemi piramidali. Il MLM è infatti illegale in Cina. Secondo la U.S. Federal Trade Commission (FTC, l’ente che regola le attività commerciali negli Stati Uniti d’America), alcune società di MLM danno luogo a schemi piramidali illegali, volti a sfruttare i membri dello schema stesso. Le aziende che realizzano modelli MLM sono spesso soggette a critiche e azioni legali, le critiche si focalizzano in particolare sulle analogie fra tale schema e gli schemi piramidali illegali, sui prezzi imposti, sui costi d’ingresso (materiali promozionali e scorte di prodotti), sull’enfasi data al reclutamento di nuovi venditori invece che alla vendita dei prodotti, sullo sfruttamento delle conoscenze e delle relazioni personali per vendere e reclutare, sugli schemi di retribuzione complicati, sui costi di materiali “formativi” e sulle tecniche motivazionali, usate da alcune aziende, ai limiti del culto della personalità. Il confine tra un sistema MLM e una sistema piramidale è davvero molto sottile. Con il network marketing non si guadagnano soldi anzi, al contrario, se ne perdono. Come suggerivo in un vecchio articolo pubblicato su Impresa Pratica, il network marketing non funziona e se non vuoi perdere soldi, lascialo perdere. Per tua comodità ti riporto un passaggio di quel vecchio articolo. Il network marketing non funziona a causa di due motivi:

  • La qualità è nella media del mercato
  • I prezzi sono troppo alti, cioè fuori mercato (perché la maggiorazione serve per pagare i compensi dei partecipanti)
Questi punti sono sempre veri, indipendentemente dall’azienda o dai prodotti venduti. Non esiste un’azienda migliore, un piano di marketing migliore o dei prodotti migliori, perché il sistema MLM si basa su quei punti che ho appena elencato. Tutti ti dicono che con il MLM i prodotti si vendono con il passaparola. Rifletti: se fosse vero, i prodotti si venderebbero da soli e tutti quelli che lavorano in un sistema MLM sarebbero ricchi. La realtà è quella che ho detto: il rapporto qualità/prezzo è davvero scarso e quindi i prodotti vanno spinti di brutto, altrimenti non li comprerebbe nessuno. Devi far credere che il tuo prodotto sia unico, che abbia delle qualità incredibili, che non sia reperibile nel mercato e via dicendo. Non ci riesci? Non sai vendere aria fritta? Non è tutto perduto, hai ancora una carta da giocare: vendere l’illusione di un business. Allora immagina di voler vendere un prodotto che fa schifo. Chi mai lo comprerebbe? Nessuno. A meno che tu non ti rivolga alle persone in questo modo:

“non ti sto vendendo il prodotto, ti sto offrendo l’opportunità di fare soldi”

Chiaro, no? Se mi fai passare il prodotto (pardon, “kit di ingresso”) come un investimento che prelude a guadagni da nababbo, allora le cose cambiano. Posso anche considerare l’idea di spendere più del dovuto per un prodotto mediocre. Tanto poi i soldi li farò con l’attività. Certo, come no. In realtà con il MLM o network marketing che dir si voglia, i soldi non solo non si fanno ma addirittura si perdono.

Se ci attendiamo invece alla legislazione italiana, il confine è, come abbiamo visto abbastanza sottile: in teoria il network marketing è legale e non ci sono truffe, in pratica no, perché promette guadagni che – dati alla mano – sono praticamente impossibili da raggiungere e chi fa soldi realmente sono solo i vertici della piramide. Come abbiamo visto infatti, in qualsiasi sistema di network marketing i prezzi dei prodotti sono molto alti. Di solito più alti di prodotti simili che si trovano al supermercato. La storia della qualità superiore dei prodotti venduti con un sistema di network marketing non regge: alla fine un detersivo per piatti è sempre un detersivo per piatti e un integratore alimentare è sempre un integratore alimentare. Però è perfettamente legale questa cosa, infatti esiste il regime di libero mercato e lo stesso, identico integratore multivitaminico che acquisti al supermercato, se lo compri in farmacia costa minimo il doppio. Su questi fattori giocano le aziende che, vorrei ricordare, sono enti a scopo di lucro e non stanno certo lì per fare beneficenza.

Gli esempi si sprecano, e tutti ci siamo imbattuti in uno di detti sistemi piramidali. Non sono una soluzione tampone alla povertà né possono essere praticati senza cognizione delle trappole che covano sotto, tranne per quel risicato 0,o1/0, 6% che guadagnano e sono, manco a dirlo, il vertice della piramide.

Occhio alla truffa, ancora una volta, attenzione ai miraggi e alle illusioni. Io ragiono come mio padre che da artigiano ha sempre detto che il lavoro è fatica e solo se lavori hai la sicurezza di un guadagno e lui non aveva mai conosciuto i MLM, il Coemm e tutte le storielle e le bubbole che sono un fenomeno in costante crescita in questi ultimi anni.

Antonio Masoni
 
LE PAROLE DEL NON PROFIT/Terzo settore, sotto i 220mila euro basta il rendiconto per cassa

Maggiore chiarezza sugli obblighi di rendicontazione a carico degli enti non profit: è questo uno degli aspetti sui quali è intervenuto il decreto correttivo al Codice del Terzo settore (Cts) approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 2 agosto. Rimane invariato l’impianto originario della riforma, che prevede adempimenti calibrati in base alle dimensioni degli enti. Il correttivo, tuttavia, lima alcuni profili applicativi, coordinando disposizioni civilistiche e fiscali.
 
Costituito l'albo, l'elenco unico in italia (chiamatelo come si vuole )delle ass,ni del terzo settore.
Bilanci obbligatori per cifre superiori ai 220.000.

Per non presentare bilanci pubblici forse dovranno allontanare dei clems ?
Il carrozzone va avanti da se
con le regine, i suoi fanti , i suoi re?
Ma senza clems quanta strada potrà ancora percorrere ?

Dopo il nuovo decreto del 2 agosto daranno ancora evidenza alla carta servizi, Oppure sarà rinviata?


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Art. 4


Enti del Terzo settore

1. Sono enti del Terzo settore le organizzazioni di volontariato,
le associazioni di promozione sociale, gli enti filantropici, le
imprese sociali, incluse le cooperative sociali, le reti associative,
le societa' di mutuo soccorso, le associazioni, riconosciute o non
riconosciute, le fondazioni e gli altri enti di carattere privato
diversi dalle societa' costituiti per il perseguimento, senza scopo
di lucro, di finalita' civiche, solidaristiche e di utilita' sociale
mediante lo svolgimento di una o piu' attivita' di interesse generale
in forma di azione volontaria o di erogazione gratuita di denaro,
beni o servizi, o di mutualita' o di produzione o scambio di beni o
servizi, ed iscritti nel registro unico nazionale del Terzo settore.
2. Non sono enti del Terzo settore le amministrazioni pubbliche di
cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001,
n. 165, le formazioni e le associazioni politiche, i sindacati, le
associazioni professionali e di rappresentanza di categorie
economiche, le associazioni di datori di lavoro, nonche' gli enti
sottoposti a direzione e coordinamento o controllati dai suddetti
enti, ad esclusione dei soggetti operanti nel settore della
protezione civile alla cui disciplina si provvede ai sensi
dell'articolo 32, comma 4. Sono esclusi dall'ambito di applicazione
del presente comma i corpi volontari dei vigili del fuoco delle
Province autonome di Trento e di Bolzano e della Regione autonoma
della Valle d'Aosta.
3. Agli enti religiosi civilmente riconosciuti le norme del
presente decreto si applicano limitatamente allo svolgimento delle
attivita' di cui all'articolo 5, a condizione che per tali attivita'
adottino un regolamento, in forma di atto pubblico o scrittura
privata autenticata, che, ove non diversamente previsto ed in ogni
caso nel rispetto della struttura e della finalita' di tali enti,
recepisca le norme del presente Codice e sia depositato nel Registro
unico nazionale del Terzo settore. Per lo svolgimento di tali
attivita' deve essere costituito un patrimonio destinato e devono
essere tenute separatamente le scritture contabili di cui
all'articolo 13.



Gazzetta Ufficiale
 
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Maurizio Sarlo
29 AGOSTO 2018

“Riportiamo le infrastrutture allo Stato”!!! Dicono (ma solo dopo i morti del Ponte Morandi??) Io-Io Di Maio e il Ministro Toninelli!!!
(Evidenzio, purtroppo, che sono troppi quelli che approfittano dei vari disastri per lanciare “bordate alla pancia” della Gente. Non è per caso controbattere il consenso che Salvini sta mietendo sull’altra inutile e dannosa “bordata leghista”: quella dell’immigrazione incontrollata?).

“Riportiamo le infrastrutture allo Stato”, dice il vertice “Stellato”!
Sarà sempre tardi il momento nel quale gli Italiani apprendano di che cosa si parla!!!

Infatti: quale tipo di Stato vogliono Salvini, Toninelli, Casaleggio, Grillo, tutti i Parlamentari Leghisti, ma anche tutti gli altri che siedono in Parlamento??

La maggioranza degli Italiani deve iniziare a comprendere e discernere bene, su quale “Stato” occorre produrre!

Quello del modello “finto Comunista”, abbiamo visto, è fallimentare!

Quello dell’Imperialismo di destra è altrettanto fallimentare !

Quello del furbo turbo Capitalismo, addirittura “stritola”, nell’indifferenza e nell’impotenza generale, chi non è abbastanza “grosso e potente” per non essere stritolato dal “suo sistema di auto-distruzione periodica”!

Faccio rilevare a chiunque, quindi, che le infrastrutture e i servizi strategici Italiani non sono mai stati dello “Stato”!
Se, per Stato, è da intendersi quello democratico, formato dai tanti Cittadini che lo abitano, secondo antica nascita e tradizioni culturali.

Uno Stato moderno ed etico deve riuscire a perseguire e raggiungere un corretto equilibrio fra costi e benefici!

Fino ad oggi nel Mondo, di fatto, “poche oligarchie”, hanno potuto dirigere miliardi di Esseri Umani, ignari di quali siano le vere soluzioni ai ciclici disastri.

Noi siamo nati per questo: per promuovere un semplice ma buon “passa parola”, nell’arido deserto della vera conoscenza”; affinché, almeno un uno per cento di migliori Italiani, sappiamo accompagnare il resto del novantanove per cento alla doverosa conoscenza delle vere cause che affliggono l’umanità e, per cambiare davvero, al naturale cambio di paradigma economico, finanziario e sociale.

Noi del COEMM abbiamo intrapresa una strada culturale difficile ed forte salita, grazie a sacrifici enormi di pochi ed al loro libero contributo ”sacrificale” di UN euro al mese; donatoci da quanti hanno deciso di credere in quello che diciamo;
da quanti hanno compreso che la nostra sia l’unica voce libera, etica, saggia e coerente che c’è nel panorama culturale Mondiale.

La via culturale e democratica del COEMM serve a convincere la maggiorana del Paese, a considerare quali siano le vere cause dei perpetui danni sociali, in termini di economia e vite umane.

I Cittadini Italiani, infatti, hanno sempre dovuto pagare costi salatissimi per infrastrutture e servizi strategici, ciò che - nell’era delle moderne tecnologie e saperi - è invece illogico pagare (sono pronto a spiegarlo a tutti gli scettici soloni con qualsiasi confronto pubblico preventivamente concordato, come faccio ad ogni conferenza da tre anni in qua).

Anzi, io lo ritengo che pagare infrastrutture e servizi strategici, nell’era moderna, equivale ad un abominevole atto, privo di saggia ed etica intelligenza creativa!

Rispetto quella che indicano i vertici Parlamentari, a nostro avviso vi sarebbe un’altra valida via! La stiamo indicando da tre anni. Grazie a Dio, iniziando mietere consensi in ogni ceto sociale; ciò, malgrado attacchi “kamikaze” (di chi ha tanto da rimetterci) contro di noi! Attacchi che diffamano, dileggiano, creano quella “macchina del fango” che è ben difficile smontare (ma non impossibile).

Stiamo pensando anche a chi dileggiane oltraggia. In modo serio e secondo i canoni previsti dalle Leggi Italiane.

La Storia, prima o poi, decreterà chi dovrà vincerà sul serio.

Questo Governo - comunque democraticamente eletto - lo vedo una contraddizione in termini (ad iniziare da un Primo Ministro “Ombra” che, pur di lasciarlo fuori dal gioco mediatico, i due vice, gli hanno già fatto battere il record di uscite all’estero).

Inoltre è bene ricordare la coerenza con cui la LegaNord votó nel 2008 la concessione di Autostrade ai privati (con tanto di atti secretati con il segreto di Stato). Ora ondeggia! Salvini (che pure lui ha votato nel 2008 tale idiota provvedimento, si è scusato in TV. Come se bastasse scusarsi per passarla liscia difronte a disastri come quelli del ponte Morandi).

Il vertice del M5S, di contro, per non far andare in “fuga elettorale” l’alleato Salvini, risponde con altrettante “bordate alla pancia” della Gente, proponendo le ipocrite soluzioni di “sovranità monetaria, infrastrutturale e democratica”, ma di evidente stampo da “bottega delle copiature sbiadite e inconcludenti”! Nel suo programma ci sono “bestemmie etiche”, che vanno dalle “due legislature e poi a casa”(voi a Mandela, Kennedy, Aldo Moro Etc., fareste fare solo due legislature?), alla lotta agli sprechi (indicando per primi quelli della auto blu, delle pensioni d’oro, di chi non paga le tasse o va all’estero a delocalizzare. Invece che indicare il padre di tutti gli sprechi: l’attuale paradigma economico e finanziario), Fino alle tante dichiarazioni promosse e poi impossibili da mantenere per evidenti connessioni con chi muove i fili al vertice stellato (“chi viene indagato va a casa”; “toglieremo obbligatorietà della gravissima Legge sui vaccini”; “Reddito di cittadinanza per tutti”... Etc Etc).

Riportare le infrastrutture allo Stato, quindi, solo spostandole da un soggetto privato ad una altro partecipato, non si conclude proprio nulla. Almeno per la collettività. Per pochi manager e qualche Banca,!sarebbero invece affari d’oro!

Ripeto fino alla vittoria culturale e democratica completa:
1. il tempo di elevare le coscienze della maggioranza del Popolo è compiuto. Si deve iniziare senza se e senza ma! ...
2. Nessuno di quelli in Parlamento oggi, ha mai fatto un programma politico all’altezza della gravità in cui ci ha portato il vecchio paradigma economico e finanziario!
3. Noi del COEMM - per ora - siamo l’unica realtà mondiale, libera e culturale, che ha inteso lanciare il “cambio di paradigma economico/sociale/finanziario”, nell’ottica di un Nuovo Umanesimo!

Ovviamente, non abbiamo bacchette magiche. Anzi, abbiamo pochissime risorse economiche e tanti detrattori contro (asserviti a qualche Regia che non ci stancheremo mai di portare alla luce. Con gli eventuali annessi e connessi).

Riteniamo altresì di essere dotati di “un cuore grande”, corroborato da tanta e tanta brava Gente che ha ben compreso il nostro agire democratico e che ci fa sopportare angherie di basso istinto e grande interesse.

Ecco, dico a tutti, ma proprio a tutti: malgrado non si sia ancora mai potuto raggiungere un clemm allineato in ogni Comune Italiano; malgrado ciò, stiamo per giungere a far compiere da chi è deputato a farlo (Investitori e Mercati), il salto più grande, epocale: quello di erogare una Carta Servizi (emessa a credito e non a debito) e, ciò, per aver ben compreso l’alto valore del Progetto COEMM e di quanto lo seguono volontariamente.

Un progetto che vuol essere esempio pilota in una Italia democratica e civile, per contribuire a diffondere un cambio di paradigma al fine di creare, finalmente, una economia reale: privilegiando il modello della micro, piccola e media impresa; in uno Stato etico, altruista e moderno.

Oggi, si deve e si può!
 
Continua a sfuggirmi la logica secondo cui in un sistema capitalistico, dove i danni e le crisi sono imputabili ad un eccesso di finanza creativa ed relativo egoismo dei mercati; possano esserci degli investitori e/o gruppi finanziari disposti a sganciar quattrini e fronte di un clemm allineato per ogni comune d'Italia, senza un ritorno economico.
E facendosi pure dettare le regole.
 

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